Sentenza Nº 30953 della Corte Suprema di Cassazione, 27-12-2017

Presiding JudgeMAZZACANE VINCENZO
ECLIECLI:IT:CASS:2017:30953CIV
Judgement Number30953
Date27 Dicembre 2017
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
SENTENZA
sul ricorso 25988-2013 proposto da:
CONSORTE ELIANORA, elettivamente domiciliata a ROMA, Via
B. Germanico 96, presso lo studio dell'Avvocato LETIZIA TILLI
PIAZZA, e rappresentata e difesa dall'Avvocato SABATINO
CIPRIETTI per procura speciale a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
TRABUCCO VALERIANO e GRAZIOSI FEDERICO, elettivamente
domiciliati a ROMA, via Giulio Aristide Sartorio 60, presso lo
studio dell'Avvocato MARCO CAMARDA e rappresentati e difesi
dall'Avvocato ADRIANO SCHIONA per procura speciale a
margine del controricorso
- con troricorrenti -
Ric. 2013 n. 25988, Sez. 2, UP 26 ottobre 2017
c
e4 41
t
Civile Sent. Sez. 2 Num. 30953 Anno 2017
Presidente: MAZZACANE VINCENZO
Relatore: DONGIACOMO GIUSEPPE
Data pubblicazione: 27/12/2017
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
2
avverso la sentenza n. 1656/2012 del TRIBUNALE DI
PESCARA, depositata il 19/12/2012, a seguito di appello
dichiarato inammissibile dalla CORTE D'APPELLO DI L'AQUILA,
ai sensi dell'art. 348
bis
c.p.c., con ordinanza n. 43/2013,
depositata in data 19/8/2013;
udita la relazione della causa svolta nell'udienza pubblica del
26/10/2017 dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DONGIACOMO;
sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto
Procuratore Generale della Repubblica, dr. LUCIO CAPASSO, il
quale ha concluso per il rigetto del ricorso;
sentito, per la ricorrente, l'Avvocato ALBERTO SAGNA, per
delega dell'Avvocato SABATINO CIPRIETTI;
sentito, per i controricorrenti, l'Avvocato ADRIANO SCHIONA;
FATTI DI CAUSA
Valeriano Trabucco e Federico Graziosi, con citazione
notificata in data 2/7/2004, hanno convenuto in giudizio,
innanzi al tribunale di Pescara, Elianora Consorte, proponendo
domanda di impugnazione del testamento olografo
apparentemente redatto da Giuseppe Graziosi, deceduto il
17/6/2003, in favore della convenuta in data 26/5/2003.
Gli attori, in particolare, hanno chiesto al tribunale di: 1)
dichiarare la nullità dell'atto datato 26/5/2003, sia perché
redatto da persona in totale incapacità di intendere e di volere,
sia per mano guidata ovvero induzione ovvero abuso di foglio
firmato in bianco; e, per l'effetto, 2) disconoscersi in capo alla
Consorte ogni e qualsiasi titolo o legittimazione che potesse
comportare una successione a titolo universale o particolare nei
beni mobili, immobili, denari o titoli di qualsiasi genere relitti dal
Graziosi alla data della sua morte; 3) dichiarare valido ed
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3
operante in ogni sua parte il testamento olografo del
16/1/2000, pubblicato il 29/7/2003, con il quale gli attori sono
stati dichiarati unici eredi di tutti i beni mobili ed immobili,
contanti e/o titoli di qualsiasi genere relitti dal
de cuius
alla data
della sua morte; e, per l'effetto, 4) disporre il trasferimento,
con conseguente trascrizione alla Conservatoria dei registri
immobiliari competenti, in favore degli attori in ragione della
metà per ciascuno, di tre appartamenti siti in Montesilvano,
rispettivamente censiti in catasto al foglio 7, p.11a 66/1, al foglio
6, p.11a 137/2 ed al foglio 6, p.11a 137/3; 5) disporre che la
Consorte consegni agli attori tutte le somme a qualsiasi titolo
riscosse dall'uso e dalla gestione di detti immobili ed, ove
occupati dalla convenuta e/o dai suoi delegati, condannarla al
risarcimento dei danni con riferimento al valore locativo degli
stessi, con gli interessi dal 17/6/2003; 6) accertare che alla
data del 17/6/2003 il Graziosi era titolare presso la CARIPE o il
Banco di Napoli di c/c ovvero titoli al portatore o fondi di
investimento, con condanna alla consegna di detti titoli, libretti,
fondi di investimento se ancora esistenti ovvero la condanna al
pagamento delle somme derivanti dalla loro conversione in una
a quella di cui ad eventuali c/c, con interessi dal 17/6/2003; 7)
condannare la convenuta al pagamento dell'importo della
polizza di £. 150.000.000 presso il Banco di Napoli accesa il
30/4/2009 e scadenza il 30/4/2007, conferita, nel massimale
indicato, tra i beni relitti dal
de cuius,
con gli interessi dal
17/6/2003.
Elianora Consorte, costituendosi in giudizio, ha chiesto il
rigetto della domanda ed, in via riconvenzionale, di: 1)
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