Ritorna alla mente
Autore | Gaetano Nanula |
Pagine | 8-8 |
RITORNA ALLA MENTE
Ritorna alla mente il senso della competizione che, sul piano
dell’intelligenza e della preparazione tecnico-professionale e sem-
pre con la più scrupolosa osservanza della civiltà giuridica, ani-
mava i miei uomini nei confronti dei contribuenti più dicili –
talora i grandi complessi commerciali e industriali – allorquando,
in servizio presso il Nucleo Centrale di polizia tributaria di Roma,
eravamo incaricati di controllarne la regolarità scale: dall’inizia-
le smarrimento, dovuto alle dicoltà d’inquadramento dei sog-
getti di grandi dimensioni, allo studio della loro contabilità e dei
fattori di equilibrio della loro economia e poi – solitamente – alla
successiva scoperta dei più sosticati e articolati sistemi di frode.
E ritorna alla mente anche la goliardica allegria con la quale
– noi giovani uciali del Nucleo di polizia tributaria di Milano
– passeggiavamo la sera per le vie cittadine, senza soldi per poter
entrare a cenare in una qualunque trattoria.
Ed ancora la memoria va al periodo in cui mi fu adata la di-
rezione della Scuola di polizia tributaria: era bello allora organiz-
zare programmi di studio; era aascinante tentare di trasfondere
nei colleghi più giovani, in fase di formazione ovvero confrontare
con i colleghi più maturi, talora già ampiamente esperti, il frutto
delle mie ricerche e delle mie esperienze, tanto più che l’oggetto
prevalentemente trattato – ed intorno al quale con maggior dif-
coltà si esprimeva allora l’ecienza del controllo scale – era
costituito dall’impresa.
Era bello seminare, nella convinzione che le fatiche sarebbero
state ampiamente compensate dalla feconda germinazione degli
anni successivi attraverso la centuplicazione dei risultati operativi
realizzati dai nostri allievi.
dal discorso di commiato
dalla carica di Comandante in Seconda
della Guardia di Finanza
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