Informazioni confedilizia rinnovato il contratto portieri innovazione nella tradizione

Pagine895-897

Page 895

Per il comparto della proprietà immobiliare è in vigore un "nuovo" Contratto collettivo di lavoro - firmato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, alla presenza del Sottosegretario on. Maurizio Sacconi - che non è soltanto nuovo perché rinnovato per il prossimo quadriennio, ma è nuovo perché profondamente novellato nell'impostazione e nella sostanza.

La nuova disciplina contrattuale, che decorre dal 1° dicembre 2003 e andrà a scadere il 31 dicembre 2006, ha avuto una gestazione lunga (quasi un intero anno) e travagliata. Mai come in questa tornata di trattative, il confronto sindacale è stato duro ed estenuante, ma dobbiamo dare atto che le Organizzazioni sindacali dei lavoratori hanno lavorato con lo spirito collaborativo necessario a costruire uno strumento contrattuale che fosse sì innovativo, però nel rispetto della tradizione, in relazione a quelle attività che sono caratteristiche della proprietà immobiliare.

@Perchè si è voluto o dovuto innovare

L'esigenza di dare al CCNL un'impronta moderna ed adeguata ai tempi era già nell'aria, ma la spinta decisiva è venuta dal susseguirsi delle molteplici novità legislative intervenute nel corso di quest'anno, novità in gran parte derivanti ed imposte da Direttive comunitarie. Fin qui possiamo dire che abbiamo dovuto fare di necessità virtù ed introdurre gli opportuni correttivi.

Con l'occasione, peraltro, abbiamo voluto migliorare il complesso normativo del Contratto per renderlo più aderente ad una realtà che in questi ultimi decenni, anche nel settore della proprietà immobiliare, è profondamente mutata. In sintesi, queste sono le motivazioni che hanno portato a questa pressoché radicale trasformazione:

- necessità di adeguarsi alle nuove disposizioni legislative in materia di orario di lavoro, di riposo settimanale e di irrinunziabilità delle ferie annuali (D. Lgs. n. 66/2003);

- necessità di recepire le nuove regole del mercato del lavoro derivanti dalla cd. "legge Biagi" (D. Lgs. n. 276/2003);

- volontà di rendere il Contratto più attuale ed adeguato alle nuove esigenze, introducendo nuove mansioni ed anche nuove figure di lavoratori;

- necessità di emendare alcuni istituti ormai superati;

- intenzione di migliorare il sistema degli indennizzi economici della malattia, introducendo benefici anche per il datore di lavoro;

- intenzione di rendere operativa la previdenza integrativa;

- volontà di introdurre nuovi istituti contrattuali (come la formazione continua) che...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT