N. 9 RICORSO PER CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE 20 dicembre 2011

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE Ha pronunciato la seguente ordinanza sul ricorso proposto dal Procuratore Generale presso Corte d'appello di Roma;

Nei confronti di 1) Castelli Roberto nato il 12 luglio 1946 * C/ avverso la sentenza n. 9019/2008 tribunale di Roma, del 6 novembre 2009;

Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

Udita in pubblica udienza del 5 maggio 2011 la relazione fatta dal consigliere dott. Maria Vessichelli;

Udito il Procuratore Generale in persona del dott. Carmine Stabile che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata con adozione delle statuizioni consequenziali e trasmissione degli atti alla Corte costituzionale;

Udito, per la parte civile;

Udito i difensori avv. Gasparro;

Ritenuto in fatto che il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di appello di Roma ha proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza del tribunale di Roma in data 6 novembre 2009 con la quale Roberto Castelli e stato assolto dai reati di ingiuria e di diffamazione commessi con il mezzo televisivo ai danni di Oliviero Diliberto, con la formula 'perche' non punibile trattandosi di opinioni espresse per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di governo'. Castelli era stato invero imputato di avere pronunciato espressioni lesive dell'onore e della reputazione dell'on. Diliberto nel corso della trasmissione televisiva Telecamere trasmessa il 21 marzo 2004, sul tema della riforma dell'ordinamento giudiziario, cui il primo partecipava, assieme a Diliberto e ad altri ospiti, ricoprendo all'epoca la carica di Ministro della giustizia dopo la rielezione al Parlamento.

In particolare, in risposta alla richiesta di Diliberto di chiarire i motivi della presenza ad una manifestazione di giovani padani nel quale aveva pronunciato la frase 'chi non salta italiano e'', Castelli aveva replicato 'piuttosto che mandare in giro a sprangare come fai tu preferisco saltare'. Nel prosieguo della trasmissione Castelli aveva detto a Diliberto: 'fascisti borghesi ancora pochi mesi ti ricordi? Poi hanno sparato e i tuoi amici sono in Francia'. In una terza occasione aveva accusato Diliberto di avere operato illegalmente per favorire il rientro in Italia di terroristi allorche' aveva svolto le funzioni di Ministro della giustizia;

che, proseguiva il Procuratore Generale, il Pubblico ministero aveva investito il Tribunale dei Ministri della questione della ministerialita' del reato in esame, trasmettendo gli atti ai sensi dell'art. 6 legge cost. n. 1 del 1989, ma il Collegio (ord. del 13 dicembre 2004) aveva declinato la propria competenza ritenendo le frasi espressione di un personale convincimento del Castelli che, in quel momento, aveva parlato come cittadino comune e non quale rappresentante del Governo;

che il procedimento aveva subito una sospensione quando si era appreso che il Senato, con deliberazione del 30 giugno 2004 aveva dichiarato la insindacabilita' ex art. 68 Cost., delle espressioni del sen. Castelli, ai sensi della legge n. 140 del 2003 affermando la estensibilita'...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT