Saluti ed introduzione alla Tavola Rotonda. Analisi di un progetto di Ateneo per la pubblicazione di lavori scientifici in Open Access

AutoreMaria Concetta de Vivo
CaricaRicercatrice di Diritto privato presso l'Università degli Studi di Camerino
Pagine109-129
Saluti ed introduzione alla Tavola Rotonda.
Analisi di un progetto di Ateneo per la pubblicazione
di lavori scientifici in Open
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MARIA CONCETTA DEVIVO*
SOMMARIO:1. Saluti ed introduzione agli argomenti della Tavola Rotonda 2. Pr oprietà
intellettuale, ricerca ed Open Access 3. Analisi di un progetto per la pubblicazione di lavo-
ri scientifici in un sito di Ateneo – 4. Il problema della referenzialità e dell’accesso – 5. Il
problema del deposito – 6. Il problema del “chi-cosa-quale” – 7. Il problema del codice
ISBN – 8. Finalità del progetto – 9. Esperienze di Open Access – 10. Conclusioni 11.
Segnalazioni bibliografiche
1. SALUTI ED INTRODUZIONE AGLI ARGOMENTI DELLA TAVOLA ROTONDA
Un saluto ed un sentito ringraziamento al Magnifico Rettore, al Preside della
Facoltà di Giurisprudenza che ci ospita, ai relatori ed a tutti i partecipanti.
Un particolare ringraziamento ai docenti scolastici presenti con le loro
classi che hanno prontamente aderito al nostro invito. Questo incontro,
infatti, è stato pensato anche per sensibilizzare ed educare i giovani stu-
denti delle scuole superiori (e non solo universitari) su tematiche comuni
ed attuali inerenti l’Istruzione e la Formazione.
In questo convegno si cercherà di delineare cos’è l’Open Access e qual è
la relazione che lega questo fenomeno all’istruzione ed alla ricerca.
La Tavola Rotonda di oggi si sviluppa intorno al concetto di “Sapere”,
inteso come Conoscenza collettiva e cioè come un insieme di informa-
zioni, frutto dell’esperienza che un singolo individuo (lo studioso/il ricer-
catore) acquisisce in uno specifico ambito scientifico e che poi decide di
condividere con gli altri membri della comunità.
Alla base del Sapere c’è, dunque, la Condivisione che è l’elemento
essenziale della ricerca. Se si decidesse di non divulgare (e dunque di non
condividere) le proprie “singole” conoscenze non esisterebbe il “Sapere”.
*L’Autrice è ricercatrice di Diritto privato presso l’Università degli Studi di Camerino. È
docente di Diritto dell’informatica e di Diritto dell’economia e dell’amministrazione digitale pres-
so la Facoltà di Giurisprudenza e di Diritto delle nuove tecnologie presso la Facoltà di Scienze e
tecnologie della stessa Università. È autrice di saggi dedicati al diritto e nuove tecnologie.
Inoltre la Condivisione dà un valore specifico alla Conoscenza che diven-
ta una res, ossia un bene di “utilità sociale” perché in grado di soddisfare
i bisogni della collettività.
L’utilità sociale, a sua volta, giustifica la necessità di formare le giova-
ni menti, affinché possano contribuire a sviluppare la Conoscenza collet-
tiva e permettere, quindi, alla comunità di migliorare e, sostanzialmente,
di progredire.
Si costituisce, così, una sorta di catena logica, che vede strettamente
legati fra loro i concetti di Sapere - Conoscenza - Ricerca - Condivisione
- Utilità sociale - Formazione ed, infine, Istruzione.
In questo contesto si inserisce la pesante crisi finanziaria che coinvol-
ge tutti gli ambiti dell’istruzione, sia scolastica sia universitaria.
La mancanza di finanziamenti crea forti limitazioni alla ricerca ren-
dendone difficile la produzione ed anche la condivisione e mettendo for-
temente a rischio il suo ruolo determinante nello sviluppo della società.
Appare, dunque, particolarmente importante non solo “fare” ricerca ma
anche “divulgarla” attraverso le pubblicazioni scientifiche.
2. PROPRIETÀ INTELLETTUALE,RICERCA ED OPEN ACCESS
Grazie alle tecnologie, può essere superato il problema, non indifferente
per un giovane ricercatore, di reperire fondi necessari per pubblicare i risul-
tati dei propri studi su riviste specializzate scientificamente valide.
Il sistema OA, basato cioè sull’Open Access, potrebbe rappresentare una
buona alternativa alla pubblicazione tradizionale cartacea.
Cos’è l’Open Access e quanto possa essere di aiuto, verrà spiegato dai
relatori che seguiranno. Personalmente mi limito a ricordare che l’Open
Access è nato soprattutto “con lo scopo di arginare l’esponenziale aumen-
to dei costi di abbonamento ai periodici scientifici” (cosa che di fatto con-
tribuisce a togliere fondi alla ricerca) promuovendo nuovi modelli di
comunicazione con l’obiettivo di rendere l’informazione scientifica acces-
sibile gratuitamente a tutti.
Sulla gratuità dell’accesso all’informazione sorgono dubbi e perplessi-
tà, soprattutto se si fa riferimento a quella scientifica. Spesso, infatti, alla
gratuità non corrisponde una buona qualità dei contenuti informativi
offerti. Tuttavia, con le nuove tecnologie i costi di accesso all’informa-
zione possono essere notevolmente abbattuti o comunque sensibilmente
110 Informatica e diritto / Atti della Tavola Rotonda “Istruzione, ricerca, Open Access

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