Sentenza Nº 15998 della Corte Suprema di Cassazione, 18-06-2018

Presiding JudgePETITTI STEFANO
ECLIECLI:IT:CASS:2018:15998CIV
Judgement Number15998
Date18 Giugno 2018
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
SENTENZA
sul ricorso n. 25804 - 2016 R.G. proposto da:
BANCA del CILENTO e LUCANIA SUD società cooperativa per azioni - p.i.v.a.
02596790655 - in persona del legale rappresentante
pro tempore,
elettivamente
domiciliata in Roma, alla via Ciro Menotti, n. 24, presso lo studio dell'avvocato
professor Sandro Amorosino che la rappresenta e difende in virtù di procura
speciale in calce al ricorso.
RICORRENTE
contro
BANCA D'ITALIA, Istituto di diritto pubblico - p.i.v.a. 00950501007 - in persona
del legale rappresentante
pro tempore,
rappresentata e difesa congiuntamente e
disgiuntamente in virtù di procura speciale in calce al controricorso dall'avvocato
Monica Marcucci e dall'avvocato Antonio Baldassarre
(dell'avvocatura della
medesima "Banca d'Italia")
ed elettivamente domiciliata in Roma, alla via
Nazionale, n. 91.
CONTRORICORRENTE
//e
Civile Sent. Sez. 2 Num. 15998 Anno 2018
Presidente: PETITTI STEFANO
Relatore: ABETE LUIGI
Data pubblicazione: 18/06/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
avverso il decreto n. 3772/2016 della corte d'appello di Roma,
udita la relazione della causa svolta all'udienza pubblica del 20 febbraio 2018 dal
consigliere dott. Luigi Abete,
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale dott.
Alessandro Pepe, che ha concluso per il rigetto del ricorso,
udito l'avvocato professor Sandro Amorosino per la ricorrente,
udito l'avvocato Monica Marcucci per la controricorrente,
FATTI DI CAUSA
A seguito di accertamenti ispettivi eseguiti presso la "Banca del Cilento e
Lucania Sud" società cooperativa per azioni nel periodo compreso tra il
26.2.2013 ed il 10.5.2013 con delibera sanzionatoria n. 258 del 13.5.2014 la
"Banca d'Italia" irrogava ai sensi dell'art. 145 del dec. Igs. n. 385/1993
(t.u.b.)
agli esponenti aziendali dell'istituto di credito ed allo stesso istituto, quale
responsabile in solido, per le seguenti irregolarità "1) carenze nell'organizzazione
e nei controlli interni, con particolare riferimento al rischio di credito, da parte dei
componenti ed
ex
componenti del consiglio di amministrazione; 2) carenze
nell'organizzazione e nei controlli interni, con particolare riferimento al rischio di
credito, da parte del direttore generale; 3) carenze nei controlli da parte dei
componenti del collegio sindacale", sanzioni pecuniarie per il complessivo importo
di euro 291.500,00.
Con ricorso notificato in data 15.9.2014 la "Banca del Cilento e Lucania Sud"
proponeva opposizione innanzi alla corte d'appello di Roma ai sensi dell'art. 145,
40 co., t.u.b..
Chiedeva l'annullamento del provvedimento sanzionatorio.
Si costituiva la "Banca d'Italia".
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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