Sentenza Nº 16224 della Corte Suprema di Cassazione, 28-05-2020

• Presiding Judge: DI TOMASSI MARIASTEFANIA
• ECLI: ECLI:IT:CASS:2020:16224PEN
• Date: 28 Maggio 2020
• Judgement Number: 16224
• Court: Prima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
• Subject Matter: PENALE

SENTENZA

sui ricorsi proposti da:

CARILLO LORENZO nato a NAPOLI il 10/08/1970

MARFELLA SALVATORE nato a NAPOLI il 12/08/1991

avverso la sentenza del 15/04/2019 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere FILIPPO CASA;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PAOLO CANEVELLI

che ha concluso chiedendo

Il

-

Proarrertorefre

r l'inammissibilita di entrambi i ricorsi

udito il difensore,

(..ke

lavvocato COLA SERGIO in difesa di CARILLO LORENZO insiste nei motivi del ricorso

e ne chiede l'accoglimento

Penale Sent. Sez. 1 Num. 16224 Anno 2020

Presidente: DI TOMASSI MARIASTEFANIA

Relatore: CASA FILIPPO

Data Udienza: 20/02/2020

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

RITENUTO IN FATTO

1.

Con sentenza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli in data 7.5.2018 nell'ambito

del procedimento a carico di BELLOFIORE Giovanni+23, gli odierni ricorrenti CARILLO Lorenzo e

MARFELLA Salvatore venivano condannati, rispettivamente, alle pene di 18 anni di reclusione (il

primo) e dell'ergastolo (il secondo) per i reati associativi di cui agli artt. 416-bis aggravato cod.

pen. (capo A) e 74 aggravato d.P.R. n. 309/90 (capo B), nonché per l'omicidio di AVERSANO

Luigi (capo C) ed alcuni reati-fine.

2.

La Corte di Assise di Appello di Napoli, disposta la separazione dal processo

principale di tutte le posizioni degli imputati non accusati del reato di omicidio di cui al capo C),

si limitava a trattare le posizioni dei soli quattro coinvolti nel fatto di sangue suddetto: FOGLIA

Giuseppe, PESCE Pasquale, CARILLO Lorenzo e MARFELLA Salvatore.

Per quel che qui interessa, all'esito, riduceva a trent'anni di reclusione la pena inflitta al

MARFELLA, confermando l'appellata sentenza nei confronti del CARILLO.

3.

Le indagini, nella concorde ricostruzione operata dai Giudici di merito, avevano avuto

ad oggetto l'esistenza - nell'arco temporale indicato nelle contestazioni relative ai capi A) e B)

- del clan MARFELLA-PESCE e di una sua sottostruttura operante nel settore del narcotraffico

(settore controllato dal sodalizio attraverso numerose piazze di spaccio ubicate nel territorio di

Pianura), e avevano consentito di accertare, attraverso il contributo probatorio fornito da

collaboratori di giustizia, intercettazioni telefoniche e ambientali, acquisizioni documentali,

servizi di OCP e sequestri, il coinvolgimento di numerosi soggetti nelle due compagini

associative, con ruoli apicali o di mera partecipazione, nonché in reati-fine eterogenei, incluso il

più grave di essi, ovvero l'omicidio premeditato commesso il 7.8.2013 in danno di AVERSANO

Luigi.

4.

Al CARILLO, che, diversamente dai coimputati PESCE, MARFELLA e FOGLIA, rei

confessi, non aveva ammesso alcuna responsabilità, era contestato l'inserimento con ruolo di

partecipe nel clan MARFELLA-PESCE e nella collegata struttura associativa finalizzata al traffico

di cocaina, hashish e marijuana per conto e nell'interesse del can, nonché il concorso

nell'omicidio AVERSANO con lo specifico ruolo di addetto al recupero dopo il delitto dei killer

MARFELLA e FOGLIA perché venissero condotti in auto in un luogo sicuro fuori della città di

Napoli e, inoltre, di addetto alla distruzione a mezzo incendio dell'auto usata per commettere

l'agguato.

4.1.

Nel confutare i motivi di gravame, la Corte di Assise di Appello disattendeva, in

primo luogo, la tesi difensiva secondo la quale il CARILLO, nel periodo in contestazione, non

facesse più parte del clan MARFELLA-PESCE.

4.1.1.

In tale periodo, a prescindere dal pregresso allontanamento dal clan sul quale

avevano riferito i collaboranti BAVERO, ROMANO Giovanni e lo stesso PESCE Pasquale, era

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