La Rete, i populismi e i partiti politici 2.0

AutoreIlaria Rivera
CaricaL'A. è assegnista di ricerca in Juridical Sciences presso l'Università LUISS 'Guido Carli
Pagine273-289
La Rete, i populismi e i partiti politici 2.0
ILAR IA RIVER A
SOMM ARI O:1. La Rete e i partiti politici – 2. L’evoluzione dei partiti politici grazie
allo strumento digitale – 3. Il ruolo della Rete nello sviluppo di movimenti populisti –
4. La nascita dei partiti c.d. antisistema – 5. Verso una democrazia 2.0?
1. LARET E E I PARTI TI PO LIT ICI
Lo sviluppo di nuove tecnologie e la progressiva affermazione di stru-
menti digitali hanno determinato – o, quanto meno, hanno contribuito a
determinare – una modif‌icazione della struttura tradizionale delle formazioni
partitiche
1
. Il passaggio dai partiti di élite di f‌ine Ottocento a quelli di massa
del primo Novecento f‌ino ad arrivare a partiti più strutturati, non solo ideo-
logicamente, ma anche nella composizione interna, ha risentito in massima
parte anche della trasformazione delle modalità comunicative.
Questo fenomeno non può circoscriversi, a ben vedere, al perimetro del-
l’ordinamento nazionale, avendo visto una signif‌icativa espansione anche
nel panorama europeo, seppur con caratteristiche differenziate a seconda del
contesto sociale nel quale si è manifestato.
I partiti politici
2
hanno dato prova di sapersi adattare alle evoluzioni della
società attraverso un meccanismo di modif‌icazione, non solo interna
3
, ma
anche esterna, cioè nel rapporto con i cittadini. In un primo momento, ciò si è
reso evidente con la previsione di nuovi mezzi di comunicazione, rappresenta-
L’A. è assegnista di ricerca in Juridical Sciences presso l’UniversitàLUISS “Guido Carli”.
1
E più in generale sulle modif‌icazioni del circuito democratico, si veda A. PAPA,Rappre-
sentanza politica versus democrazia elettronica tra molteplicità di prospettazioni e problematicità
di rapporti, in L. Chieff‌i (a cura di), “Rappresentanza politica, gruppi di pressione, élites al
potere”, Torino,Giappichelli, 2006.
2
Per una contestualizzazione, si veda C. ESPOS ITO,I partiti nella Costituzione italiana,
in Id., “La Costituzione italiana”, Padova, Cedam, 1954; V. CR ISAF ULLI ,I partiti nella
Costituzione, in “Studi per il ventesimo anniversario dell’AssembleaCos tituente”,Firenze,
Vallecchi,1969, p. 120 ss.; più di recente, P. RIDO LA, voce Partiti politici, in “Enciclopedia
italiana”, V Appendice, Roma, Treccani,1994; G. SA RTORI ,Teoria dei partiti e caso italiano,
Milano, SugarCo, 1982; D. DELL A PORTA,I partiti politici, Bologna, Il Mulino, 2015.
3
Sul tema della democrazia interna dei partiti, A. BARB ERA,La democrazia “dei” e “nei”
partiti, tra rappresentanza e governabilità, in “Forum di quaderni costituzionali”, 2008; A.
POGG I,La democrazia nei partiti, in “Rivista AIC”, 2015, n. 4; F. SCUTO,La democrazia
interna dei partiti: prof‌ili costituzionali di una transizione, Torino, Giappichelli, 2018, p. 51 ss.
Edizioni Scientif‌iche Italiane ISSN 0390-0975 ISBN 978-88-495-3707-9
274 Informatica e diritto /Social media e diritti. Diritto e social media
ti dalle reti televisive, ossia dai media. La personalizzazione dei partiti
4
è stata
resa possibile dall’utilizzo massivo degli strumenti mediatici
5
a f‌ini propagandi-
stici dello specif‌ico programma politico adottato. Ovviamente, data la natura
immediata del contatto televisivo, si è assistito ad una modif‌icazione anche
degli stilemi comunicativi, tendenti, per lo più, alla formulazione di slogan e
di messaggi eff‌icaci per far leva principalmente sui “bisogni” della collettività.
In questo senso, si è assistito alla divulgazione di discorsi in qualche modo
“populisti”. L’uso dell’“-ismo” non necessariamente assume nell’immaginario
collettivo una portanza negativa, ma viene evocato per rappresentare quella
che sembra essere la cifra essenziale del fenomeno. Si tratta, a ben vedere,
della previsione di messaggi che, formalmente rivolti alla totalità dei cittadini,
in realtà sembrano destinarsi a quella fascia più debole della popolazione, che
richiede maggiore considerazione da parte dei rappresentanti politici. Funzio-
nalmente, si ravvisano veri e propri annunci di cambiamento, che passano
per la promessa della riduzione della leva f‌iscale all’aumento dei servizi socio-
assistenziali. In un certo senso, si riprende la concezione dei “partiti chiesa”
– da intendersi come collettori dell’unitarietà sociale – tuttavia da declinarsi
in un’accezione “assistenzialista”. In altre parole, i partiti rappresentano sì i
molti, ma soprattutto il loro malcontento.
Quella che è stata eff‌icacemente def‌inita come telecrazia si è concretata
in una intensa attività comunicativa degli attori politici mediante i nuovi
strumenti televisivi
6
, utilizzati funzionalmente per consentire l’affermazione
personale del leader di turno. È evidente come il ricorso a questi mezzi abbia
favorito la visibilità principalmente dell’esponente apicale del partito politico.
In questo senso, i partiti politici sembrano aver goduto di nuova linfa
grazie all’apporto del tutto personale – e necessariamente carismatico
7
– del
leader a capo del partito o della coalizione.
4
Ne approfondisce le dinamiche M. CALIS E,Partiti senza sistema, in S. Passigli (a cura di),
“La politica come scienza. Scritti in onore di Giovanni Sartori”, Firenze, Passigli, 2015; ID., Il
partito personale. I due corpi del leader, Roma-Bari, Laterza, 2010.
5
D. CAMP US,Mediatization and Personalization of Politics in Italy and France. The Cases of
Berlusconi and Sarkozy, in “The International Journal of Press and Politics”, vol. 15, 2010, n.
2, pp. 219-235.
6
Sul rapporto tra leader politico e media, G. MAZZ OLE NI, A. SFAR DIN I,Politica pop. Da
«Porta a Porta» a «L’isoladei famosi», Bologna, Il Mulino, 2009; A. PAPA,Espressione e diffusione
del pensiero in Internet. Tutela dei diritti e progresso tecnologico, Torino, Giappichelli, 2009.
7
In tal senso, «il leader politico delle democrazie occidentali viene “trattato” a tutti gli effetti
come una celebrità», A. CIAGL IA, G. MA ZZOL ENI, M. M AZZON I, S. SPL ENDO RE,Politica
ISSN 0390-0975 ISBN 978-88-495-3707-9 Edizioni Scientif‌iche Italiane

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