I riti di esecuzione davanti al giudice amministrativo

AutoreG. Morri - F. Pontrandolfi - S. Tenca
Pagine489-492
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I RITI DI ESECUZIONE DAVANTI
AL GIUDICE AMMINISTRATIVO
1
Giudicato amministrativo e
obbligo di esecuzione
Esperiti tutti i rimedi di impugnazione o decorsi infruttuosamente i
termini per proporli, la sentenza del giudice amministrativo acquista
ef‌f‌icacia di cosa giudicata formale (art. 324 c.p.c.) e sostanziale
(art. 2909 c.c.).
Quando la sentenza ha per oggetto un provvedimento amministrativo
(azione di annullamento), il giudicato produce due ef‌fetti:
- la rimozione dell’atto e il ripristino della situazione giuridica pree-
sistente alla sua emanazione;
- l’ef‌fetto conformativo, ossia il vincolo, in capo all’amministrazione,
di rinnovare il provvedimento annullato senza i vizi accertati dal giu-
dice (cd. obbligo di conformazione).
Il giudicato incontra, tuttavia, due limiti:
- un limite oggettivo, che circoscrive il giudicato all’oggetto del ricor-
so (vedi Cap. 39, par. 3), ossia al provvedimento impugnato (e agli
atti consequenziali) e ai motivi dell’impugnazione;
- un limite soggettivo, che circoscrive l’annullamento alle sole parti
del giudizio. Questo limite non opera per gli atti indivisibili (che ri-
guardano unitariamente più soggetti) e i regolamenti (il cui annulla-
mento ha ef‌fetto erga omnes).
I provvedimenti del giudice amministrativo devono essere eseguiti
dalla pubblica amministrazione e dalle altre parti (art. 112, comma
1, CPA).
2
Il giudizio di ottemperanza
Il giudizio di ottemperanza è un rimedio volto a contrastare la vio-
lazione, da parte della P.A., dell’obbligo di dare esecuzione ai prov-
vedimenti giurisdizionali, conformandosi al giudicato del giudice
amministrativo o del giudice ordinario che abbia riconosciuto la
lesione di un diritto civile o politico (art. 4, 2° comma, L. n. 2248
Effetti d el
giudicato
Limiti del
giudicato
Obbligo di
esecuzione
Oggetto

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