Brevi riflessioni sul ruolo della contrattazione collettiva dal D. Lgs. 626/1994 al D. Lgs. 81/2008

AutoreValentina Pasquarella
Pagine243-247
Brevi riflessioni sul ruolo della contrattazione
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A distanza di quindici anni dalla prima riforma organica in materia di si-
curezza sul lavoro, tornano più che mai attuali le riessioni elaborate dal Prof.
Veneziani in occasione di una Giornata di studio svoltasi nel 1995 sul ruolo
dell’autonomia collettiva nella disciplina prevenzionistica dopo l’emanazione
del D. Lgs. 626/1994. Infatti, con l’entrata in vigore del D. Lgs. 81/2008, si ri-
propone l’esigenza di analizzare gli spazi di operatività concessi dal legislatore
all’autonomia collettiva, al ne di vericarne l’ampliamento o il ridimensiona-
mento nell’àmbito del nuovo testo unico.
Rivolgendo per un attimo lo sguardo al passato, nella normativa sulla sicurez-
za sul lavoro, il ruolo riservato alle parti sociali non è stato di primo piano e, di
conseguenza, anche il momento contrattuale è stato poco attuato. Tale tendenza,
in linea con il principio della non negoziabilità dell’obbligo di sicurezza e della
ingestibilità della materia con il metodo contrattuale (M, 1997), ha
svelato una certa difdenza del legislatore nei confronti dell’efcacia dell’auto-
nomia collettiva in materia, forse per la difcoltà di riconoscere in essa una pos-
sibile fonte di individuazione di standard di prevenzione, suppletiva rispetto alla
legge (N, 2010). Nonostante i progressi compiuti, prima, con lo Statuto
dei Lavoratori e, qualche anno più tardi, con la riforma sanitaria (L. 833/1978),
l’autonomia collettiva ha continuato a ricoprire un ruolo marginale, imbrigliata
nelle maglie dell’organizzazione del lavoro predisposta dall’imprenditore (R-
, 1994) e, soprattutto, vittima della crisi economica e della rivoluzione tecno-
logica che hanno afevolito la capacità contrattuale del sindacato (Z, 2000).
Come sottolineato dal Prof. Veneziani, il D. Lgs. n. 626, seppure ispirato a
un’ottica promozionale e di sostegno dell’autonomia collettiva, tuttavia ha cir-
coscritto entro precisi àmbiti e ha ridimensionato il momento contrattuale, quasi
a voler sottrarre la materia alla «sfera delle opzioni libere dell’autonomia dei
gruppi privati collettivi», trattandosi di un «obbligo ex lege teso a soddisfare un
interesse (pubblico) della polis che valica i conni del potere sociale privato».
Neppure i tentativi della dottrina di rivalutare il ruolo dell’autonomia collettiva
e della negoziazione nella tutela delle condizioni di lavoro hanno convinto il
legislatore del 1994, che ha fatto ricorso a scarsi rinvii alla contrattazione, pre-
ferendo strade alternative (in via amministrativa e regolamentare) a fronte del
mancato intervento di quest’ultima (R, 2008).

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