Sentenza Nº 17494 della Corte Suprema di Cassazione, 09-06-2020

Presiding JudgeMAZZEI ANTONELLA PATRIZIA
ECLIECLI:IT:CASS:2020:17494PEN
Judgement Number17494
Date09 Giugno 2020
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
DEFILIPPI GABRIELE nato a CIRIE' il 05/09/1994
OBERT ROBERTO nato a FORNO CANAVESE il 03/10/1962
avverso la sentenza del 14/12/2018 della CORTE ASSISE APPELLO di TORINO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIUSEPPINA CASELLA
che ha
concluso chiedendo
Il P.G. conclude chiedendo il rigetto di entrambi i ricorsi.
udito il difensore
E' presente l'avvocato CANIGLIA STEFANO del foro di TORINO in difesa delle parti civili
ROSBOCH ETTORE e MORES MARIA LUISA che conclude chiedendo il rigetto del ricorso
e deposita conclusioni e nota spese cui si riporta.
E' presente l'avvocato SPAZIANTE CELERE MICHELE del foro di IVREA in difesa di
OBERT ROBERTO che conclude chiedendo l'accoglimento dei motivi di ricorso.
E' presente l'avvocato PIAZZESE GIORGIO CARLO ANTONINO del foro di TORINO in
D CEESA
(,,AGRIEL
.)
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Penale Sent. Sez. 1 Num. 17494 Anno 2020
Presidente: MAZZEI ANTONELLA PATRIZIA
Relatore: MANCUSO LUIGI FABRIZIO
Data Udienza: 18/12/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1.
Con sentenza del 22 settembre 2017, il Giudice dell'udienza preliminare
del Tribunale di Ivrea, in esito a giudizio abbreviato, dichiarava Gabriele Defilippi
e Roberto Obert colpevoli dei seguenti reati: a) omicidio di Gloria Rosboch,
aggravato anche da premeditazione; b) detenzione e porto in luogo pubblico di
arma comune da sparo clandestina; c) soppressione di cadavere aggravata dalla
finalità di garantirsi l'impunità per il predetto omicidio. Il Giudice dell'udienza
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0 -
preliminare, inoltre, dichiarava il Defilippi colpevole del reatoidi truffa aggravata
in danno della Rosboch. Riconosciuto il vincolo della continuazione fra i reati sopra
indicati con le lettere "a", "c", "d", e separatamente fra quelli indicati alla lettera
"b", negate le circostanze attenuanti generiche, tenuto conto della diminuente per
il giudizio abbreviato, il Giudice per le indagini preliminari condannava Gabriele
Defilippi alla pena complessiva di 30 anni di reclusione. Riconosciuto il vincolo della
continuazione fra i reati sopra indicati con le lettere "a", "c", da un lato, in relazione
ai quali venivano riconosciute le circostanze attenuanti generiche in giudizio di
equivalenza con le aggravanti contestate, e riconosciuto il predetto vincolo fra i
reati indicati alla lettera "b", dall'altro lato, in relazione ai quali le circostanze
attenuanti generiche venivano riconosciute nella massima estensione, e tenuto
conto della diminuente per il giudizio abbreviato, il Giudice per l'udienza
preliminare condannava Roberto Obert alla pena finale complessiva di 19 anni di
reclusione ed euro 1.200,00 di multa.
2.
Con sentenza del 14 dicembre 2018, la Corte di assise di appello di
Torino, su appelli degli imputati, riformava parzialmente la sentenza limitatamente
alla dosimetria della pena inflitta a Roberto Obert, che veniva diminuita, per i soli
reati concernenti l'arma, a 1 anno, 5 mesi, 10 giorni di reclusione ed euro 1.200,00
di multa, con conseguente rideterminazione della pena complessiva in 18 anni, 9
mesi, 10 giorni di reclusione ed euro 1.200,00 di multa; dichiarava entrambi gli
imputati in stato di interdizione legale durante la pena, emendando così l'errore
materiale in cui era incorso il giudice di primo grado nell'omettere di pronunciarsi
in proposito; confermava nel resto la sentenza appellata.
Secondo la ricostruzione dei fatti recepita dai giudici del merito, il 13
gennaio 2016 Gabriele Defilippi contattava personalmente, in Castellamonte, la
professoressa Gloria Rosboch, dalla quale si era in precedenza fatto consegnare
con l'inganno la somma di 187.000,00 euro, somma di cui la Rosboch aveva
chiesto più volte la restituzione sporgendo anche una querela. Il Defilippi e la
Rosboch salivano sull'autovettura di Roberto Obert, amante del giovane Defilippi,
presentato alla professoressa come la persona che le avrebbe potuto restituire il
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