I segreti aziendali fra proprietà, concorrenza e lavoro

AutoreMaria Pastore e Lorenzo Scarano
Pagine451-467
MARIA PASTORE e LORENZO SCARANO
I SEGRETI AZIENDALI FRA
PROPRIETÀ, CONCORRENZA E LAVORO*
S: 1. Le informazioni aziendali riservate nel sistema dei nuovi beni imma-
teriali. – 2. Profili generali di tutela dei segreti d’impresa. – 3. I segreti azienda-
li sotto l’ombra protettiva della disciplina concorrenziale – 4. Il nuovo scenario
del c.p.i. – 5. Interrogativi sulla configurazione degli obblighi di fedeltà azien-
dali per gli ex-dipendenti. – 6. (segue): indicazioni giurisprudenziali – 7. Brevi
conclusioni sul bilanciamento degli interessi coinvolti.
1. All’incedere del giro di boa del primo decennio dell’entrata in vigore
del Codice della Proprietà Industriale (d.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30), diven-
gono sempre più intense le indagini sugli sviluppi sistematici del riassetto
normativo da esso operato (secondo le nalità espresse della legge delega
all’art. 15, legge 12 dicembre 2002, n. 273)1, specie in relazione a quelle
scelte compiute dal legislatore delegato di elevare al rango di diritti di pro-
prietà industriale ‘non titolati’ una serie di posizioni d’interesse sino ad allo-
ra tutelate prevalentemente attraverso le tecniche generali della regolazione
privatistica offerte dalla disciplina dei contratti, della responsabilità civile e
della concorrenza sleale2, in tal modo incidendo profondamente sull’equili-
brio normativo tra le sfere di ‘proprietà’ e le sfere di ‘libertà’ di accesso alla
circolazione delle conoscenze immateriali3.
* Frutto di una comune riessione, le parti dello scritto sono così ripartite: a Maria Pastore i
paragra 1, 2, 3, 4 e 7; a Lorenzo Scarano quelli nn. 5 e 6.
1 Sul punto, ampiamente, G. F, Il Codice della proprietà industriale fra riassetto e de-
molizione, in Dir. ind., 2008, 105 ss.; per un’introduzione al c.p.i. v. anche: I., Il Codice della pro-
prietà industriale: genesi, nalità, struttura, in P. A, G. F, V. M, G. O,
M. R, P. S, Diritto industriale. Proprietà intellettuale e concorrenza, Torino, 2009, 50
s.; I., Il nuovo codice della proprietà industriale, in Iustitia, 2005, 447 ss.; V. D C, Il
nuovo codice della proprietà industriale, in Giur. comm., I, 2005, 560 ss.
2 Sulle dinamiche di emersione dei nuovi beni immateriali alla luce dei processi di ‘priva-
tizzazione’ della conoscenza v. i vari contributi raccolti in G. R (a cura di), Diritti esclusivi e
nuovi beni immateriali, Nuova giurisprudenza di diritto civile e commerciale fondata da W. Bigiavi,
Torino, 2011.
3 Cfr. le riessioni di G. R, Nuovi beni immateriali e numerus clausus dei diritti esclusivi,
in I. (a cura di), Diritti esclusivi e nuovi beni immateriali, cit., 21 ss.
452 Annali della Facoltà di Giurisprudenza di Taranto — Anno V
In siffatto contesto, la vicenda della tutela dei segreti d’impresa appare
davvero emblematica perché risulta essere foriera di pesanti distorsioni non
solo nel sistema di tutela delle privative classiche–principalmente di quella
brevettuale–ma più in generale nel sistema delle garanzie delle libertà fon-
damentali.
Rinviando ad altra sede una più compiuta analisi dello specico dato
normativo4, l’intento di queste brevi riessioni interdisciplinari vuole esse-
re quello di vericare gli effetti della tutela dominicale delle informazioni
aziendali riservate sulla libertà professionale dei lavoratori ex-dipendenti
inibiti nella possibilità di riutilizzare le conoscenze acquisite nelle pregresse
esperienze lavorative.
2. Il dibattito sulla tutela delle informazioni aziendali riservate si è da
sempre incentrato sull’esigenza di accertare se possa riconoscersi una tutela
assoluta, ovvero una tutela mediata e indiretta, o se invece–come pure è stato
sostenuto5–tali ‘beni’ non siano affatto meritevoli di tutela.
Queste indagini partono dalla constatazione che, a prescindere dalla tute-
la giuridica, il segreto è un bene economico in quanto attribuisce al detentore
la possibilità di utilizzare le informazioni tenute segrete in forma esclusiva6.
Colui, infatti, che è pervenuto alla conoscenza di un trovato brevettabile,
piuttosto che scegliere la strada del brevetto, può optare per il regime di se-
greto, così sfuggendo sia ai requisiti di accesso sia all’onere di attuazione e
agli altri limiti previsti dalla disciplina brevettuale7. Il detentore del segreto
potrà comunque vantare una posizione di vantaggio concorrenziale; si tratta,
invero, di una posizione di esclusiva che non è assicurata dal diritto, ma che è
di fatto garantita dalla circostanza che la segretezza della conoscenza esclude
gli altri concorrenti dalla possibilità di avvantaggiarsene.
Sotto questo prolo, il segreto industriale, alla stregua degli altri diritti
di proprietà intellettuale, è considerato un property right8 giacché assolve la
medesima funzione economica attribuendo al detentore del segreto la esclu-
sività dello sfruttamento economico. Diversa è però la struttura giuridica del-
la protezione, atteso che per le privative industriali sono le norme giuridiche
4 M. P, La tutela del segreto industriale nel sistema dei diritti di privativa, in G. R
(a cura di), Diritti esclusivi e nuovi beni immateriali, cit., 271 ss.
5 Da E. C, Contratto di know-how e invenzione non brevettata, in Riv. dir. ind.,
1973, 299.
6 A. T, Il segreto industriale nel sistema dei diritti sui beni immateriali, in Riv. dir.
comm., 1957, 174.
7 Sulle ragioni sottese a siffatta scelta, F. M, Segreto e brevetto nello sfruttamento
dell’invenzione industriale, in Riv. dir. ind., 1982, 223, ss.; F. B, Il “know how”: un
oggetto non ancora identicato, in Giust. civ., 1989, 288 s.; A. B-R, The Choice
Between Patent Protection and Trade Secrets Protection: a Legal and Business Decision, in JPO-
TOS, 2002, 371.
8 Tale qualicazione è stata proposta soprattutto nell’esperienza giuridica di common law al
ne di estendere la portata della tutela anche nei confronti dei terzi che in buona fede abbiano rice-
vuto le informazioni riservate illecitamente sottratte. Per alcuni rilievi critici a tale inquadramento
v. W. C, Intellectual property, London, 1996, 280 ss.

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