Risposte ai quesiti

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AVVERTENZA. La Rubrica fornisce risposte solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti nè a carattere personale nè relativi a questioni
già pendenti innanzi all’Autorità Giudiziaria.
(a cura della Redazione)
Arch. loc. e cond. 3/2014
Risposte ai quesiti
D Quesito da Reggio Calabria. Il proprietario di un im-
mobile locato, nei cui locali l’inquilino svolge attività di
ristorazione, può optare per la cedolare secca?
R No. La fattispecie in questione, infatti, non rientra -
a term ini di legge (art. 3, comma 2, D.L.vo n. 23 del 14
marzo 2011) - nell’ambito di applicazione della cedolare
secca.
D Lo chiede un abbonato di Ragusa. Cosa si intende per
condominio minimo e condominio parziale?
R Il condominio minimo è un condominio costituito da
due soli condomini (cfr., ex multis, Cass. sent. n. 16075
del 19 luglio 2007). Il condominio parziale è una fattispe-
cie che si conf‌igura allorché uno o più beni risultino, per
obiettive caratteristiche strutturali e funzionali, destinati
al servizio o al godimento in modo esclusivo di una parte
dell’edif‌icio condominiale (cfr. Cass. sent. n. 23851 del 24
novembre 2010).
D Il conduttore di un locale commerciale da Abbiategras-
so domanda se la spesa relativa al servizio di pulizia delle
parti comuni sia di una competenza ovvero sia da addebi-
tare al locatore.
R Ai sensi dell’art. 9 della legge n. 392/’78 la spesa di cui
trattasi - salvo patto contrario - grava sul conduttore.
D Si può porre all’ordine del giorno di un’assemblea di
condominio - chiede un’Associazione di piccoli proprie-
tari - lo stesso argomento già bocciato nella precedente
riunione?
R Porre all’ordine del giorno un tema già oggetto di
precedente discuss ione (e votazione) non contrasta con
alcuna norma di legge ed è, pertanto, da ritenersi ammis-
sibile.
D È dovuto il pagamento dell’imposta di bollo - si chiede
da Cortina d’Ampezzo - sulle ricevute di versamento del
canone in caso di contratto di locazione per il quale si sia
optato per il regime della cedolare secca?
R Con riferimento all’imposta di bollo la legge prevede
che non vada pagata solo quella dovuta “sul contratto di
locazione” (art. 3, comma 2, D.L.vo n. 23 del 14 marzo
2011). La risposta al quesito deve, pertanto, ritenersi
positiva.
D Quesito da San Remo. Il costruttore di un fabbricato, che
successivamente vende le singole unità immobiliari, è obbli-
gato, per legge, a formare il regolamento condominiale?
R No. Come chiarito dalla Cassazione, infatti, l’art. 1138
c.c. si limita semplicemente a stabilire che la formazione
del regolamento condominiale è obbligatoria quando il
numero dei condomini sia superiore a dieci; non pone
affatto, quindi, “l’obbligo della sua redazione a carico del
venditore” delle singole unità immobiliari di cui è composto
il condominio, “che sia anche costruttore dello stabile” (cfr.
sent. n. 2742 del 23 febbraio 2012). Si precisa che la riforma
dell’istituto condominiale nulla ha innovato sul punto.
D Da Imperia si chiede se è stata ridotta l’aliquota della
cedolare secca per i contratti agevolati (3 + 2)?
R Sì, Lo ha previsto l’art. 4 del decreto legge n. 102 del 31
agosto 2013 (cosiddetto “decreto Imu”), in virtù del quale,
per i contratti in questione (riferiti ad immobili siti nei
Comuni ad alta tensione abitativa), l’aliquota passa dal
19 al 15 per cento. La misura ha effetto a decorrere dal
periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013.
D Sono applicabili al condominio le tutele previste dal
Codice del consumo per i contratti conclusi tra profes-
sionista e consumatore? Lo chiede un amministratore di
Reggio Calabria.
R Al quesito la Cassazione ha risposto positivamente.
Secondo i Supremi giudici, infatti, l’amministratore di
condominio, quando conclude un contratto con un profes-
sionista (si pensi al contratto stipulato con una ditta per
la manutenzione dell’ascensore), agisce nella veste di
“mandatario con rappresentanza” dei vari condomini, i
quali, essendo “persone f‌isiche operanti per scopi estranei
ad attività imprenditoriale o professionale”, sono, per que-
sto, da considerarsi a tutti gli effetti “consumatori” (cfr.,
ex multis, Cass. ord. n. 10086 del 24 luglio 2001 e, più re-
centemente, Cass. ord. n. 452 del 12 gennaio 2005).
D Quesito da Benevento. La riforma del condominio ha
prescritto modalità particolari per la convocazione dell’as-
semblea?
R Sì. Ai sensi del riformato art. 66 disp. att. c.c. (norma,
peraltro, espressamente dichiarata inderogabile dal succes-
sivo art. 72), l’avviso di convocazione deve, ora, essere comu-
nicato agli interessati “a mezzo di posta raccomandata, posta
elettronica certif‌icata, fax o tramite consegna a mano”.

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