I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione

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Abuso di ufficio

- Elemento oggettivo - Violazione di norma penale - Assorbimento

La condotta del pubblico ufficiale che sia posta in essere in violazione di una norma penale non integra il delitto d'abuso d'ufficio ma il reato che da quella norma è previsto, e l'abuso dei poteri o la violazione dei doveri inerenti alla pubblica funzione, con cui quella condotta è attuata, configurano la circostanza aggravante di cui all'art. 61 n. 9 c.p. (Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto l'assorbimento del delitto d'abuso d'ufficio in quello di lesioni personali aggravate ai sensi dell'art. 61 n. 9) c.p., in riguardo alla condotta del pubblico ufficiale, appartenente alla polizia municipale, che nell'esercizio delle funzioni di controllo della circolazione stradale aveva fermato un motociclista privo del casco protettivo e lo aveva colpito con pugni). F Cass. pen., sez. VI, 17 novembre 2008, n. 42801 (ud. 7 ottobre 2008), Zaran-tonello (C.p., art. 61; c.p., art. 323; c.p., art. 582). [RV242406]

Cassazione civile

- Mandato alle liti (procura) - Contenuto e forma - Specialità

La procura per il ricorso in cassazione deve avere, ai sensi dell'art. 365 c.p.c., il carattere della specialità e cioè deve essere esclusivamente finalizzata alla rappresentanza e difesa in tale specifica fase del giudizio. (In applicazione del principio, la S.C. ha dichiarato l'inammissibilità di un ricorso in cassazione in quanto la procura era stata rilasciata da un Comune «per tutti i possibili futuri giudizi concernenti le opposizioni alle sanzioni amministrative in materia di violazione del codice della strada irrogate dal Comune»). F Cass. civ., sez. II, 27 gennaio 2009, n. 1905, Com. Senise c. Rossi (C.p.c., art. 365). [RV606458]

Comunione dei diritti reali

- Condominio negli edifici - Parti comuni dell'edificio -Utilizzazione da parte di condomini di un'area comune a fini di parcheggio

In tema di possesso, l'utilizzazione, da parte dei condomini di uno stabile, di un'area condominiale ai fini di parcheggio, non è tutelabile con l'azione di reintegrazione del possesso di servitù, nei confronti di colui che - come nel caso di specie - l'abbia recintata nella asserita qualità di proprietario. Per l'esperimento dell'azione di reintegrazione occorre infatti un possesso qualsiasi, anche se illegittimo ed abusivo, purché avente i caratteri esteriori di un diritto reale, laddove il parcheggio dell'auto non rientra nello schema di alcun diritto di servitù, difettando la caratteristica tipica di detto diritto, ovverosia la "realità" (inerenza al fondo dominante dell'utilità così come al fondo servente del peso), in quanto la comodità di parcheggiare l'auto per specifiche persone che accedono al fondo non può valutarsi come una utilità inerente al fondo stesso, trattandosi di un vantaggio del tutto personale dei proprietari. F Cass. civ., sez. II, 21 gennaio 2009, n. 1551, Di Ceschiutti Dario Sas c. Cond. Giardini Ii ed altri (C.c., art. 832; c.c., art. 1027; c.c, art. 1028; c.c, art. 1117; c.c, art. 1140; c.c, art. 1168). [RV606484]

Contratti in genere

- Contratto complesso, collegato o misto - Parcheggio di autoveicolo in area recintata gestita da una società -Normativa applicabile

In caso di parcheggio di un automezzo in un'area recintata a ciò predisposta e gestita da una società, va esclusa l'applicabilità della norma di cui all'art. 7, comma 1 lett.f), del D.L.vo n. 285 del 1992, che si riferisce alla destinazione di zone cittadine a parcheggio con dispositivi di controllo della durata della sosta a pagamento, vertendosi, invece, in tema di contratto atipico di parcheggio per la cui disciplina occorre far riferimento alle norme relative al deposito. Peraltro, per la sussistenza dell'obbligo di custodia, non è necessario l'affidamento del veicolo ad una persona fisica, poiché la consegna può realizzarsi attraverso l'immissione dello stesso nella predetta area, previo perfezionamento del contratto mediante l'introduzione di monete nell'apposito meccanismo, ben potendo l'obbligo di custodia prescindere dalla presenza di persone addette specificamente a ricevere quella consegna e ad effettuare la connessa sorveglianza, bastando in proposito diverse ed equipollenti modalità, quali l'adozione di sistemi automatizzati per la procedura di ingresso e di uscita dei veicoli dal parcheggio mediante schede magnetizzate. Ne consegue la responsabilità del gestore nel caso di furto del veicolo, senza che essa possa essere esclusa dall'avviso...

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