Sentenza Nº 13061 della Corte Suprema di Cassazione, 27-04-2020

Presiding JudgeSIANI VINCENZO
ECLIECLI:IT:CASS:2020:13061PEN
Date27 Aprile 2020
Judgement Number13061
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROSTAMO GIUSEPPE nato a MILETO il 12/04/1985
avverso l'ordinanza del 03/09/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO
udita la relazione svolta dal Consigliere RAFFAELLO MAGI;
lette/sentite le conclusioni del PG EIIORE PEDICINI
Il PG conclude chiedendo l'inammissibilità del ricorso.
udito il difensore
L'Avvocato ROTUNDO SERGIO del Foro di CATANZARO in difesa di PROSTAMO
GIUSEPPE conclude riportandosi ai motivi del ricorso . L'Avvocato GRANDE GIUSEPPE
del foro di VIBO VALENTIA in difesa di PROSTAMO GIUSEPPE conclude insistendo
nell'accoglimento dei motivi di ricorso.
1//
Penale Sent. Sez. 1 Num. 13061 Anno 2020
Presidente: SIANI VINCENZO
Relatore: MAGI RAFFAELLO
Data Udienza: 28/01/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Catanzaro - costituito ai sensi dell'art. 309 cod. proc. pen. - con
due distinte decisioni del 3 settembre 2019 ha confermato nei confronti di Prostamo
Antonio e Prostamo Giuseppe il titolo cautelare genetico, rappresentato - per
entrambi - dalla ordinanza emessa dal GIP della medesima sede in data 27 luglio
2019.
La presente decisione verte sul ricorso proposto da Prostamo Giuseppe.
1.1. Il titolo genetico, espressamente richiamato per la esposizione dei fatti dal
Tribunale risulta emesso nei confronti di Prostamo Giuseppe per i reati di cui ai capi:
b)
concorso in omicidio aggravato dal metodo mafioso con esclusione di
premeditazione e futili motivi;
c)
concorso in soppressione di cadavere con conferma
della modalità mafiosa;
d)
detenzione e porto illegale di una pistola calibro 7.65 e di
un fucile.
Il fatto definibile come «principale» oggetto di contestazione è rappresentato dal
concorso in omicidio che, secondo la formulazione dell'accusa, sarebbe avvenuto
nella notte tra il 9 ed il 10 ottobre del 2018 in danno di Vangeli Francesco Domenico.
1.2. E' bene evidenziare - in premessa - che Vangeli Francesco Domenico è
effettivamente scomparso nelle date indicate e che non ne è mai stato rinvenuto il
corpo.
La mattina del giorno 10 ottobre veniva rinvenuta - bruciata - la vettura a lui in uso,
una Ford Fiesta, nei pressi del fiume Mesima, con all'interno il telefono cellulare del
Vangeli, combusto anch'esso.
Il sistema gps a fini assicurativi installato sull'auto ha smesso di funzionare alle ore
00.02 del 10 ottobre 2018.
L'accusa, nella contestazione provvisoria, ipotizza che la condotta omicidiaria sia
stata posta in essere con l'apporto di più soggetti, alcuni dei quali in corso di
identificazione.
1.3. Vangeli Francesco, del cui conflitto per ragioni sentimentali con il Prostamo
Antonio meglio si dirà, sarebbe stato attirato, la sera del 9 ottobre 2018, presso
l'abitazione del Prostamo Giuseppe (contigua a quella del fratello Antonio) previo
accordo tra i due finalizzato alla soppressione del Vangeli medesimo.
L'accusa ipotizza la soppressione del Vangeli con utilizzo di un'arma da fuoco e
successivo trasporto del corpo e lancio del cadavere nel fiume Mesinna.
Da qui la contestazione aggiuntiva di soppressione del cadavere.
Non vi è descrizione, in sede di provvisoria contestazione, delle specifiche condotte
attribuite a ciascuno dei concorrenti.
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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