Sentenza Nº 33547 della Corte Suprema di Cassazione, 28-12-2018

Presiding JudgeD'ASCOLA PASQUALE
ECLIECLI:IT:CASS:2018:33547CIV
Judgement Number33547
Date28 Dicembre 2018
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
SENTENZA
sul ricorso 17497-2014 proposto da:
MATTIUZ LINA, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA
ALESSANDRIA 88, presso lo studio dell'avvocato ALESSIA DI
COLA, rappresentato e difeso dall'avvocato ENRICO
ZAMBARDI giusta procura a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
VENTURA AMALIA, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA
FEDERICO CONFALONIERI 5, presso lo studio dell'avvocato
LUIGI MANZI, che la rappresenta e difende unitamente
all'avvocato MARCELLO VASCELLARI in virtù di procura a
margine del controricorso;
Sb
9/5'
Civile Sent. Sez. 2 Num. 33547 Anno 2018
Presidente: D'ASCOLA PASQUALE
Relatore: CRISCUOLO MAURO
Data pubblicazione: 28/12/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 711/2013 del TRIBUNALE di
TREVISO, depositata il 15/04/2013;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza
del 06/11/2018 dal Consigliere Dott. MAURO CRISCUOLO;
Sentito il Sostituto Procuratore Generale dott. SERGIO DEL
CORE che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito l'Avvocato Gianluca Calderara per delega dell'Avvocato
Manzi per la controricorrente;
FATTI DI CAUSA
Mattiuz Regina, Mattiuz Maria, Mattiuz Una, Mattiuz Egidia
convenivano in giudizio dinanzi al Tribunale di Treviso
Ventura Amalia, dopo avere ottenuto un sequestro
giudiziario ante causam dei beni immobili appartenuti al
defunto Mattiuz Domenico, chiedendo dichiararsi la nullità
del testamento olografo redatto dal fratello Mattiuz
Domenico, deceduto in data 4/2/2006, in quanto presentava
la suo interno dei tratti grafici non olografi nonché numerose
cancellature di parole in precedenza vergate, chiedendo
altresì pronunciarsi l'annullamento dell'atto di ultima volontà
in quanto redatto da soggetto incapace di intendere e di
volere.
Resisteva la convenuta, la quale evidenziava di avere
intrattenuto con il de cuius una relazione sentimentale
protrattasi nel tempo, sicchè il testamento che la designava
quale erede era coerente con il sentimento che l'aveva
legata in vita con il defunto, ed aggiungeva che l'ultima
postilla era stata sottoscritta dal testatore nell'ospedale ove
era ricoverato prima del decesso e che l'annotazione "
valido" ivi apposta era espressiva di una rinnovata volontà di
Ric. 2014 n. 17497
sez.
52 - ud. 06-11-2018 -2-
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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