Sentenza Nº 29618 della Corte Suprema di Cassazione, 08-07-2019

Presiding JudgeCERVADORO MIRELLA
ECLIECLI:IT:CASS:2019:29618PEN
Judgement Number29618
Date08 Luglio 2019
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di De Silvio Nando, n. a Roma il
23/10/1978, rappresentato ed assistito dall'avv. Francesco Bruzzese e
dall'avv. Giosuè Bruno Naso, di fiducia,
avverso la sentenza della Corte di appello di Roma, seconda sezione
penale, n. 10505/2017, in data 18/12/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Andrea Pellegrino;
udita la requisitoria del Sostituto procuratore generale Luigi Birritteri
che ha concluso chiedendo di dichiararsi l'inammissibilità del ricorso;
udita la discussione delle difese delle parti civili:
-
Roma Capitale, con l'avv. Rodolfo Murra, sostituito dall'avv. Giulio
Vasaturo, che ha chiesto il rigetto del ricorso e la conferma della
sentenza impugnata con condanna alla rifusione delle spese
processuali che si indicano in euro 5.760,00 oltre rimborso spese
generali ed oneri come per legge;
-
Libera Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie, con l'avv. Giulio
Vasaturo, che ha chiesto di dichiararsi l'inammissibilità del ricorso e la
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Penale Sent. Sez. 2 Num. 29618 Anno 2019
Presidente: CERVADORO MIRELLA
Relatore: PELLEGRINO ANDREA
Data Udienza: 23/05/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
conferma della sentenza impugnata con condanna alla rifusione delle
spese processuali che si indicano in euro 6.030,00 oltre rimborso spese
generali ed oneri come per legge;
-Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie
Antonino Caponnetto, con l'avv. Felicia D'Amico che ha chiesto il rigetto
del ricorso e la conferma della sentenza impugnata con condanna alla
rifusione delle spese processuali che si indicano in euro 5.000,00 oltre
rimborso spese generali ed oneri come per legge, da distrarsi a favore
del difensore antistatario;
udita la discussione dei difensori del ricorrente, avv.ti Bruzzese e Naso,
che hanno concluso per l'accoglimento del ricorso e l'annullamento
della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1.
Con sentenza in data 08/05/2017, il Giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Roma, all'esito di giudizio abbreviato,
condannava Nando De Silvio alla pena di anni cinque, mesi quattro di
reclusione ed euro 4.000,00 di multa, oltre alle pene accessorie di
legge, alla misura di sicurezza della libertà vigilata per anni tre ed al
risarcimento dei danni in favore delle parti civili costituite in relazione
al reato di concorso in tentata estorsione in danno di Tamara Ianni e
Michael Cardoni, aggravata dal numero delle persone e ai sensi dell'art.
7 I. 203/1991.
2.
Secondo l'Accusa, a Nando De Silvio è attribuito, in concorso
con Ottavio Spada, Massimiliano Spada, Maria Dora Spada e Massimo
Massimiani e con altri soggetti rimasti ignoti, con l'aggravante di aver
adoperato il c.d. metodo mafioso mediante comportamento
concretamente idoneo ad esercitare una maggiore pressione ed una
particolare coazione psicologica proveniente da un sodalizio criminoso
(c.d. clan Spada) notoriamente dedito a molteplici delitti e ben radicato
nel litorale di Roma-Ostia, con più azioni esecutive di un medesimo
disegno criminoso, tra cui la condotta - separatamente contestata - di
aver proceduto alla "gannbizzazione" di Massimo Cardoni, padre di
Michael Cardoni, avvenuta il 22/10/2015 e di cui Massimiliano Spada
rivendicava la paternità, minacce di morte, anche a mano armata e
percosse, di aver posto in essere atti idonei diretti in modo univoco a
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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