Sentenza Nº 30994 della Corte Suprema di Cassazione, 16-07-2019

Presiding JudgeCIAMPI FRANCESCO MARIA
ECLIECLI:IT:CASS:2019:30994PEN
Date16 Luglio 2019
Judgement Number30994
CourtQuarta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
NOBILE GIOVANBATTISTA nato a LECCE il 30/09/1985
MANGIULLI TONIO nato a CAMPI SALENTINA il 16/09/1977
MOGAVERO ANTONIO nato a CAMPI SALENTINA il 11/12/1984
DE PASCALIS DARIO nato a CAMPI SALENTINA il 28/01/1988
MARCELLINO ANDREA nato a CAMPI SALENTINA il 29/04/1983
CAPOCCELLO ANTONIO nato a CAMPI SALENTINA il 13/06/1981
avverso la sentenza del 22/09/2017 della CORTE APPELLO di LECCE
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
svolta la relazione dal Consigliere GABRIELLA CAPPELLO;
udito i Procuratore generale in persona del sostituto dott. Ferdinando LIGNOLA, il
quale ha concluso per il rigetto dei ricorsi di Nobile Giovambattista, Mangiulli Tonio, De
Pascalis Dario, Marcellino Andrea, Capoccelic Antonio. Per Mogavero Antonio ha
chiesto l'annullamento senza rinvio in relazione alla recidiva e con rinvio in relazione al
trattamento sanzonatorio. Rigetto nel resto. Uditi, per Nobile l'avv. Giovanni Arico del
fo.
-
o di Roma il quale si è riportato ai motivi e ne ha chiesto l'accoglimento; per
Mogavero l'avv. °ronzo Valentino Maggiulli del foro di Lecce, I quale ha chiesto
raccoglimento del ricorso; per De Pascalis l'avv. Antonio Savoia del foro di Lecce il
quale ha chiesto raccoglimento del ricorso; per Capoccello l'avv. Oronzo Valentino
Maggiuili del foro di Lecce in sostituzione dell'avv. Fabrizio D'Errico, nomina a sostituto
depositata in udienza, il quale si è riportato ai motivi e ne ha chiesto l'accoglimento.
Penale Sent. Sez. 4 Num. 30994 Anno 2019
Presidente: CIAMPI FRANCESCO MARIA
Relatore: CAPPELLO GABRIELLA
Data Udienza: 11/06/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Ritenuto in fatto
1.
La Corte d'appello di Lecce ha riformato la sentenza con la quale,
all'esito di giudizio abbreviato, il primo giudice aveva condannato, tra gli altri,
gli imputati
NOBILE Giovanbattista, MANGIULLI Tonio, MOGAVERO
Antonio, DE PASCALIS Dario, MARCELLINO Andrea
e
CAPOCCELLO
Antonio
per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti
(capo A) e per alcuni reati fine [singole detenzioni illecite e/o cessioni di droga,
del tipo cocaina, hashish e marijuana, (capi da B a Q), nonché una condotta
estorsiva (capo R) contestata, tra gli altri, al NOBILE e al MANGIULLI e due
ipotesi di incendio (capi S e T) contestate al solo NOBILE e, per l'effetto, ha
assolto quest'ultimo dai reati di cui ai capi R), S) e T), il CAPOCCELLO dal capo
A) e il MANGIULLI dal capo R), rideterminando per tutti favorevolmente la
pena, previa concessione, agli imputati DE PASCALIS e MOGAVERO, delle
attenuanti generiche, con giudizio di equivalenza rispetto alla recidiva agli
stessi contestata, e confermando nel resto.
Il giudice di primo grado aveva ravvisato l'esistenza di una associazione
finalizzata al narcotraffico sulla scorta di materiale probatorio costituito in gran
parte da intercettazioni e da servizi di osservazione che avevano consentito di
accertare, altresì, una serie di episodi di spaccio.
2.
Avverso la sentenza d'appello hanno proposto ricorsi il NOBILE, con
atto a firma dell'Avv. Giovanni Aricò; il MANGIULLI, con atto a firma dell'Avv.
Luigi Rella; il MOGAVERO, con atto a firma dell'Avv. Oronzo Valentino
MAGGIULLI; il DE PASCALIS, con atto a firma dell'Avv. Antonio Savoia; il
MARCELLINO, con atto a firma dell'Avv. Stefano Prontera; il CAPOCCELLO, con
atto a firma dell'Avv. Fabrizio D'Errico.
2.
I ricorsi.
2.1. La difesa dell'imputato
NOBILE
ha formulato tre motivi.
Con il primo, ha dedotto violazione di legge e vizio della motivazione con
riferimento alla ritenuta esistenza dell'associazione contestata al capo A),
rilevando come, con il gravame di merito, si fossero evidenziate alcune
circostanze relative al ruolo di ciascun preteso sodale, tali da inficiare la
conclusione circa l'esistenza di un accordo criminoso, trattandosi di cessionari-
tossicodipendenti e non disponendo il presunto gruppo criminoso di una "cassa
comune", elemento notoriamente sintomatico dell'esistenza di una struttura
associativa.
Sotto altro profilo, la difesa ha contestato la valutazione del ruolo apicale
ascritto al NOBILE, ancora una volta rilevando il mancato confronto del giudice
2
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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