Sentenza Nº 26799 della Corte Suprema di Cassazione, 22-12-2016

Presiding JudgeBUCCIANTE ETTORE
ECLIECLI:IT:CASS:2016:26799CIV
Date22 Dicembre 2016
Judgement Number26799
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
SENTENZA
sul ricorso 18035-2009 proposto da:
VALLE SPARI Sl
SRI, 04852600156, elettivamente domiciliata in
ROMA VIA TAGLIAMENTO 55, presso lo studio dell'avvocato
NICOI, 1
DI
PIERRO, che la rappresenta e difende unitamente agli
avvocati ANTONIO CASI Il i „ATI, FRANCESCO CASI ,ATI
giusta procura a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
MINISTI
INFRASTRUTTURI I TR 1SPORT1„AG I ,N1ZIA
DI
:,MANIO, MINISTERO I,CONOMIA FINANZE , Attivamente
Civile Sent. Sez. 2 Num. 26799 Anno 2016
Presidente: BUCCIANTE ETTORE
Relatore: CRISCUOLO MAURO
Data pubblicazione: 22/12/2016
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
domiciliati in ROMA, VIA 1)1.1 PORTOG HESI 12, presso
l'AVVOCATURA GENVRALV DI M() STATO;
- controricorrend -
avverso la sentenza n. 820/2008 della CORTE D'APPELLO di
V1
',N I ZIA
,
depositata il 10/06/2008;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del
07/12/2016 dal Consigliere Dott. MA URO CRISCUOLO;
udito l'Avvocato Alberto D'Auria per l'Avvocatura dello Stato;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore
Generale Dott. ALKSSNADRO PF,PF, che ha concluso per la
rimessione alle Sezioni Unite o in subordine per il rigetto del ricorso.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con atto di citazione del 28/4/1995, la Valle Sparesera S.r.l. convenne
in giudizio innanzi al Tribunale di Venezia l'Amministrazione dei
Lavori Pubblici, il Ministero delle Finanze ed il Ministero dei Trasporti
e della Navigazione, per sentire accertare il suo diritto di proprietà su
alcuni beni immobili, parte dei quali definiti spazi acquei, costituenti
nel loro complesso la Valle da pesca Sparesera in Burano, assumendo
che, nonostante la proprietà privata dell'area, dall'attrice ottenuta
mediante titoli risalenti nel tempo, fosse tale da molti secoli,
l'Intendenza di Finanza di Venezia ne aveva rivendicato la proprietà,
sul presupposto che si trattasse di un bene demaniale, intimando altresì
il pagamento di esorbitanti indennità di occupazione.
Le Amministrazioni convenute chiesero, in via riconvenzionale,
l'accertamento della natura demaniale dell'anzidetta estensione del
compendio vallivo, con la condanna al rilascio ed al pagamento
dell'indennità di occupazione, da liquidarsi in separato giudizio.
Ric. 2009 n. 18035 sez. 52 ud. 07-12-2016 -2-
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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