Sentenza Nº 11073 della Corte Suprema di Cassazione, 01-04-2020

Presiding JudgeGALLO DOMENICO
ECLIECLI:IT:CASS:2020:11073PEN
Judgement Number11073
Date01 Aprile 2020
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
NOTO ANTONINO nato a PALERMO il 15/08/1982
CASAMENTO EMANUELE nato a PALERMO il 26/01/1992
FANARA LILLO nato a PALERMO il 02/10/1993
QUATTROCCHI FRANCESCO nato a PALERMO il 15/08/1996
MARINO ANNA RITA nato a PALERMO il 14/10/1978
ALGERI LEONARDO nato a PALERMO il 21/05/1979
CANCEMI VINCENZO nato a PALERMO il 25/01/1954
CASTELLUCCIO MASSIMILIANO nato a PALERMO il 21/11/1978
DI MARIA GIUSEPPE nato a PALERMO il 24/01/1974
avverso la sentenza del 25/01/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALFREDO MANTOVANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CIRO ANGELILLIS
che ha concluso chiedendo:
Penale Sent. Sez. 2 Num. 11073 Anno 2020
Presidente: GALLO DOMENICO
Relatore: MANTOVANO ALFREDO
Data Udienza: 26/02/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
-
l'inammissibilità per NOTO ANTONINO, CASAMENTO EMANUELE, FANARO
LILLO, MARINO ANNA RITA, CANCEMI VINCENZO, DI MARIA GIUSEPPE;
-
l'inamissibilità con trasmissione atti alla Corte di appello di Palermo per
correzione dell'errore materiale per QUATTROCCHI FRANCESCO;
-
l'annullamento con rinvio con riferimento alla continuazione e l'inammissibilità
nel resto per ALGERI LEONARDO e CASTELLUCCIO MASSIMILIANO;
uditi i difensori avvocati FORMUSO ANGELO, SPECIALE DEBORA, SARPI
LUCIANO MARIA e D'AGOSTINO GRAZIELLA, i quali si riportano ai motivi dei
rispettivi ricorsi e ne chiedono l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. La CORTE APPELLO di PALERMO, con sentenza in data 25/01/2019,
confermava la sentenza del GUP del TRIBUNALE di PALERMO del 29/01/2018,
con la quale - unitamente ad altri soggetti non ricorrenti e al termine della
celebrazione del giudizio col rito abbreviato - NOTO Antonino, CASAMENTO
Emanuele, FANARA Lillo, QUATTROCCHI Francesco, MARINO Anna Rita, ALGERI
Leonardo, CANCEMI Vincenzo, CASTELLUCCIO Massimiliano e DI MARIA
Giuseppe erano stati condannati ciascuno a pena di giustizia per il reato di
associazione per delinquere e per delitti contro il patrimonio, tutti unificati per
continuazione, commessi a PALERMO da settembre 2015 fino al marzo 2016. La
sola riforma della decisione d'appello rispetto alla pronuncia di primo grado ha
riguardato, con riferimento agli attuali ricorrenti, la posizione di NOTO Antonino,
per il quale era ritenuta la fattispecie di cui all'art. 416 co. 2 cod. pen., con
conseguente riduzione della pena.
Come illustrato dalla CORTE territoriale, e prima ancora dal GUP, il procedimento
penale aveva preso le mosse da una attività di intercettazione nei confronti di
NOTO, estesa poi agli altri indagati e alle vetture che erano nella loro
disponibilità: essa aveva permesso di seguire "in diretta" l'esecuzione di una
serie di furti di veicoli di varie dimensioni, le fasi antecedenti e quelle a essi
successive, e con esse di ricostruire la complessa attività di furti, talora di
rapine, e quindi di estorsioni, consumate e tentate nei confronti dei proprietari
degli automezzi sottratti, realizzate all'interno di una organizzazione criminale il
cui capo è CASTELLUCCIO, pur se costui era detenuto nella Casa di reclusione di
PALERMO, e nonostante questo forniva a chi era in libertà indicazioni e direttive
per il tramite della moglie MARINO. L'individuazione degli indagati era stata
possibile perché gran parte dei colloqui intercettati erano avvenuti su utenze
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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