N. 73 RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 3 maggio 2012

P.Q.M.

Si conclude perche' le norme impugnate siano dichiarate costituzionalmente illegittime.

Si producono estratto della delibera del Consiglio dei ministri del 13 aprile 2012 e la relazione, allegata alla medesima delibera, del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.

Roma, addi' 26 aprile 2012 L'Avvocato dello Stato: D'Avanzo

Ricorso del Presidente del Consiglio dei Ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato presso i cui Uffici in Roma, via dei Portoghesi 12, e' domiciliato (giusta delibera del Consiglio dei Ministri del 13 aprile 2012);

Contro la Regione Lombardia in persona del suo Presidente;

Per la dichiarazione della illegittimita' costituzionale degli artt. 2, comma 2 e 19; dell'art. 3, comma 4; dell'art. 14; dell'art.

18 della legge regionale 27 febbraio 2012, n. 3, recante:

'Disposizioni in materia di artigianato e commercio e attuazioni della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 (Disciplina della vendita da parte delle imprese artigiane di prodotti alimentari di propria produzione per il consumo immediato nei locali dell'azienda) e alla legge regionale 2 febbraio 2012, n. 6 (Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere) (B.U.R. 29 febbraio 2012, n. 9 Supplemento), con riferimento all'art. 117, comma 1, comma 2, lettere a) b) e) o), comma 3 Cost.

La legge regionale in esame, recante disposizioni in materia di artigianato e commercio e attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi sul mercato interno, nonche' modifiche alle leggi regionali 30 aprile 2009, n. 8 (Disciplina della vendita da parte delle imprese artigiane di prodotti alimentari di propria produzione per il consumo immediato nei locali dell'azienda) e 2 febbraio 2010, n. 6 (Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere) presenta i seguenti diversi aspetti di illegittimita' costituzionale.

  1. - L'art. 2 comma 2 introduce, con l'art. 4-bis della l.r. n.

    8/2009, una disciplina specifica per 'cittadini di paesi non europei e dell''Unione Europea', affermando che 'nella comunicazione di avvio dell'attivita' deve essere altresi' attestato il possesso da parte del soggetto che esercita effettivamente l'attivita', a fronte di motivi imperativi di interesse generale, in particolare tutela dei consumatori e sanita' pubblica, di uno dei documenti di cui all'articolo 67, comma 2-bis, della l.r. n. 6/2010.' Viene altresi' disposto che, 'qualora il soggetto richiedente che esercita effettivamente l'attivita' non attesti il possesso di nessuno dei documenti di cui all'articolo 67, comma 2-bis, della l.r. n. 6/2010, e' tenuto a frequentare e superare positivamente un corso per valutare il grado di conoscenza di base della lingua italiana presso la Camera di Commercio territorialmente competente per il comune dove intende svolgere l'attivita' di somministrazione non assistita, o comunque un corso istituito o riconosciuto dalla Regione Lombardia, dalle altre regioni o dalle Province autonome di Trento e Bolzano. La Giunta regionale delibera i criteri, lo durata e la modalita' del corso'.

    I documenti di cui all'art. 67, comma 2-bis della richiamata legge regionale n. 6/2010, norma introdotta dall'art. 19 della l.r.

    n. 3/2012, sono: 'a) un certificato di conoscenza della lingua italiana, Certificazione Italiano Generale (CELI), a tal fine e' sufficiente un CELI di livello A2 Common European Framework: livello di contatto definibile in termini di competenza relativa a routine memorizzate; b) un attestato che dimostri di aver conseguito un titolo di studio presso una scuola italiana legalmente riconosciuta o in alternativa un attestato che dimostri di avere frequentato, con esito positivo, un corso professionale per il commercio relativo al settore merceologico alimentare o per la somministrazione di alimenti e bevande istituito o riconosciuto dalla Regione Lombardia, dalle altre regioni o dalle Province autonome di Trento e di Balzano'.

    Gli artt. 2, comma 2 e 19 della l.r. n. 3 del 2012 si pongono in contrasto con l'art. 117, comma 1 della Costituzione, in quanto disattendono i vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario...

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