Riflessioni in tema di retroversione degli utili
Autore | Paolo Pardolesi |
Pagine | 217-236 |
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rivista di diritto privato Saggi e pareri
2/2014
Riessioni in tema di retroversione degli utili
di Paolo Pardolesi
SOMMARIO: 1. Indagine comparativa e proli problematici – 2. “Lebensraum” per lo
strumento della retroversione degli utili? – 2.1. La retroversione degli utili ex art. 125
C.P.I. – 2.2. La retroversione degli utili ex art. 158 l.a. – 3. Una novità negletta, o
quasi: il danno da svalutazione monetaria ex art. 1224, 2° comma, c.c. – 4. Natura
punitivo/sanzionatoria della retroversione degli utili: gli altalenanti orientamenti
della Cassazione. – 4.1. Coerenza sistematica e matrice polifunzionale. – 5. Il pro-
blema della quanticazione della retroversione degli utili – 6. Considerazioni con-
clusive.
1. Indagine comparativa e proli problematici
Nelle pieghe della tradizione comparatistica gura, con grande evidenza, la con-
trapposizione – per ciò che concerne il dierente approccio alla quanticazione del
danno – tra le soluzioni rimediali domestiche (in cui prevale una natura esclusiva-
mente compensatoria) e quelle adottate in common law (dove, campeggiando il
principio in forza del quale a nessuno dovrebbe essere concessa la possibilità di
trarre giovamento dal compimento di una condotta illecita, l’impiego di strumenti
rimediali cui sia ascrivibile una rilevante natura punitivo/sanzionatoria è divenuto
irrinunciabile). Non è detto, però, che le certezze di ieri, con tutto il peso della loro
autorità, segnino indefettibilmente il solco degli sviluppi odierni, meno ancora di
quelli a venire. Pertanto, prendendo le mosse, per un verso, dalla volontà di sottrar-
si agli schemi usuali e, per l’altro, dalla considerazione che, su un piano più pretta-
mente pragmatico, è stato il diritto industriale a mostrare una reale propensione
verso la ricerca e lo sviluppo di soluzioni giuridiche innovative [mi riferisco, in
particolare, al riconoscimento del diritto di cittadinanza in favore di uno strumento
rimediale (ossia la cd. ‘retroversione degli utili’) che – sulle orme dei disgorgement
damages di common law1 – assicuri alla vittima la possibilità di recuperare il protto
1 I disgorgement damages costituiscono un’articolazione rimediale di common law che, rispondendo alla neces-
sità di impedire a chicchessia di trarre protto dal compimento di una condotta illecita, prevede come di-
retta conseguenza lo ‘spoglio’ del guadagno realizzato illegittimamente dall’autore dell’illecito. Più nello
specico, sviluppatosi nell’ambito della law of restitution, tale rimedio accorda alla vittima uno strumento in
grado di ‘colpire’ l’autore dell’illecito in quello che potrebbe rivelarsi il suo tallone d’Achille, poiché l’espone
al rischio di dover riversare il guadagno derivante dalla sua attività [per un’analisi approfondita dell’istituto
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Saggi e pareri rivista di diritto privato
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realizzato dall’autore della condotta illecita piuttosto che la perdita subita], la nostra
ricognizione verterà necessariamente sui proli attinenti al rapporto tra violazione
della proprietà intellettuale e risarcimento del danno.
A tal ne, assoluto rilievo avranno le rielaborazioni di matrice dottrinale/giuri-
sprudenziale articolate sulle modiche introdotte con il decreto legislativo del 16
marzo 2006, n. 140 (d’ora innanzi d.lgs. enforcement, recante il recepimento della
direttiva 2004/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sul
rispetto dei diritti di proprietà intellettuale) alla cennata nuova prospettiva rimedia-
le della retroversione degli utili. Più in chiaro: l’azionabilità di tale strumento rime-
diale risulta completamente metabolizzata e si pone come passaggio necessario
in oggetto v., orientativamente, S. el – P. Siegelman, You do have to keep your promises: a disgorgement
theory of contract remedies, 52 Wm. & Mary L. Rev. 1181 (2011); M.L. Engler – S.B. Heyman, e missing
elements of contract damages, disponibile su http:ssrn.com/abstract=1931752; C.L. Roberts, Restitutionary
disgorgement for opportunistic breach of contract and mitigation of damages, disponibile su http:ssrn.com/ab-
stract=1152303; nonché, Restitutionary disgorgement as a moral compass for breach of contract, 77 U. Cin.
Law. Rev. 991; Id., A commonwealth of perspective on restitutionary disgorgement for breach of contract, 65
Wash. & Lee L. Rev. 945 (2008); M. A. Eisenberg, e disgorgement interest in contract law, 105 Mich. L. Rev.
599 (2006); R. R.W. Brooks, e ecient performance hypothesis, 116 Yale L.J. 568 (2006); M. Siems, Di-
sgorgement of prots for breach of contract: A comparative analysis, 7 Edin. L. Rev. 27 (2004); E. J. Weinrib,
Punishment and disgorgement as contract remedies, in Symposium: Private law, punishment, and disgorgement,
78 Chi.-Kent. L. Rev. 55 (2003); J. D. Mc Camus, Disgorgement for breach of contract: a comparative prospec-
tive, 36 Loy. L. A. L. Rev. 943 (2003); J. Edelman, Gain-based damages. Contract, tort, equity and intellectual
property, Oxford e a., 2002; N. R. Whitty, Rationality, nationality and taxonomy of unjustied enrichment, in
Unjustied enrichment: key issues in comparative perspective, a cura di D. Johnoston e R. Zimmermann,
Cambridge University Press, 2002, 658, 678 ss.; A. Kull, Disgorgement for breach, the “restitution interest”,
and the Restatement of contracts, 79 Tex. L. Rev. 2021 (2001); P. Jaey, e nature and scope of restitution,
Oxford –Portland, 2000, 363 ss.; L. Smith, Disgorgement of the prot of breach of contract: Property, contract
and ecient breach, 24 Can. Bus. L. T. 121 (1995); S. F. Barkholz, Insider trading, the contemporaneous trader,
and the corporate acquirer: entitlement to prots disgorged by the SEC, 40 Emory L. J. 537 (1991), 540 ss.; E.
A. Farnsworth, Your loss or my gain? e dilemma of the disgorgement principle in breach of contract, 94 Yale
L. J. 1339 (1985). Nella letteratura italiana v. P. Pardolesi, Contratto e nuove frontiere rimediali. Disgorge-
ment v. punitive damages, Bari, 2012, 55 ss; Id., Vorrei, ma… Sviluppi in tema di disgorgement, in Semina-
ri di diritto privato comparato, a cura di P. Pardolesi, Bari, 2011, 15; Id., Voce Disgorgement, Enciclopedia
Giuridica Italiana – Treccani (sezione Aggiornamenti), vol. XIV, Roma, 2006, 1, Id., Protto illecito e risar-
cimento del danno, Trento, 2005; nonché Rimedi all’inadempimento contrattuale: un ruolo per il disgorge-
ment?, in Riv. dir. civ., 2003, I, 717]. Per questa via, tale istituto rimediale –imponendosi come ‘legal respon-
se’ alle ipotesi di arricchimento derivante da fatto illecito (su tale concetto v. infra quanto menzionato nel
paragrafo 2) – tradisce una natura ‘quasi-punitive’, a forte valenza sanzionatoria, desumibile dal fatto che la
sua commisurazione costituisce un elemento del punishment (ossia dello strumento che, rispondendo alla
nalità di colpire la violazione di un obbligo, viene quanticato in modo tale da coprire – e talora anche
eccedere – l’ammontare di qualsiasi benecio ricevuto dal wrongdoer): “damages awards that give the victim
more than he lost or is expected to lose and that take into consideration the seriousness of the wrongful act
are likely not purely compensatory but instead inuenced by punitive purposes” [V. Bher, Punitive damages
in American and German law – tendencies towards approximation of apparently irreconcilable concepts, in
Symposium: Private law, punishment, and disgorgement, 78 Chi.-Kent. L. Rev. 3 (2003), 105, 109 ss. L’espres-
sione ‘quasi punitive’ viene utilizzata anche nel paragrafo 7.18 della Law Commission (1993)].
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