Libertà religiosa e diritti civili dello straniero: dalla condizione di reciprocità al policentrismo normativo

AutoreFerdinando Parente
Pagine407-421
F. Parente
Libertà religiosa e diritti civili dello straniero …
FERDINANDO PARENTE
LIBERTÀ RELIGIOSA E DIRITTI CIVILI
DELLO STRANIERO:
DALLA CONDIZIONE DI RECIPROCITÀ
AL POLICENTRISMO NORMATIVO
S: 1. La persona umana quale valore prioritario del sistema ordinamenta-
le. L’inviolabilità dei diritti di libertà. La tutela civile dello straniero residente
sul territorio italiano alla luce delle norme e dei trattati internazionali: il limite
della condizione di reciprocità. - 2. L’evoluzione del diritto sopranazionale e la
riduzione della portata del principio di reciprocità: le convenzioni internazionali
sui diritti umani e l’equiparazione del trattamento di tutti i cittadini degli stati
membri dell’area comunitaria. Il Trattato di Lisbona e l’assimilazione valoriale
dei diritti proclamati dalla Carta di Nizza al rango giuridico delle norme conte-
nute nei trattati comunitari. La promozione dello sviluppo sostenibile della so-
cietà civile in sinergia con i diritti umani e con la dignità dell’uomo. Il rafforza-
mento della tutela dei diritti fondamentali dell’uomo e delle libertà personali. Le
limitazioni alla libertà di coscienza e di culto come lesioni gravi della dignità
della persona. L’allogazione della libertà religiosa nell’àmbito delle libertà esi-
stenziali, civili e sociali, in funzione strumentale alla realizzazione integrale del-
la persona. – 3. La riduzione del campo di azione della condizione di reciprocità
per effetto dei principi di non discriminazione e di parità di trattamento. Il ruolo
centrale della persona nel sistema delle tutele costituzionali e comunitarie e l’af-
francazione dal vincolo della cittadinanza. L’applicazione della norma sull’ugua-
glianza dal cittadino allo straniero. La parità di trattamento tra cittadini italiani,
stranieri regolarmente soggiornanti ed apolidi che risiedono in Italia. – 4. La
distinzione tra il cittadino e lo straniero e tra lo straniero avente diritto di ingres-
so e di soggiorno nel territorio nazionale e lo straniero privo del diritto di acces-
so nel T.U. sull’immigrazione. L’ambiguità della disposizione che riconosce
agli stranieri i «diritti in materia civile attribuiti al cittadino italiano»: la non
omologabilità della formula alla locuzione «diritti civili». Le limitazioni norma-
tive all’attuazione del principio di uguaglianza tra cittadini e stranieri. La man-
cata abrogazione espressa della norma sulla condizione di reciprocità. – 5. L’ef-
fettività della tutela della persona e la valorizzazione della categoria della
soggettività quali strumenti funzionali a recidere la connessione tra lo status ci-
vitatis e i diritti fondamentali della persona. Il sospetto di illegittimità costituzio-
nale della norma sulla condizione di reciprocità. La contrarietà della reciprocità
al divieto di discriminazione soggettiva.

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