Risposte ai quesiti (a cura della Redazione)

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@Domanda di un abbonato di Roma in materia di indennit‡ di occupazione

L'indennit‡ in questione ha carattere risarcitorio, con la conseguenza della sua non assoggettabilit‡ all'imposta di registro. Lo hanno ribadito le Direzioni regionali delle Entrate sia della Toscana che del Veneto, in relazione a specifici quesiti al proposito posti alle stesse dalle Confedilizie delle regioni di cui trattasi.

@Due quesiti condominiali da Langhirano (Parma)

Al primo, non possiamo con esaustivit‡ rispondere sconoscendo il testo della delibera di cui trattasi: la scelta della sola impresa esecutrice dei lavori Ë - perÚ - di certo insufficiente. Anche al secondo quesito non Ë possibile rispondere sconoscendo l'esatta situazione di fatto e, in ispecie, il regolamento condominiale.

@Quesito da Milano

L'art. 66 disp. att. e trans. c.c. disone che il singolo condomino possa convocare l'assemblea solo in mancanza di un amministratore nominato (altrimenti, almeno due condomini che rappresentino un sesto del valore dell'edificio ne possono fare richiesta all'amministratore). L'irregolarit‡ del procedimento di convocazione dell'assemblea determina l'annullabilit‡ delle delibere adottate (per tutte, Cass. 2 ottobre 2000 n. 13013; 28 febbraio 1987 n. 2148). Quanto alla nomina dei consiglieri, il Tribunale di Milano con decisione 6 aprile 1992 (in questa Rivista 1992, 823), che condividiamo, ha stabilito che ´la nomina dei consiglieri di un condominio complesso, ancorché non prevista dal regolamento, deve considerarsi perfettamente legittima, trattandosi di un organo consultivo la cui istituzione produce indubbia utilit‡ ai fini della corretta gestione del condominio e non comporta oneri di sorta, attesa la gratuit‡ dell'incarico. L'istituzione di tale organo, pertanto, rappresenta esercizio legittimo della discrezionalit‡ dell'assemblea condominiale insuscettibile di censura se sorretta dalla maggioranza dei consensiª. Quanto - infine - alla maggioranza necessaria per la modifica del regolamento di condominio, la Corte di Cassazione, sez. un., con sentenza 30 dicembre 1999 n. 943 ha chiaramente disposto che ´le clausole dei regolamenti condominiali, indipendentemente dalla loro fonte, hanno natura contrattuale soltanto se siano limitatrici dei diritti dei condomini sulle propriet‡ esclusive o comuni, ovvero siano attributive ad alcuni condomini di maggiori diritti rispetto ad altri, con la conseguenza che solo per esse Ë richiesto il consenso unanime per...

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