Sentenza Nº 16100 della Corte Suprema di Cassazione, 12-04-2019

Presiding JudgePRESTIPINO ANTONIO
ECLIECLI:IT:CASS:2019:16100PEN
Date12 Aprile 2019
Judgement Number16100
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
KAMATA PETRIT nato a MILANO il 08/04/1948
ASCIONE MICHELE nato a TORRE DEL GRECO il 01/01/1948
TRAPANI VINCENZO nato a CASORIA il 07/09/1967
ASCIONE PIETRO nato a NAPOLI il 18/06/1976
BIANCHI FLAVIO nato a COMO il 03/08/1947
BIANCHI RICCARDO nato a COMO il 30/10/1986
FURIBONDI MARCELLO nato a AREZZO il 26/05/1947
BISTARELLI CHERUBINI EZIO nato a CASTIGLION FIORENTINO il 26/11/1972
RICCARELLI ALESSANDRO nato a AREZZO il 11/02/1966
FRASCONI ALESSIO nato a AREZZO il 19/06/1972
MARIOTTI ROBERTO nato a CORTONA il 07/09/1960
AMODEO MARIANO nato a NAPOLI il 22/11/1986
D'ISTRIA ERNESTO nato a TORRE DEL GRECO il 08/07/1948
CANFORA FRANCESCO nato a GAETA il 27/11/1942
PICANO LUIGI ANDREA nato a FORMIA il 26/11/1955
TREMONTE LOREDANA nato a AREZZO il 08/06/1960
TREMONTE MARCO nato a AREZZO il 25/07/1961
CAMPRIANI MAURO nato a SUBBIANO il 10/05/1954
PESCE RAFFAELE nato a NAPOLI il 31/07/1972
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Penale Sent. Sez. 2 Num. 16100 Anno 2019
Presidente: PRESTIPINO ANTONIO
Relatore: MESSINI D'AGOSTINI PIERO
Data Udienza: 27/02/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
PESCE FEDERICO nato a NAPOLI il 29/03/1975
BIANCHI STEFANO nato a SUBBIANO il 04/05/1963
BIANCHI LORIS FRANCO nato a ANGHIARI il 29/05/1942
D'AVINO FRANCESCO nato a TORRE DEL GRECO il 25/11/1967
BORRI MASSIMO nato a AREZZO il 20/09/1977
avverso la sentenza del 09/11/2017 del G.U.P. TRIBUNALE DI AREZZO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Piero MESSINI D'AGOSTINI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore
generale Mariella DE MASELLIS, che ha concluso per il rigetto di tutti i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 9/11/2017 il G.u.p. del Tribunale di Arezzo, ai sensi
dell'art. 444 cod. proc. pen., applicava la pena agli odierni ricorrenti e ad altri
imputati per i reati, previsti dagli artt. 416, 648 cod. pen., 1 e 4 della legge 17
gennaio 2000, n. 7, 4 della legge 16 marzo 2006, n. 146, 372 cod. pen., 74
decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, loro rispettivamente ascritti.
Il giudice disponeva la confisca per equivalente, ai sensi dell'art. 11 della
legge n. 146 del 2006, dei beni nella disponibilità degli imputati, per importi di
diversa entità, da eseguire, per la parte corrispondente al relativo ammontare,
sulle somme in denaro, sui crediti e sui beni già in sequestro, del quale
disponeva il mantenimento sino al passaggio in giudicato della sentenza.
Secondo l'ipotesi accusatoria, gli imputati avevano creato un'articolata
rete di raccolta in Italia di ingenti quantitativi di oro di provenienza illecita, con
l'individuazione di referenti nei maggiori poli orafi nazionali e di corrieri che,
sotto forma di lamine di oro puro, lo trasportavano in Svizzera, dove risiedeva
Petrit Kamata, ritenuto il
dominus
del circuito criminale, il quale provvedeva
all'acquisto dell'oro con pagamento in contanti.
Sarebbero stati impiegati "capitali illeciti provenienti dall'estero in contanti
per un valore complessivo stimato in 173.758.000,000 euro, calcolati in
riferimento ai 4.343,95 kg di oro trafficato".
Per i reati fine di ricettazione e commercio abusivo di oro veniva
contestata e riconosciuta "l'aggravante della transnazionalità per essere il gruppo
criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato".
2
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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