Sentenza Nº 17855 della Corte Suprema di Cassazione, 30-04-2019
| Presiding Judge | ROSI ELISABETTA |
| ECLI | ECLI:IT:CASS:2019:17855PEN |
| Date | 30 Aprile 2019 |
| Judgement Number | 17855 |
| Court | Terza Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia) |
| Subject Matter | PENALE |
SENTENZA
sui ricorsi proposti da
1.
Cavelli Giuseppe, nato a Busto Arsizio il 06/01/1938
2.
Della Bella Franca, nata a Busto Arsizio il 01/06/1939
nel procedimento relativo ai beni confiscati a Bertelli Paolo e Saretto Domenica
avverso l'ordinanza in data 14/05/2018 del Giudice per le indagini preliminari del
Tribunale di Como
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Antonio Corbo;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore
generale Giovanni di Leo, che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 14 maggio 2018, il Giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Como, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha
respinto l'opposizione di Giuseppe Cavelli e Franca Della Bella avverso
Penale Sent. Sez. 3 Num. 17855 Anno 2019
Presidente: ROSI ELISABETTA
Relatore: CORBO ANTONIO
Data Udienza: 19/03/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
l'ordinanza da esso stesso emessa senza formalità in data 5 luglio 2017, e che
aveva rigettato la richiesta di revoca del provvedimento di confisca e contestuale
restituzione di più unità immobiliari site in Busto Arsizio, in via Galvani ed in via
Cortina d'Ampezzo, nonché in Courmayeur, via dei Bagni, o, in subordine,
l'istanza di riconoscimento del diritto ad occupare gli immobili.
La confisca dei precisati immobili è stata disposta con sentenza emessa il 29
marzo 2016, divenuta irrevocabile il 19 gennaio 2017, nel processo a carico degli
imputati Paolo Bertelli e Domenica Saretto, per reati di frode fiscale, in relazione
al prezzo o al profitto di tali reati, e per equivalente, a norma dell'art. 1, comma
143, legge 24 dicembre 2007, n. 244, e dell'art.
12-bis
sentenza penale divenuta irrevocabile ha disposto la confisca dei beni
precedentemente indicati, in quanto ha ritenuto gli stessi, sebbene formalmente
intestati alle società "Pa.Ma s.r.l." e "40 s.r.l.", nella disponibilità degli imputati
Bertelli e Saretto.
L'ordinanza del 14 maggio 2018 ha rigettato la richiesta di revoca del
provvedimento di confisca osservando che gli istanti Cavelli e Della Bella,
sebbene abbiano prodotto sentenze civili di accertamento della simulazione
assoluta delle vendite da essi effettuate alle società "Pa.Ma s.r.l." e "40 s.r.l.",
relativamente agli immobili siti in Busto Arsizio, in via Cortina d'Ampezzo (non
anche a quelli ubicati in via Galvani, per i quali anzi il giudice civile ha respinto le
domande di simulazione assoluta e relativa), nonché in Courmayeur, via dei
Bagni, non possono ritenersi persone estranee al reato, avendo ricavato vantaggi
ed utilità dall'attività criminosa, e versando in una situazione quanto meno
colposa. La medesima ordinanza ha inoltre rigettato l'istanza, formulata in
subordine dai medesimi Cavelli e Della Bella, di riconoscimento del diritto ad
occupare gli immobili, in quanto atipica e non prevista tra i provvedimenti di cui
all'art. 676 cod. proc. pen.
2. Ha presentato ricorso per cassazione avverso l'ordinanza indicata in
epigrafe l'avvocato Fabio Ria, nell'interesse di Giuseppe Cavelli e di Franca Della
Bella, quale difensore di fiducia e procuratore speciale dei medesimi, articolando
cinque motivi.
2.1. Con il primo motivo, si denuncia violazione di legge, in riferimento
all'art. 125 cod. proc. pen., nonché vizio di motivazione, a norma dell'art. 606,
comma 1, lett. c) ed e), cod. proc. pen., avendo riguardo alla omessa
motivazione in ordine alle censure proposte con l'atto di opposizione.
Si deduce che l'ordinanza impugnata non ha preso in considerazione quanto
evidenziato nell'opposizione, laddove si era data prova documentale della
anteriorità della trascrizione ex art. 2652, n. 4, cod. civ. delle domande di
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