Sentenza Nº 15533 della Corte Suprema di Cassazione, 20-05-2020

Presiding JudgeMAZZEI ANTONELLA PATRIZIA
ECLIECLI:IT:CASS:2020:15533PEN
Judgement Number15533
Date20 Maggio 2020
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
BRUNO LUIGI nato a SANT'ANASTASIA il 06/02/1969
avverso la sentenza del 24/01/2019 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO MINCHELLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore
che ha concluso chiedendo CAt
,
,
tà S'Tzo),,kQ
Il PG conclude chiedendo l'inammissibilità del ricorso.
udito il difensore
E' presente l'avvocato VANNETIELLO DARIO del foro di NAPOLI in difesa di:
BRUNO LUIGI, che conclude chiedendo l'accoglimento dei motivi di ricorso.
Penale Sent. Sez. 1 Num. 15533 Anno 2020
Presidente: MAZZEI ANTONELLA PATRIZIA
Relatore: MINCHELLA ANTONIO
Data Udienza: 05/02/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1.
Con sentenza in data 12/07/2017 la Corte di Assise di Avellino condannava
Bruno Luigi alla pena di anni ventidue di reclusione per omicidio nonché per
detenzione e porto illeciti di arma da fuoco in concorso con Terracciano Giorgio,
separatamente giudicato e già condannato in via definitiva.
Si legge in sentenza che in data 29/04/2015, in Mugnano del Cardinale, era stato
ucciso con due colpi di pistola Annunziata Nicola, attinto al cranio con conseguente
emorragia cerebrale; la moglie della vittima, Iervolino Eufemia, sia pure in audizioni
successive e con iniziali reticenze, aveva riferito che, mentre rientrava verso casa alla
guida della sua autovettura, aveva notato il marito che colloquiava animatamente
sotto casa con due suoi amici, tali Gammone Antonio e Balbi Salvatore, ed altre due
persone, una delle quali era tale Luigi di Sant'Anastasia e l'altra un uomo molto
magro; riposta l'auto nel garage, mentre saliva le scale interne del suo condominio,
aveva udito gli spari e subito era uscita sull'ingresso, dove aveva visto il marito
accasciato al suolo con accanto i predetti Antonio e Salvatore, mentre il menzionato
Luigi e il suo accompagnatore si allontanavano verso una autovettura utilitaria verde
con tetto bianco.
La Iervolino dichiarava che il marito era implicato in vicende relative a debiti della
figlia o del genero, Ferracci Alessandro, in ordine ai quali non era stato con lei più
preciso; nell'immediatezza del fatto aveva riferito tutto alla figlia, Annunziata
Filomena, la quale, sulla base della descrizione materna dell'uomo magro, lo aveva
individuato in tale Terracciano Giorgio, mentre l'uomo chiamato Luigi era stato
identificato nell'attuale imputato, Bruno Luigi; la Iervolino riferiva, inoltre, che il
marito le aveva parlato soltanto di un codice identificativo relativo ad un trasporto di
sostanza stupefacente che avrebbe dovuto sistemare la situazione
debitoria sofferta,
e
un biglietto con sopra vergato quel codice era stato rinvenuto nello studio del
marito: queste vicende le avevano fatto temere inizialmente ritorsioni, per cui non
aveva subito riferito agli inquirenti tutto quello che sapeva.
La Corte di Assise riteneva attendibile la testimone, sia per l'ultima versione del
fatto stimata molto lineare, sia perché la Iervolino non aveva rivolto accuse dirette
né aveva sostenuto di aver visto sparare, ma si era limitata a riferire ciò che aveva
visto e udito; lo stesso racconto era stato da lei fatto in conversazioni telefoniche con
familiari, oggetto di intercettazione; alcune telecamere di vigilanza, installate nel
luogo teatro del fatto, avevano registrato proprio nel frangente di interesse
l'autovettura verde con tetto bianco, descritta dalla testimone, mentre transitava in
loco ed essa era risultata intestata alla moglie dell'imputato Bruno Luigi; ulteriore
conferma era venuta anche dal tracciato GPS posto su quella autovettura dalla
compagnia assicurativa, come dal tabulato telefonico dell'utenza di Bruno che lo
localizzava nel medesimo luogo e tempo dell'omicidio.
2
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT