Sentenza Nº 09905 della Corte Suprema di Cassazione, 27-05-2020

Presiding JudgeCIRILLO ETTORE
ECLIECLI:IT:CASS:2020:9905CIV
Judgement Number09905
Date27 Maggio 2020
CourtQuinta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterCIVILE
SENTENZA
sul ricorso iscritto al n. 27194/2012 R.G. proposto da
VERZONI DEBORAH, rappresentata e difesa, come da procura in calce alla
costituzione di nuovo difensore, dagli avv.ti Nicola Crispino, Roberta
Grondona e Roberto Pera, con domicilio eletto presso lo Studio Rodi & Partner,
in Roma, Piazza di Sant'Anastasia, n. 7;
- ricorrente -
contro
AGENZIA DELLE ENTRATE, in persona del Direttore
pro tempore,
elettivamente domiciliata in Roma, alla via Portoghesi, n. 12, presso
l'Avvocatura Generale dello Stato che la rappresenta e difende come per
legge;
Civile Sent. Sez. 5 Num. 9905 Anno 2020
Presidente: CIRILLO ETTORE
Relatore: CONDELLO PASQUALINA ANNA PIERA
Data pubblicazione: 27/05/2020
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
- controricorrente e ricorrente incidentale -
avverso la sentenza n. 90/02/12 della Commissione Tributaria regionale della
Lombardia depositata il 14 giugno 2012
udita la relazione svolta nella pubblica udienza del 13 gennaio 2020 dal
Consigliere Pasqualina Anna Piera Condello;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale,
dott.ssa Paola Mastroberardino, che ha concluso chiedendo il rigetto del
ricorso principale e l'accoglimento del ricorso incidentale;
udito il difensore della parte ricorrente, avv. Roberta Grondona;
udito il difensore della parte resistente, avv. Francesco Meloncelli
FATTI DI CAUSA
L'Agenzia delle entrate, a seguito di invio di questionario, emetteva, ai
sensi dell'art. 38 del d.P.R. n. 600 del 1973, due avvisi di accertamento nei
confronti di Deborah Verzoni, con conseguente recupero a tassazione di
maggior reddito imponibile di euro 173.615,00 per l'anno d'imposta 2003 e
di euro 150.651,00 per l'anno d'imposta 2004, avendo rilevato la disponibilità
di beni indici di una maggiore capacità contributiva (possesso di abitazione
principale e di abitazione secondaria, possesso di autovettura) che non
trovava giustificazione nei redditi dichiarati.
La contribuente proponeva distinti ricorsi avverso gli avvisi di
accertamento, eccependo il difetto di motivazione
ex
art. 42 d.P.R. n. 600 del
1973, la violazione dell'art. 12, commi 2 e 7, della I. n. 212 del 2000, nonché
l'assenza di presupposti idonei a fondare la pretesa tributaria, in ragione delle
prove contrarie offerte già in risposta al questionario.
La Commissione provinciale adita, previa riunione, rigettava i ricorsi con
sentenza che veniva impugnata dalla contribuente dinanzi alla Commissione
tributaria regionale della Lombardia, la quale accoglieva parzialmente il
gravame, rideterminando i redditi imponibili.
I
giudici
d'appello,
in
particolare,
ribadita
la
legittimità
del
«redditometro» quale valido strumento per determinare in via presuntiva il
reddito del contribuente sulla base di determinati indici rivelatori di una
2
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT