Sentenza Nº 20098 della Corte Suprema di Cassazione, 07-07-2020

Presiding JudgeGALLO DOMENICO
ECLIECLI:IT:CASS:2020:20098PEN
Date07 Luglio 2020
Judgement Number20098
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
BUONO ANTONIO nato a NAPOLI il 06/01/1990
CERASUOLO DOMENICO nato a NAPOLI il 04/02/1993
CIFRONE GAETANO nato a NAPOLI il 24/11/1982
CUTARELLI LUIGI nato a NAPOLI il 05/05/1995
DANESE FRANCESCO nato a VILLARICCA il 25/12/1981
DE ANGIOLETTI CARMINE nato a NAPOLI il 29/11/1993
DE ANGIOLETTI GIULIO nato a NAPOLI il 23/03/1953
GARGANO ANNA nato a NAPOLI il 24/10/1983
LOFFREDO GIUSEPPE nato a NAPOLI il 29/12/1964
LO RUSSO VINCENZO nato a NAPOLI il 22/01/1985
LO RUSSO VINCENZO nato a NAPOLI il 05/07/1988
MILANO GAETANO nato a NAPOLI il 06/07/1987
RUOCCO GENNARO nato a NAPOLI il 04/02/1989
RUSCIANO DOMENICO nato a NAPOLI il 03/09/1990
1
Penale Sent. Sez. 2 Num. 20098 Anno 2020
Presidente: GALLO DOMENICO
Relatore: PARDO IGNAZIO
Data Udienza: 03/06/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
SERINO ANNA nato a NAPOLI il 31/10/1970
avverso la sentenza del 16/04/2019 della CORTE APPELLO di NAPOLI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Fulvio Baldi che
conclude per BUONO ANTONIO, CERASUOLO DOMENICO, CIFRONE GAETANO, CUTARELLI
LUIGI, DE ANGIOLETTI GIULIO, GARGANO ANNA, LOFFREDO GIUSEPPE, LO RUSSO
VINCENZO (05/07/1988), MILANO GAETANO e RUSCIANO DOMENICO per l'inammissibilità
d'
-
2i ricorsi, pci
-
DANESE FRANCESCO per rannullament.o con rinvio della sentenza impugnata
limitatamente ai CAPI F e G e per l'inammissibilità nel resto del ricorso, per DE ANGIOLETTI
CARMINE per il rigetto del ricorso, per LO RUSSO VINCENZO (22/01/1985) per
l'inammissibilità del ricorso proposto dall'Avvocato ABET ANTONIO e per il rigetto dell'altro
ricorso; per RUOCCO GENNARO per l'inammissibilità del ricorso proposto da DAVINO
CLAUDIO e per il rigetto del ricorso proposto dall'Avvocato BASILE MICHELE, e per SERINO
ANNA per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente al calcolo della
pena perché non c'è motivazione sulla base di calcolo.
Uditi i difensori: l'avvocato DANIELE CAMEROTA, in sostituzione dell'Avvocato MOTTA
ALESSANDRO, in difesa di A.L.I.L.A.C.C.O. S.O.S. IMPRESA e CITTA' METROPOLITANA
NAPOLI, anche in sostituzione dell'avvocato ZARA GIOVANNI, in difesa di F.A.I. ANTIRACKET
COORDINAMENTO CAMPANIA, deposita conclusioni scritte e nota spese delle quali chiede la
liquidazione ed alle quali si riporta.
L'Avvocato ANTONELLA LEOPIZZI, in sostituzione dell'Avvocato LUCERI SERGIO, in difesa di
GARGANO ANNA, si riporta ai motivi e chiede raccoglimento del ricorso.
L'Avvocato DARIO VANNETIELLO, in sostituzione dell'Avvocato SANSEVERINO GIUSIDA, in
difesa di MILANO GAETANO, si riporta ai motivi e chiede l'accoglimento del ricorso.
L'avvocato CAMPANA SAVERIO, in difesa di LOFFREDO GIUSEPPE, si riporta ai motivi e chiede
l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1
Con sentenza in data 16 aprile 2019, la corte di appello di Napoli, in parziale riforma della
pronuncia del G.I.P. del medesimo tribunale del 26-04-2017 rideterminava le pene inflitte a:
-
Serino Anna nella misura di anni 5, mesi 4 di reclusione, concesse le attenuanti generiche
prevalenti sulla aggravante di cui al comma quarto dell'art. 416 bis cod.pen. e sulla recidiva;
-
De Angioletti Carmine nella misura di anni 5, mesi 2 di reclusione concesse le attenuanti
generiche con giudizio di prevalenza sulle aggravanti;
-
Milano Gaetano in anni 10 di reclusione concesse le attenuanti generiche prevalenti sulla
aggravante di cui al comma terzo dell'art. 74 DPR 309/90;
-
Lo Russo Vincenzo, classe 88, in anni 10 di reclusione con analogo giudizio di prevalenza;
-
Cutarelli Luigi nella misura di anni 18, mesi 8, giorni 20 di reclusione ritenute anche per
2
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questi le attenuanti generiche prevalenti sulla aggravante di cui al comma terzo dell'art. 74
DPR 309/90;
-
Rusciano Domenico in anni 5, mesi 8 di reclusione ed C 1200 di multa con le attenuanti
generiche equivalenti all'aggravante del secondo comma dell'art. 629 cod.pen.;
- Cerasuolo Domenico in anni 12 e mesi 8 di reclusione;
-
Gargano Anna in anni 3, mesi 10 di reclusione ed C 1.000,00 di multa;
-
Danese Francesco e Cifrone Gaetano nella misura di anni 14 di reclusione ciascuno.
Con la stessa pronuncia, la corte di appello di Napoli, confermava la condanna alle pene di
giustizia irrogata all'esito del giudizio di primo grado nei confronti degli imputati Buono Antonio
(anni 14, mesi 8 di reclusione), De Angioletti Giulio (anni 16 di reclusione), Loffredo Giuseppe
(anni 7 di reclusione ed C 6.000 di multa), Lo Russo Vincenzo classe 85 (anni 20 di reclusione)
e Ruocco Gennaro (anni 14 di reclusione per capi A e Q; anni 2 di reclusione per capi R ed R1),
condannando gli stessi al pagamento delle ulteriori spese processuali.
Tutti gli imputati dovevano rispondere di partecipazione ad associazione mafiosa, con ruolo
direttivo per il solo De Angioletti Giulio, nonché, rispettivamente, di detenzione illegale di armi
e munizioni, detenzione di armi clandestine, ricettazione, organizzazione e direzione di
associazione finalizzata al traffico di droga il Lo Russo Vincenzo classe 1985 ed il Cutarelli;
partecipazione ad associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione illecita di 5 kg.
di cocaina (i due Lo Russo), diverse ipotesi di estorsione in concorso, tentato omicidio di Mallo
Walter, Russo Carlo ed altro soggetto commesso il 21 marzo 2016 (Cutarelli-Ruocco e
Cerasuolo), omicidio colposo con violazione delle norme sulla circolazione stradale il solo
Ruocco.
Tutti i fatti ricostruiti nelle sentenze di primo e secondo grado avevano ad oggetto le attività
svolte dal gruppo camorristico facente capo a Lo Russo Carlo, detto anche clan dei "capitoni",
operante nei quartieri napoletani di Miano, Marinella, Chiaiano, Don Guanella, ricostruite grazie
alla collaborazione con la giustizia di diversi suoi esponenti tra i quali anche il predetto Lo
Russo Carlo, nonché a seguito di attività di captazione di conversazioni ambientali, sequestri di
armi e droga poi compendiate nell'ordinanza di custodia cautelare datata 27 giugno 2017; in
tale contesto investigativo si acclarava anche che il predetto gruppo aveva cercato di eliminare
fisicamente alcuni avversari tra i quali Mallo Walter con un'aggressione armata in danno dello
stesso e dei suoi accoliti.
1.2
Avverso detta sentenza proponevano ricorso per cassazione gli imputati; l'avv.to Giovanni
Rendina per Rusciano deduceva, con unico motivo, mancanza, contraddittorietà o manifesta
illogicità della motivazione circa la mancata declaratoria di prevalenza delle attenuanti
generiche rispetto alle contestate aggravanti ed alla recidiva avuto riguardo alla assenza di
gravi precedenti ed al ruolo secondario assunto dallo stesso nella consumazione dei fatti.
1.3
Lo Russo Vincenzo classe 1988 chiedeva, con ricorso a firma dell'avv.to Leopoldo Perone,
l'annullamento della sentenza ex art. 606 lett. b) ed e) cod.proc.pen. per violazione e falsa
applicazione degli artt. 81, 133 cod.pen. e difetto di motivazione quanto alla determinazione
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