Sentenza Nº 30901 della Corte Suprema di Cassazione, 27-11-2019

Presiding JudgeMANZON ENRICO
ECLIECLI:IT:CASS:2019:30901CIV
Date27 Novembre 2019
Judgement Number30901
CourtQuinta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
SENTENZA
Sul ricorso iscritto al numero 20150 del ruolo generale dell'anno 2012,
proposto
da
Cesare De Luca,
rappresentato e difeso, giusta procura speciale a
margine del ricorso, dall'avv.to Sara Armella e dall'avv.to Maria
Antonelli, elettivamente domiciliato presso lo studio dell'ultimo
difensore, in Roma, Piazza Gondar n. 22;
-ricorrente -
Civile Sent. Sez. 5 Num. 30901 Anno 2019
Presidente: MANZON ENRICO
Relatore: PUTATURO DONATI VISCIDO DI NOCERA MARIA GIULIA
Data pubblicazione: 27/11/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Contro
Agenzia delle dogane e dei monopoli,
in persona del Direttore
pro
tempore,
domiciliata in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, presso
l'Avvocatura Generale dello Stato che la rappresenta e difende;
-controricorrente -
per la cassazione della sentenza della Commissione tributaria regionale
del Veneto, n. 25/08/12, depositata in data 1° marzo 2012, non
notificata.
Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 2 ottobre
2019 dal Relatore Cons. Maria Giulia Putaturo Donati Viscido di Nocera;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Umberto De
Augustinis che ha concluso per il rigetto del ricorso;
uditi per il contribuente l'avv.to Sara Armella e per l'Agenzia delle
dogane l'avv.to dello Stato Anna Collabolletta;
FATTI DI CAUSA
1.La Dogana di Venezia, su richiesta della Dogana francese di Le Bolou,
controllò l'avvenuto allibramento di n. 79 documenti di transito esterno
Ti, intestati alla società di spedizioni Alma Transitares S.A. emessi
dalla medesima Dogana francese, negli anni 1993-1994, riguardanti
magliette di cotone di origine non comunitaria, destinate ai Paesi
dell'Europa dell'Est con uscita dalla comunità di Trieste. Dai controlli
effettuati dalla Dogana di Venezia sugli esemplari inviati dalla Dogana
francese emerse che detti documenti non erano mai stati allibrati negli
appositi registri, essendo risultato sulle parti n. 5 dei detti documenti
Ti restituiti alla Dogana francese che i timbri erano autentici ma le
firme di "appuramento" dei funzionari dell'Ufficio doganale di Venezia
erano false. A seguito di tali fatti, si instaurò un procedimento penale
2
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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