Sentenza Nº 16250 della Corte Suprema di Cassazione, 28-05-2020

Presiding JudgeTARDIO ANGELA
ECLIECLI:IT:CASS:2020:16250PEN
Judgement Number16250
Date28 Maggio 2020
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
MASSARIA PATRIZIO nato a NAPOLI il 11/04/1953
LOMBARDI ANGELO nato a SARONNO il 21/07/1961
MASSARIA MARIANO nato a NAPOLI il 12/11/1987
D'ALPINO PATRIZIA nato a NAPOLI il 20/02/1955
avverso il decreto del 23/05/2019 della CORTE APPELLO di ROMA
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELE CAPPUCCIO;
lette le conclusioni del PG, il quale ha chiesto il rigetto dei ricorsi.
Penale Sent. Sez. 1 Num. 16250 Anno 2020
Presidente: TARDIO ANGELA
Relatore: CAPPUCCIO DANIELE
Data Udienza: 13/02/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1.
Con decreto del 23 maggio 2019 la Corte di appello di Roma ha, tra
l'altro, confermato, nei confronti di Patrizio Massaria, Angelo Lombardi, Mariano
Massaria e Patrizia D'Alpino il decreto con cui il Tribunale di Roma, il 27 giugno
2017, ha applicato al primo la misura di prevenzione della sorveglianza speciale
di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per il
periodo di tre anni ed al secondo la misura di prevenzione della sorveglianza
speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza
per il periodo di un anno e ha disposto la confisca di beni ed utilità, di fatto nella
loro disponibilità e intestati anche a Mariano Massaria e Patrizia D'Alpino.
2.
La Corte di appello, dopo avere analizzato l'incidenza sul sistema delle
misure di prevenzione della sentenza della Corte costituzionale n. 24 del 2019,
ha avallato il giudizio di pericolosità sociale riservato a Patrizio Massaria, autore
di reati, soprattutto con finalità economiche (quali, tra gli altri, furto, estorsione,
usura, commercio di prodotti con marchi falsi), sin dal 1968 e fino al 2013 e già
legato al
clan
Giuliano, dedito al narcotraffico, oltre che introdotto, almeno sino
al 2014, nel mondo delle scommesse clandestine e dell'usura, sovente praticata
proprio in pregiudizio di coloro che avevano subito ingenti perdite nel gioco
d'azzardo.
Ha ritenuto che Massaria, ancora relativamente giovane, è portatore di
pericolosità sociale attuale perché perfettamente inserito in contesti umani e
ambientali in cui la pratica dell'usura trova ampio spazio, come facilmente
pronosticabile alla luce della sua personalità, della sua storia giudiziaria, dei suoi
rapporti e della fama acquisita sul territorio.
Tale pericolosità è di intensità tale da giustificare l'applicazione della misura
indicata dal Tribunale.
La Corte di appello, dopo avere prudenzialmente fatto decorrere la
pericolosità sociale di Massaria dall'inizio degli anni '80 del secolo scorso, periodo
a partire dal quale né lui né la moglie hanno prodotto redditi di fonte lecita in
misura sufficiente a giustificare i riscontrati arricchimenti ed investimenti, ha, di
conseguenza, ritenuto, in accordo con il Tribunale, la confiscabilità di tutti i beni,
mobili ed immobili, che egli ha via via acquisito, oltre che dell'impresa familiare
formalmente gestita dalla moglie e dal figlio.
3.
Analoghe considerazioni ha svolto in ordine alla posizione di Angelo
Lombardi, stretto collaboratore di Massaria, condannato per l'emissione di
assegni a vuoto all'inizio degli anni '90 e, quindi, per violazione della normativa
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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