Sentenza Nº 22163 della Corte Suprema di Cassazione, 21-05-2019

Presiding JudgeCAMMINO MATILDE
ECLIECLI:IT:CASS:2019:22163PEN
Date21 Maggio 2019
Judgement Number22163
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti dal
1)PROCURATORE GENERALE presso la Corte d'Appello di Genova
nonché da
2) ANTAR HAKIM MOUSTAFA ABDELHAKIM n. in Egitto il 19/5/1980
3)ANTAR HOSSAMELDIN MOSTAFA ABDELHAKIM n. in Egitto il 23/11/1973
4) SAKHER TAREK n. in Algeria il 19/2/1982
avverso la sentenza resa dalla Corte di Assise di Appello di Genova in data 15/05/2018
Visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;
Udita nell'udienza pubblica del 21 febbraio 2019 la relazione del Consigliere Anna Maria De
Santis;
Udita la requisitoria del Sost. Proc. Gen., Dott. Assunta Cocomello, che ha concluso per
l'accoglimento del ricorso del P.g. e di Sakher Tarek con conseguente annullamento con rinvio
della sentenza impugnata; per il rigetto dei ricorsi di Antar Hakim Moustafa Abdelhakim e
Antar Hossameldin Mostafa Abdelhakim;
1
Penale Sent. Sez. 2 Num. 22163 Anno 2019
Presidente: CAMMINO MATILDE
Relatore: DE SANTIS ANNA MARIA
Data Udienza: 21/02/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Udito per le parti civili l'Avvocato dello Stato Bruno Dettori che ha depositato conclusioni scritte
e nota spese;
Udito il difensore, Avv. Vittorio Platì, anche quale sostituto processuale dell'Avv. Sandro
Clementi, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso del P.g. e l'accoglimento dei motivi proposti
nell'interesse degli imputati
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'impugnata sentenza la Corte d' Assise d'Appello di Genova riformava parzialmente la
decisione del Gip del locale Tribunale che, in esito a giudizio abbreviato, aveva riconosciuto gli
imputati Antar Hakim Moustafa Abdelhakim, Antar Hossameldin Mostafa Abdelhakim e Sakher
Tarek colpevoli del delitto di cui all'art. 270 bis cod.pen. per aver partecipato all'associazione
terroristica denominata Stato Islamico o Daesh, condannandoli alla pena ritenuta di giustizia e
al risarcimento del danno in favore delle costituite parti civili.
La Corte territoriale, in parziale accoglimento dei gravami difensivi, riqualificava il fatto ascritto
ad Antar Hakim e Antar Hossameldin ai sensi dell'art. 414, ultimo comma, cod.pen.,
determinando la pena in anni tre, mesi otto di reclusione ciascuno e riduceva la pena inflitta al
Sakher, del quale confermava la responsabilità in ordine alla condotta partecipativa, ad anni
quattro di reclusione. Conseguentemente riduceva, altresì, l'importo della provvisionale a
carico di ciascun imputato.
2.Hanno proposto ricorso per Cassazione il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di
Genova e i difensori degli imputati, deducendo i motivi di seguito illustrati nei termini
strettamente necessari per la motivazione, ai sensi dell'art. 173 Disp.att. cod.proc.pen.
2.1 II Procuratore Generale impugna la sentenza della Corte territoriale con esclusivo riguardo
alle posizioni di Antar Hossameldin e Antar Hakim, lamentando l'erronea applicazione della
legge penale, la mancanza e contraddittorietà della motivazione nonché il travisamento della
prova in relazione alla riqualificazione dell'originario addebito di cui all'art. 270 bis cod.pen.
nella fattispecie ex art. 414 cod.pen.
Secondo il ricorrente, la Corte distrettuale è pervenuta alla riqualificazione dei fatti contestati
trascurando di valutare unitariamente e complessivamente, come imposto dall'art. 192
cod.proc.pen., i comportamenti dei fratelli Antar, la loro natura, gli effetti, la durata nel tempo,
i collegamenti e gli accordi con gli ambienti terroristici, escludendo in maniera sbrigativa che
gli stessi avessero fornito supporto funzionale all'associazione.
In particolare, la sentenza impugnata ha omesso di valutare, unitamente alle condotte di
propaganda e apologia delle attività del sodalizio, quelle consistenti nell'aver fornito consigli a
coloro che intendevano unirsi alla lotta armata terroristica, mettendo a disposizione il testo del
giuramento di fedeltà al califfato, ovvero nell'aver garantito l'affidabilità dei nuovi aderenti,
2
d1/499-J\
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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