Sentenza Nº 34474 della Corte Suprema di Cassazione, 27-12-2019

Presiding JudgeTRAVAGLINO GIACOMO
ECLIECLI:IT:CASS:2019:34474CIV
Date27 Dicembre 2019
Judgement Number34474
CourtSezioni Unite (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
SENTENZA
sul ricorso 21796-2018 proposto da:
CACIANO ZOILA BEATRIZ, elettivamente domiciliata in ROMA, VIALE
MAZZINI 27, presso lo studio dell'avvocato FRANCESCO MAINETTI,
rappresentata e difesa dall'avvocato ANDREA DEL RE;
- ricorrente -
Civile Sent. Sez. U Num. 34474 Anno 2019
Presidente: TRAVAGLINO GIACOMO
Relatore: DORONZO ADRIANA
Data pubblicazione: 27/12/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
CONSOLATO GENERALE DEL PERU' DI FIRENZE, in persona del
Console Generale
pro tempore,
elettivamente domiciliato in ROMA,
PIAZZA SALLUSTIO 9, presso lo studio dell'avvocato LORENZO
SPALLINA, che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato
LORENZO BOMBACCI;
- controricorrente e ricorrente incidentale -
avverso la sentenza n. 1174/2017 della CORTE D'APPELLO di
FIRENZE, depositata il 01/02/2018.
Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del
05/11/2019 dal Consigliere ADRIANA DORONZO;
udito il Pubblico Ministero, in persona dell'Avvocato Generale
MARCELLO MATERA, che ha concluso per l'affermazione della
giurisdizione straniera;
uditi gli avvocati Francesco Mainetti per delega dell'avvocato Andrea
Del Re e Lorenzo Bombacci.
Fatti di causa
1.-
Beatriz Zoila Caciano, dipendente del Consolato Generale del Perù
di Firenze, con inquadramento nel livello Al della disciplina per i
dipendenti delle ambasciate, consolati, legazioni, istituti culturali e
organismi internazionali in Italia, ha adito il Tribunale di Firenze per
chiedere che fosse dichiarata l'illegittimità del licenziamento
intimatole in data 5/8/2009 per giusta causa, consistita nell'aver
«minacciato, strattonato e colpito ad un braccio» una collega nel
corso di un violento diverbio.
2.-
Il Tribunale, in parziale accoglimento della domanda, ha escluso la
natura discriminatoria o ritorsiva del licenziamento; ha invece
ritenuto insussistente la giusta causa, in difetto di prova dell'episodio
contestato nelle sue specifiche modalità e gravità, e ha condannato il
Consolato al pagamento di sei mensilità dell'ultima retribuzione
globale di fatto ai sensi dell'art. 8 della L. 15/7/1966, n. 604.
i
Ric. 2018 n. 21796 sez. SU - ud. 05-11-2019
-2-
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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