Sentenza Nº 22878 della Corte Suprema di Cassazione, 23-05-2019

Presiding JudgeFIDELBO GIORGIO
ECLIECLI:IT:CASS:2019:22878PEN
Date23 Maggio 2019
Judgement Number22878
CourtSesta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sul ricorso proposto da
Imbriani Claudio, nato a Napoli il 04/10/1951
avverso la sentenza del 27/03/2018 della Corte d'appello di Firenze
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Anna Criscuolo;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore
generale Mariella De Masellis, che ha concluso per il rigetto;
udito il difensore della parte civile B.N.L. avv. De Vico Raffaella, in sostituzione
dell'avv. Massimo Bevere, che chiede l'inammissibilità del ricorso;
udito il difensore avv. Franco Coppi, che ha concluso per l'accoglimento del
ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Decidendo in sede di rinvio, la Corte di appello di Firenze ha confermato la
sentenza emessa in data 8 aprile 2013 dal Tribunale di Lucca nei confronti di
Imbriani Claudio, condannato per i reati di truffa aggravata e falso materiale
Penale Sent. Sez. 6 Num. 22878 Anno 2019
Presidente: FIDELBO GIORGIO
Relatore: CRISCUOLO ANNA
Data Udienza: 21/03/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
oltre al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili costituite BNL e
Bertolucci Gianfranco, con revoca della provvisionale disposta in favore della
BNL.
Nel giudizio di primo grado Imbriani Claudio, funzionario della BNL, in
concorso con Tronci Giovanni e Liliya Bogodyarova, amministratori di fatto della
Nuova Investimenti srl, e Vassileva Tontcheva, amministratrice formale della
società e sorella della Bogodyarova, era stato ritenuto responsabile del reato di
truffa aggravata dal danno patrimoniale di rilevante entità ai danni della BNL in
relazione al contratto di mutuo, stipulato il 15 marzo 2007 tra la BNL e la
società, finalizzato all'acquisto ed alla ristrutturazione di un immobile, sito in
Lucca, via del Brennero. Il mutuo, inizialmente richiesto come mutuo fondiario
per l'importo di 1 milione e 500 mila euro, era stato poi trasformato in mutuo
edilizio per l'importo di 3 milioni di euro a seguito di una perizia di stima, redatta
dall'architetto Pezzini, incaricato dalla banca, che aveva stimato il valore
dell'immobile in 1 milione e 800 mila euro, allo stato attuale, ed in 4 milioni e
400 mila euro al termine della ristrutturazione e della realizzazione di 21 unità
abitative. Alla pratica era stato allegato anche un contratto preliminare,
apparentemente concluso tra la società ed i fratelli Petroni, proprietari
dell'immobile, che indicava il prezzo di acquisto in
1
milione e 400 mila euro, due
Dia per la realizzazione di 21 unità abitative ed un documento attestante
l'avvenuto finanziamento soci, secondo le modalità richieste dalla banca, ma
dalle indagini era emerso che: a) l'immobile era un rudere di proprietà dei f.11i
Petroni, che lo avevano promesso in vendita al prezzo di 340 mila euro e che il
Tranci aveva pagato 360 mila euro; b) il documento relativo al finanziamento
soci era falso, in quanto l'apparente sottoscrittore aveva disconosciuto la firma;
c) le Dia prevedevano un numero di unità abitative inferiore a quello dichiarato e
addirittura il Comune le aveva inizialmente ritenute in contrasto con il
regolamento edilizio, sebbene avesse poi rivisto la valutazione.
In base a tali elementi il Tribunale aveva ritenuto la natura truffaldina
dell'operazione e l'induzione in errore della banca, che aveva erogato la somma
di 1 milione e 100 mila euro, oltre alla somma di 290 mila euro a titolo di
prefinanziamento, risultando garantita da un bene di valore notevolmente
inferiore, nonché il ruolo decisivo dell'Imbriani, funzionario responsabile dell'area
lombarda, fondato sui rapporti confidenziali con il Tronci, risultanti dalle
conversazioni intercettate, che ne attestavano la consapevole partecipazione al
progetto truffaldino.
La responsabilità dell'Imbriani era stata ritenuta anche per l'operazione
"Gruppo Costruzioni", relativa al finanziamento di 410 mila euro, erogato dalla
BNL a detta società, amministrata da Pucci Rolando, persona legata al Tranci,
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