N. 167 RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 22 ottobre 2012

Ricorso per la Presidenza del Consiglio dei ministri, (C.F.

80188230587), in persona del Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso ex lege dall'Avvocatura Generale dello Stato (C.F. 80224030587 - fax. n. 0696514000 ed indirizzo P.E.C. per il ricevimento degli atti ags.rm@mailcert.avvocaturastato.it), presso i cui Uffici e' domiciliato in Roma alla Via dei Portoghesi n. 12, ricorrente;

Contro la Regione Molise, in persona del Presidente della Giunta Regionale attualmente in carica, resistente per la dichiarazione di Illegittimita' costituzionale dell'art. 6 della Legge della Regione Molise 7 agosto 2012 n. 16, recante 'Modifiche alla legge regionale 26 gennaio 2012, n. 2 (Legge Finanziaria Regionale 2012)', pubblicata nel B.U. Molise 16 agosto 2012, n. 19.

Con la legge n. 16 del 7 agosto 2012 la Regione Molise ha apportato modifiche alla legge regionale 26 gennaio 2012 n. 2 (Legge Finanziaria Regionale 2012). In particolare, l'art. 6 della predetta legge regionale n. 16/2012, aggiunge, dopo l'art. 69 della 1.r. n.

2/2012, l'art. 69-bis il quale stabilisce che nel periodo di attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario l'esercizio delle funzioni previste dall'art. 3, commi 1 e 2, dall'art. 67, dall'art. 68 e dall'art. 69 di detta legge regionale n. 2 del 2012, sia attribuito al Commissario ad acta nominato ai sensi dell'art. 4 del decreto legge 1° ottobre 2007, n. 159 (convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222), vale a dire al Presidente pro tempore della Regione Molise, nominato Commissario ad acta dal Consiglio dei Ministri con delibera del 20 gennaio 2012.

L'art. 6 della 1.r Molise n. 16/2012 si presta a censure di illegittimita' costituzionale per il seguente motivo di Diritto

Violazione dell'art. 120 Cost., nonche' dei principi fondamentali in materia di coordinamento della funzione pubblica di cui all'art.

117, terzo comma, Cost., cui sono riconducibili le norme riguardanti la disciplina dei piani di rientro dal disavanzo sanitario.

Interessa premettere che le disposizioni contenute nell'art. 3, comma 1 e 2, nell'art. 67, nell'art. 68 e nell'art. 69 della legge regionale n. 2 del 2012 sono state impugnate con ricorso a codesta Ecc.ma Corte in base a delibera del Consiglio dei ministri del 23 marzo 2012, in quanto gli interventi con esse previste interferiscono con le funzioni espletate dal Commissario ad acta, in violazione dell'art. 120 Cost.

Ad una prima lettura potrebbe sembrare che con l'art. 6 della L.R. n. 16/2012 la regione abbia inteso uniformarsi alle censure formulate con tale ricorso, perche' attribuisce le funzioni previste dalle citate disposizioni al Commissario ad acta nominato ai sensi dell'art. 4 del decreto legge n. 159/2007, e cioe' al Presidente pro tempore della Regione Molise, nominato Commissario ad acta dal Consiglio dei Ministri con delibera del 20 gennaio 2012. In realta' la citata disposizione incorre negli stessi vizi contestati con il precedente ricorso, in considerazione delle sopravvenute modifiche del quadro normativo della materia.

Al riguardo si ritiene opportuno premettere che la Regione Molise, per la quale e' stata verificata una situazione di disavanzo nel settore sanitario che ha generato uno squilibrio economico-finanziario tale da compromettere l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, ha stipulato il 30 marzo 2007 un accordo con i Ministri della Salute e dell'Economia e delle Finanze, comprensivo del Piano di rientro dal disavanzo sanitario, che prevede una serie di interventi da attivare nell'arco del triennio 2007-2009 finalizzati a ristabilire l'equilibrio economico e finanziario della Regione nel rispetto dei livelli assistenziali di assistenza, ai sensi dell'art. 1 comma 180, della legge 311 del 2004 (legge finanziaria 2005).

La Regione Molise, non avendo realizzato gli obiettivi previsti dal Piano di rientro nei tempi e nelle dimensioni di cui all'art. 1, comma 180, della legge n. 311/04, nonche' dall'intesa Stato - Regioni del 23 marzo 2005, e dai successivi interventi legislativi in materia, e' stata commissariata ai sensi dell'art. 4 del decreto-legge l° ottobre 2007, n. 159, in attuazione dell'art. 120 della Costituzione, nei modi e nei termini di cui all'art. 8, comma 1, della legge n. 131 /2003.

Nella riunione del 24 luglio 2009, il Consiglio dei ministri ha deliberato la...

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