Ricerca giuridica e scienze e tecniche dell'informazione. Prime considerazioni

AutoreGiuseppe Cammarota
CaricaSvolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze sociali dell'Università di Napoli "L'Orientale".
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@1. Le Scienze E Tecniche Dell'informazione Nel Contesto Sociale Della Modernità

Il particolare tipo di sviluppo proprio dei settori dell'informatica e delle telecomunicazioni tende ad assumere i contorni di un nuovo paradigma di evoluzione dell'intero sistema sociale. Lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e l'evoluzione sociale contemporanea sembrano accomunate da un aspetto di fondo: ambedue si concepiscono e sono in uno stato di continua revisione e spesso di radicale trasformazione. Già a fine ottocento il trattamento per finalità pratiche di informazioni e dati iniziava ad avvenire mediante macchine, ad esempio per l'elaborazione dei dati censuari1. Gli sviluppi nella prima metà del novecento furono inoltre potenziati dai conflitti mondiali che attribuirono un peso crescente alle attività di intelligence, le quali fecero delle scienze e delle tecniche dell'informazione uno dei principali strumenti di azione. Dalla seconda metà del novecento è poi iniziato un processo di graduale estensione di questi saperi e dei loro ritrovati all'intera società, di cui la rete globale del web costituisce l'espressione probabilmente più importante.

Nel corso dei decenni le scienze e le tecniche2 della gestione automatica delle informazioni (informatica) e della loro trasmissione (telecomunicazio- Page 508 ni) andarono incontro ad una progressiva convergenza che in questi anni si sta manifestando in tutte le sue potenzialità, al punto che questi settori si trovano in uno stato di continua trasformazione.

Si potrebbe supporre che, come fosse una gaussiana, lo sviluppo delle scienze e delle tecniche dell'informazione sia destinato a stabilizzarsi, e semmai a decrescere in intensità ed estensione, una volta raggiunto un certo grado di sviluppo. Tuttavia, seppure questa ipotesi fosse vera, allo stato attuale lo sviluppo di questi saperi e delle loro applicazioni è ancora continuo ed incessante e le loro prospettive non sembrano prevedibili. In proposito, in meno di dieci anni, è stato sviluppato, prodotto e in via di commercializzazione (diffusione sociale) un insieme di nuove tecnologie dell'informazione che hanno ricadute sociali estremamente rilevanti. Tra le principali, l'informazione in rete self-made e l'informazione di massa on demand. Espressione pratica della prima è lo sviluppo dei social network e degli spazi pubblici di informazioni e contenuti. Espressione della seconda è la web-tv e le prospettive della televisione interattiva. Alla base di queste innovazioni vi sono tecnologie molto complesse e diverse tra loro, ma tutte, alla base, riguardano o la gestione o la trasmissione (o entrambi) dell'informazione3.

Analogamente al paradigma di evoluzione che ha caratterizzato e caratterizza le scienze e le tecniche dell'informazione, riflessioni di ampia portata sugli assetti sociali nella modernità attuale hanno messo in evidenza come anche questi siano e si concepiscano come sottoposti a revisione continua e costantemente a tendere verso soluzioni diverse e ragionevolmente migliori. A differenza di quando la tradizione determinava in modo consistente le pratiche e le convenzioni sociali, nella vita moderna, esse sono sottoposte a continua revisione e non di rado sono definitivamente superate da nuove pratiche e convezioni. Sebbene questo fenomeno in una certa misura sia proprio di tutte le società giunte ad un certo grado di sviluppo, la caratteristica distintiva della modernità è data dal carattere strutturale di questa prassi di revi Page 509 sione e innovazione continue, di fatto diventata un "fenomeno radicale che si applica (in principio) a tutti gli aspetti della vita umana, incluso l'intervento tecnologico nel mondo materiale"4. Questa condizione di mutevolezza e revisione continua delle convenzioni e degli assetti sociali incide sulla stessa costruzione delle esistenze degli individui, al punto che queste rischiano di diventare mere "soluzioni biografiche a contraddizioni sistemiche"5.

Il fatto positivo che in modo evidente si lega a prassi sociali e regole giuridiche fondamentali basate sull'idea che (quasi) ogni questione possa essere oggetto di discussione, di miglioramento e di diversa soluzione, è che esse costituiscono l'humus per l'unico "carattere assoluto" che lo Stato di diritto contemporaneo "assume ... un meta-valore che si esprime nel duplice imperativo del mantenimento del pluralismo di valori (per quanto riguarda l'aspetto sostanziale) e del loro confronto leale (per quanto riguarda l'aspetto procedurale)"6. Il carattere della trasformazione continua di assetti sociali e strategie individuali di esistenza non è, pertanto, necessariamente un fatto negativo, poiché esso presuppone un ambiente sociale e giuridico adatto alla democrazia contemporanea, sebbene non bisogna dimenticare l'ammonimento di assegnare rilievo alle "credenze dogmatiche" che "nascono in modi diversi e possono cambiare di forma e di contenuto; ma non si può far sì che non esistano, ossia che non esistano opinioni che gli uomini accettano sulla fiducia e senza discutere ... è facile accorgersi che non c'è società che possa prosperare o meglio, che possa sussistere senza credenze simili, giacché senza idee comuni non c'è azione comu- Page 510 ne e, senza azione comune, esistono sì gli uomini, ma non un corpo sociale"7. Inoltre, bisogna anche considerare che la piena legittimazione della critica sociale continua può portare anche al risultato inverso di una società nella quale la ricorrenza della pratica critica tende a ridurne l'impatto reale e la rende di fatto "incapace di incidere sulle nostre scelte inerenti la 'politica della vita'"8.

A prescindere dal punto di vista generale, più o meno deterministico, relativo ai rapporti tra società e tecnologie (in particolare tecnologie dell'informazione), sembra comunque sostenibile che tra esse sussista un insieme di rilevanti rapporti di inter-dipendenza. In particolare, sono sempre più evidenti ed incisive le ricadute sociali, politiche, giuridiche, economiche ed organizzative conseguenti allo sviluppo e alle diffusione sociale delle tecnologie dell'informazione.

Pertanto, la ricerca nelle scienze sociali, e in essa la ricerca giuridica, sono impegnate da anni nell'analisi dei rapporti tra le rispettive scienze e quelle dell'informazione9. Sempre più spesso, inoltre, le scienze sociali stesse hanno fatto e fanno ricorso a strumenti tecnologici di analisi avanzati, basati sulle tecnologie dell'informazione10. In questo senso, le tecnologie dell'informazione hanno svolto e svolgono, nel contempo, un ruolo di "oggetto" e un ruolo di "strumento" della ricerca sociale e di quella giuridica in particolare. Page 511

@2. La Ricerca Giuridica In Rapporto Alle Scienze E Tecniche Dell'in-Formazione. Aspetti Generali

Di fronte al quadro attuale delle scienze e delle tecniche dell'informazione e soprattutto in relazione alla pregnanti ed incisive ricadute che esse determinano sulle società e sulle forme della loro organizzazione, la ricerca giuridica, oltre a poter assumere approcci radicalmente innovativi11, sembra chiamata a rispondere ad ordini di questioni molto diverse tra loro e riconducibili in tre insiemi generali (di cui il secondo e il terzo parti di un insieme più ampio)12.

Il primo insieme di "oggetti" della ricerca giuridica dovrebbe riguardare la sistematica del diritto, che "opera a livello teorico, ricerca il fondamento della validità dell'intero ordinamento giuridico e verifica se una particella di esso (per esempio, le norme antimonopolistiche) sono partecipi di questa validità". Inoltre, l'attività pratica, ossia "ogni attività che abbia come finalità la risoluzione di certi problemi ricorrenti nella vita sociale, di cui suole occuparsi quella categoria di persone detta 'operatori giuridici'", accoglie gli altri due insiemi: l'attività pratica potenziale, che è "l'attività di chi mira a Page 512 risolvere in astratto (cioè senza riferimento ad un concreto caso da decidere) certi problemi di diritto positivo", e l'attività pratica attuale, che è "l'attività dell'operatore giuridico diretta a risolvere un caso concreto già esistente"13.

@3. Alcune Possibili Prospettive

Tra le possibili prospettive di ricerca giuridica in rapporto alle scienze e tecniche dell'informazione, ve ne sono alcune che, nel loro insieme, riguardano un tema generale: lo sviluppo di sistemi partecipativi nello "spazio pubblico" a livello, sia politico, sia amministrativo, sia interamministrativo.

Queste prospettive possono essere ricondotte a tre, rientranti, secondo la partizione precedente, nella sistematica del diritto, nell'attività pratica potenziale e in quella attuale. Esse sono: le nuove forme della partecipazione democratica, la governance dell'innovazione pubblica in rapporto alla customer satisfaction, l'accesso e l'uso interamministrativo di "risorse utili".

@@3.1. Le nuove forme della partecipazione democratica

Tra gli assetti sociali e giuridici sottoposti alle ricadute derivanti dalle tecnologie dell'informazione e, quindi, di interesse della ricerca giuridica (sotto il profilo della sistematica del diritto), vi sono le nuove forme della partecipazione politica e il loro rapporto con la democrazia nell'odierno stato di diritto.

Le tecnologie dell'informazione hanno modificato la struttura della partecipazione politica nel contesto della cosiddetta e-democracy14. La secolare dicotomia democrazia rappresentativa - democrazia diretta sembra superata da una "forma di democrazia continua, dove la voce dei cittadini può levarsi in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, divenire parte del concreto politico quotidiano"15. Alle maggiori chances di partecipazione si aggiunge una più ampia disponibilità di informazioni. La partecipazione, infatti, sarebbe un vuoto esercizio formale se non fosse sorretta dalla libertà di informazione Page 513 che, in pratica, significa accesso semplice alle informazioni di interesse pubblico. La "visione", ossia il reale accesso...

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