Sentenza Nº 15009 della Corte Suprema di Cassazione, 15-07-2020

Presiding JudgeBISOGNI GIACINTO
ECLIECLI:IT:CASS:2020:15009CIV
Date15 Luglio 2020
Judgement Number15009
CourtQuinta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
SENTENZA
ci
tu
sul ricorso iscritto al n. 17610/2015 R.G. proposto da
GIOVE s.p.a. in persona del suo legale rappresentante pro tempore
rappresentata e difesa giusta delega in atti dal prof. avv. Francesco
d'Ayala Valva (PEC
francescodayalavalva@ordineavvocatiroma.orq)
presso il quale è elettivamente domiciliata in Roma, viale Parioli n. 43
- ricorrente -
Contro
AGENZIA DELLE ENTRATE in persona del Direttore
pro tempore,
rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, con
domicilio eletto in Roma, via Dei Portoghesi, n. 12, presso l'Avvocatura
Generale dello Stato;
-controricorrente -
Civile Sent. Sez. 5 Num. 15009 Anno 2020
Presidente: BISOGNI GIACINTO
Relatore: SUCCIO ROBERTO
Data pubblicazione: 15/07/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Veneto,
sez. staccata di Mestre, n. 87/08/15 depositata il 08/01/2015, non
notificata;
Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del
25/02/2020 dal Consigliere Roberto Succio;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto
Procuratore Generale Stefano Visonà che ha chiesto dichiararsi
inammissibile e comunque rigettarsi il ricorso;
udito l'avvocato Licia Fiorentini che ha chiesto l'accoglimento del ricorso
e l'avvocato dello Stato Alfonso Pellio che ha chiesto il rigetto del ricorso;
FATTI DI CAUSA
A seguito di PVC redatto dalla Gdf, l'Agenzia delle entrate competente
notificava alla società GIOVE s.p.a odierna ricorrente avvisi di
accertamento per i periodi d'imposta 2005 e 2006 con i quali, preso atto
dell'attività di verifica svolta dai militari accertatori, era rideterminato il
reddito di tali anni a seguito della contestazione di omessa
contabilizzazione e dichiarazione di ricavi delle vendite di immobili
(appartamenti e posti auto coperti nei comuni di Caorle, Bibione e
Portogruaro) e omesso versamento di ritenute sui dividendi.
Le operazioni immobiliari di vendita oggetto della verifica riguardavano
il c.d. complesso di Altanea, e gli avvisi di accertamento si fondavano
sulle risultanze di indagini finanziarie sui conti dei soci della società,
appartenenti alla famiglia Mazzarotto, sulle rilevazioni OMI, sull'esame
del listino prezzi della società e delle risultanze del bilancio,
specialmente quanto alle rimanenze, sul rinvenimento di somme in
contanti nella disponibilità del sig. Giovanni Mazzarotto, padre dei soci
di cui si è detto e definito dagli stessi "patriarca" della famiglia ancorché
non facente parte della compagine societaria di GIOVE s.p.a. negli anni
oggetto di controllo.
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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