Sentenza Nº 12975 della Corte Suprema di Cassazione, 27-04-2020

Presiding JudgeFIDELBO GIORGIO
ECLIECLI:IT:CASS:2020:12975PEN
Date27 Aprile 2020
Judgement Number12975
CourtSesta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi presentati da
1.
Ceriani Oreste, nato a Tradate il 09/04/1969
2.
Goi Monica, nata a Rho il 02/03/1964
3.
Galt s.r.I., già Kaleidos s.r.I., in persona del suo legale rappresentante pro
tempore,
avverso la sentenza del 05/04/2019 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Ercole Aprile;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Maria
Giuseppina Fodaroni, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
udito per la parte civile ALER Milano l'avv. Francesco Borasi, che ha concluso
chiedendo il rigetto dei ricorsi;
uditi per gli imputati l'avv. Carlo Tremolada per il Ceriani e l'avv. Gianmaria
Chiaraviglio per la Goi, che hanno concluso chiedendo l'annullamento della
sentenza impugnata;
Penale Sent. Sez. 6 Num. 12975 Anno 2020
Presidente: FIDELBO GIORGIO
Relatore: APRILE ERCOLE
Data Udienza: 06/02/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
udito per la società Galt s.r.I l'avv. Fabrizio Ventimiglia, che ha concluso
chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza sopra indicata la Corte di appello di Milano riformava
parzialmente la pronuncia di primo grado, dichiarando non doversi procedere nei
confronti di Oreste Ceriani, Monica Goi e altri per estinzione per prescrizione dei
reati loro rispettivamente ascritti di cui agli artt. 81 cpv., 110 e 353 cod. pen.
(capo A); 81 cpv., 110 e 353 cod. pen. (capo B); 110, 319
bis
e 321 cod. pen.
(capo B1), in esso assorbito quello del capo E1); e confermava nel resto la
medesima pronuncia del 28 giugno 2017 con la quale il Tribunale di Busto Arsizio
aveva condannato il Ceriani in relazione al reato ascrittogli di cui agli artt. 81
cpv., 110 e 353
bis
cod. pen. (capo L), riconoscendo allo stesso le attenuanti
generiche, rideterminando la pena principale e revocando le pene accessorie;
nonché confermava la medesima sentenza di primo grado nella parte riguardante
la condanna della Goi al risarcimento del danno in favore della parte civile ALER
Milano (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale) e l'affermazione della
responsabilità amministrativa derivante da reato della Galt s.r.I., già Kaleidos
s.r.I., tuttavia riducendo per la stessa la misura della sanzione pecuniaria
irrogata.
Rilevava la Corte territoriale come, ai fini appena indicati, dovesse essere
riconosciuta la fondatezza della ipotesi accusatoria a carico dei due citati
imputati Ceriani e Goi:
- per avere il primo quale rappresentante-agente della Kaleidos s.r.l. e la
seconda Goi quale responsabile dell'ufficio acquisti della direzione della ALER
Milano, nonché preposta agli incanti e licitazioni, tra l'aprile e il luglio del 2010,
tramite collusioni e mezzi fraudolenti, turbato il regolare svolgimento della gara
d'appalto del valore 127.980 euro bandita dalla ALER per l'aggiudicazione del
noleggio senza conducente di tre automezzi: in particolare per avere il Ceriani
predisposto con altri e comunicato alla Goi l'oggetto della fornitura, il prezzo da
porre a base d'asta e la lista delle ditte da invitare per l'offerta, indicazioni che la
predetta aveva seguito così da assicurare l'aggiudicazione della gara di appalto
alla ditta Ald Automotive (capo A);
- per avere, con le stesse qualità e le medesime modalità, tra il novembre del
2009 e il gennaio del 2010, turbato il regolare svolgimento della gara di appalto
del valore di 203.520 euro per l'aggiudicazione del servizio di noleggio senza
conducente di altri sette veicoli, in maniera tale da assicurare l'aggiudicazione
della gara alla ditta Arval (capo B);
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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