Sentenza Nº 25815 della Corte Suprema di Cassazione, 10-09-2020

Presiding JudgeCATENA ROSSELLA
ECLIECLI:IT:CASS:2020:25815PEN
Judgement Number25815
Date10 Settembre 2020
CourtQuinta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
INFUSINI DOMENICO nato a LOCRI il 05/07/1973
FIGLIOMENI VINCENZO nato a LOCRI il 03/11/1962
MARANDO ISIDORO nato a GROTTERIA il 11/01/1958
ALBANESE COSIMO VINCENZO nato a SIDERNO il 25/09/1952
PROCHILO FRANCESCO nato a SIDERNO il 04/01/1967
RUMBO SANTO nato a SIDERNO il 07/10/1989
RUMBO RICCARDO nato a SIDERNO il 25/11/1962
GATTUSO DAVIDE nato a REGGIO CALABRIA il 14/08/1975
MINNELLA MASSIMILIANO nato a LOCRI il 11/10/1972
PISCIONERI DARIA nato a SIDERNO il 04/11/1987
CARABETTA MARIANGELA
avverso la sentenza del 17/01/2018 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRINA TUDINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIOVANNI DI LEO
che ha concluso chiedendo
Penale Sent. Sez. 5 Num. 25815 Anno 2020
Presidente: CATENA ROSSELLA
Relatore: TUDINO ALESSANDRINA
Data Udienza: 27/01/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Il Proc. Gen. articola le sue conclusioni nel modo seguente:
-
Per INFUSINI DOMENICO - Inammissibilità
-
Per FIGLIOMENI VINCENZO -Inammissibilità
-
Per MARANDO ISIDORO - Inammissibilità
-
Per ALBANESE COSIMO FRANCESCO -Inammissibilità
-
Per PROCHILO FRANCESCO -Inammissibilità
-
Per RUMBO SANTO -Inammissibilità
-
Per RUMBO RICCARDO -Inammissibilità
-
Per GATTUSO DAVIDE -Rigetto
-
Per MINNELLA MASSIMILIANO -Inammissibilità
- Per PISCIONERI DARIA -Inammissibilità
-
Per CARABETTA MARIANGELA -Inammissibilità
udito il difensore
l'avv. ANTONIO CUTUGNO, difensore della parte civile COMUNE DI SIDERNO, conclude
per la conferma del provvedimento impugnato. Deposita conclusioni scritte unitamente
alla nota spese;
l'avv. ANTONIO SPEZIALE insiste nell'accoglimento del ricorso;
l'avv. GIUSEPPE BELCASTRO insiste nell'accoglimento del ricorso;
l'avv. ROCCO GUTTA insiste nell'accoglimento dei ricorsi;
l'avv. FRANCESCO COMMISSO si riporta ai motivi di ricorso;
l'avv. GIUSEPPE CALDERAZZO insiste nell'accoglimento dei ricorsi a cui si riporta;
l'avv. FRANCESCO STALTARI insiste nell'accoglimento del ricorso
2
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1.
Con sentenza del 17 gennaio 2018, la Corte d'appello di Reggio
Calabria ha, in parziale riforma della decisione, emessa all'esito del giudizio
abbreviato, dal Giudice dell'udienza preliminare in sede il 28 gennaio 2016,
rideterminato - per quanto in questa sede rileva - la pena irrogata a Vincenzo
Figliomeni, Isidoro Marando, Cosimo Vincenzo Albanese, Francesco Prochilo,
Santo Rumbo, Riccardo Rumbo e Davide Gattuso, confermando l'affermazione
di responsabilità dei medesimi e di Domenico Infusini, Massimiliano Minnella e
Daria Piscionieri, oltre statuizioni accessorie.
Ha, altresì, revocato la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici
uffici applicata a Cosimo Vincenzo Albanese, Vincenzo Figliomeni e Francesco
Prochilo e revocato la confisca disposta a carico dell'Albanese, di Francesco
Prochilo e Santo Rumbo, limitatamente a determinati beni.
2.
Con la sentenza impugnata, Davide Gattuso è stato ritenuto
responsabile dei reati di partecipazione alla cosca di 'ndrangheta Connmisso,
escluse le aggravanti di cui agli artt. 416-bis comma sesto cod. pen. e 3 e 4 I.
146/06, oltre che del reato di esercizio abusivo dell'attività finanziaria
sub
b) e
del delitto di tentata violenza privata
sub
bb); Domenico Infusini del
medesimo reato associativo
sub
a), oltre che del reato di esercizio abusivo
dell'attività finanziaria
sub
b) e di diversi fatti di usura ed estorsione; Santo
Rumbo, Riccardo Rumbo, Cosimo Vincenzo Albanese e Vincenzo Figliomeni del
reato
sub
b), Isidoro Marando, Francesco Prochilo, del medesimo reato, oltre
che di diversi fatti di usura ed estorsione ai medesimi rispettivamente ascritti;
Massimiliano Minnella e Daria Piscioneri dal reato di cui all'art. 378, comma
secondo cod. pen., esclusa l'aggravante di cui all'art. 7 I. 203/1991.
Le statuizioni emesse dalla Corte d'appello di Reggio Calabria sono
state rese sul presupposto dell'accertamento - in precedenti sentenze
(procedimenti Crimine e Bene Comune Recupero) - dell'esistenza di una
associazione di stampo mafioso, denominata "cosca Connmisso", insediata nel
Comune di Siderno ed operativa nel circostante territorio, in diverse
articolazioni locali, oltre che in Canada, nel cui ambito successive
investigazioni avevano consentito di disvelare l'esercizio sistematico di attività
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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