Sentenza Nº 20695 della Corte Suprema di Cassazione, 10-07-2020

Presiding JudgeMAZZEI ANTONELLA PATRIZIA
ECLIECLI:IT:CASS:2020:20695PEN
Date10 Luglio 2020
Judgement Number20695
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
SICILIANO MASSIMO nato a CATANZARO il 23/11/1970
MURDACA CAVALLO CARMELA nato a ANTONIMINA il 13/02/1951
SICILIANO DONATELLA nato a CATANZARO il 12/05/1978
avverso il decreto del 15/02/2019 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO CAIRO;
lette/sentite le conclusioni del PG
Penale Sent. Sez. 1 Num. 20695 Anno 2020
Presidente: MAZZEI ANTONELLA PATRIZIA
Relatore: CAIRO ANTONIO
Data Udienza: 28/02/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Letta la requisitoria del dott. Luigi Orsi, sostituto procuratore generale della
Repubblica, presso questa Suprema Corte di cassazione, con cui ha chiesto
dichiararsi inammissibili i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Reggio Calabria, con decreto 6/7/2016, dispose nei
confronti di Siciliano Massimo la misura della sorveglianza speciale di pubblica
sicurezza, con relativo obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, per la
durata di anni quattro, e la confisca dei beni sottoposti a sequestro.
Il Tribunale ritenne Siciliano portatore di pericolosità qualificata in quanto
intraneo alla locale della
'ndrangheta
di Antonimina, facente capo a suo suocero,
Romano Nicola.
La confisca, disposta per ritenuta sproporzione degli investimenti rispetto ai
redditi dichiarati e per apprezzata natura mafiosa delle imprese gestite, ebbe per
oggetto
i
seguenti beni:
-
intero patrimonio aziendale e intero capitale sociale della "I.C.O.P. s.r.l."
con sede in Antonimina;
-
conti correnti e libretti bancari e una serie di mezzi di trasporto (trattori,
motrici, cisterne e carrelli);
-
intero patrimonio aziendale e intero capitale sociale della "G.S.C. s.r.I.,
Unipersonale in liquidazione", con relativi conti correnti bancari e postali, e un
escavatore;
-
conto di registrazione contabile del dossier n. 5607, acceso presso la
Banca Carime, filiale di Locri, intestato ai coniugi Siciliano Massimo e Romano
Amalia;
-
dossier titoli n. 1900439, acceso presso la Banca Carime, filiale di Locri,
intestato ai predetti coniugi;
-
libretto n. 23826670, acceso presso Poste italiane s.p.a., filiale di
Antonimina;
-
conto corrente n. 1000/1653, acceso presso il banco di Napoli e intestato
a Siciliano Massimo.
Nell'atto di appello proposto avverso il suddetto decreto, Siciliano evidenziò
il difetto di attualità della ritenuta sua pericolosità: l'ultimo reato per cui era
stato condannato risaliva al 2008 e dal mese di novembre 2012 era stato
detenuto; la condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, ai sensi
dell'art. 416-bis cod. pen., originariamente contestatagli, era stata qualificata
come concorso esterno nella medesima associazione; era stato assolto, inoltre,
dai reati previsti dall'art. 513-bis cod. pen., aggravati ai sensi dell'art. 7 d.l. n.
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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