Risposte ai quesiti (a cura della redazione)

AutoreCasa Editrice La Tribuna
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AVVERTENZA. La Rubrica fornisce risposta solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti nË a carattere personale nË relativi a questioni gi‡ pendenti innanzi all'Autorit‡ Giudiziaria.

Si chiede come devono essere ripartite le spese di manutenzione di un balcone aggettante sito in un edificio condominiale.

La questione Ë controversa; tuttavia, Ë prevalente l'opinione secondo la quale al balcone aggettante si applicano le disposizioni dell'art. 1125 c.c., in quanto il balcone Ë considerato prosecuzione del pavimento dell'appartamento del quale costituisce pertinenza. Ne discende che spetta al proprietario del piano superiore sostenere le spese della pavimentazione mentre spetta al proprietario del piano inferiore farsi carico delle spese relative all'intonaco, alla tinteggiatura ed alla decorazione del soffitto. CiÚ salvo il caso in cui le opere di manutenzione riguardino la struttura del poggiolo e siano necessarie ad assicurare la stabilit‡ del balcone; in tal caso, infatti, Ë da ritenersi che le relative spese siano di esclusiva pertinenza del proprietario sovrastante.

Quesito da Rivergaro (Piacenza).

La risposta Ë fornita dalla stessa Cassazione che sull'argomento, con sentenza n. 4610 del 12 luglio 2005, ha avuto modo di precisare che un immobile utilizzato a locale di esposizione, ´in tanto puÚ determinare l'esistenza del diritto all'indennit‡ per la perdita dell'avviamento, in quanto il conduttore istante provi che possa essere considerato come luogo aperto alla frequentazione diretta della generalit‡ dei consumatori e, dunque, da sÈ solo in grado di esercitare un richiamo su tale generalit‡ª, senza che possa darsi rilievo ´al modo dell'organizzazione dell'attivit‡ del conduttore e alla circostanza che questi abbia creato un vincolo di accessoriet‡ funzionale tra l'immobile adibito a deposito ed esposizione e l'immobile destinata alla venditaª. In altre parole l'indennit‡ di avviamento - secondo i Supremi Giudici - Ë dovuta soltanto quando il contatto diretto con il pubblico degli utenti e dei consumatori comprenda anche lo svolgimento di vere e proprie attivit‡ di vendita; cosa che, nel caso di specie, non sembra essersi verificata.

Quesito da Roma.

La risposta Ë affermativa in quanto il contratto di locazione consente la facolt‡ di uso tanto di un bene immobile, quanto anche di una sua parte, e a tale scopo non Ë necessario che all'inquilino si attribuiscano tutte le utilit‡...

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