Saluto del Preside della Facoltà di Giurisprudenza di Taranto

AutoreProf. Antonio Felice Uricchio
Occupazione dell'autorePreside della Facoltà di Giurisprudenza di Taranto Università degli Studi di Bari Aldo Moro
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Saluto del Preside
della Facoltà di Giurisprudenza di Taranto
Desidero esprimere il compiacimento mio e dei colleghi della
Facoltà di Giurisprudenza di Taranto per l’organizzazione del Con-
vegno “La testa di Medusa. Storia ed attualità degli usi civici” che –
organizzato dai Prof.ri Guido Angiulli e Francesco Mastroberti – ha
visto impegnati su un tema di grande momento e di imprescindibili
connotazioni storiche, civilisti e storici del diritto. Gli usi civici, co-
me emerge dagli interventi dei relatori, rappresentano un istituto del
tutto particolare, un residuo di un passato lontano che continua a
mantenere una straordinaria vitalità nonostante una serie di norme
che da due secoli a questa parte stabiliscono procedure per la “af-
francazione” delle terre a partire dalla legge eversiva della feudalità
nel regno di Napoli del 2 agosto del 1806 fino alla legge unificatrice
del 16 giugno 1927. Erano gli usi degli abitanti di città e casali sui
demani e traevano la loro origine dall’esigenza dei cives soddisfare
i loro bisogni primari, dall’uso di fare legna a quello di pascolare,
di raccogliere funghi etc. Essi vivono silenziosamente, fino a che
si scopre che una terra è ancora gravata da usi civici creando una
serie di problematiche giuridiche sotto il profilo civilistico, ammini-
strativo ed anche tributario. Pertanto la complessità degli usi civici
determina la necessità di una trattazione scientifica “trasversale” che
coinvolga diversi specialisti, dagli storici del diritto ai civilisti ai tri-
butaristi ai funzionari amministrativi e alla magistratura; proprio la
magistratura, negli ultimi anni, ha mostrato una particolare attenzio-
ne per l’istituto offrendo linee interpretative innovative che vanno
nella direzione di una rivalutazione degli usi civici sotto il profilo
della tutela ambientale. Il convegno risponde appieno alla comples-
sità del fenomeno, portando il contributo di diverse professionalità
e competenze nel tentativo di fare il punto della situazione anche
alla luce di recenti interventi legislativi sul piano regionale con un

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