DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 giugno 2004, n. 176 - Regolamento di organizzazione del Ministero delle comunicazioni

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Articoli
Art 1.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto l'articolo 87 della Costituzione;

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, ed in particolare l'articolo 32-quinquies;

Visto il decreto-legge 12 giugno 2001, n. 217, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2001, n. 317;

Visto il decreto legislativo 30 dicembre 2003, n. 366;

Visto l'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, come modificato dall'articolo 13 della legge 15 marzo 1997, n. 59;

Visto il decreto-legge 1° dicembre 1993, n. 487, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 gennaio 1994, n. 71;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 marzo 1995, n. 166;

Visto il decreto del Ministro delle poste e delle telecomunicazioni 4 settembre 1996, n. 537;

Vista la legge 31 luglio 1997, n. 249, e successive modificazioni;

Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni ed in particolare gli articoli 13 e 19;

Visto il decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261;

Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni in data 2 agosto 2000, concernente la determinazione della dotazione organica del personale del Ministero delle comunicazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 230 del 2 ottobre 2000;

Visto il decreto-legge 23 gennaio 2001, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 marzo 2001, n. 66;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 2001, n. 175, ed in particolare gli articoli 5, 9 e 10;

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni;

Visto il decreto legislativo 9 maggio 2001, n. 269;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2001, n. 258, e successive modificazioni;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 4 giugno 2001, concernente la rimodulazione delle dotazioni organiche del personale appartenente alle aree funzionali ed alle posizioni economiche del Ministero delle comunicazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 166 del 19 luglio 2001;

Visto l'articolo 34 della legge 27 dicembre 2002, n. 289;

Visto l'articolo 41 della legge 16 gennaio 2003, n. 3;

Visto il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259;

Visto il decreto legislativo 23 dicembre 2003, n. 384;

Sentite le organizzazioni sindacali;

Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 5 marzo 2004;

Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 5 aprile 2004;

Acquisiti i pareri delle competenti commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, resi in data 26 maggio 2004;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 3 giugno 2004;

Sulla proposta del Ministro delle comunicazioni, di concerto con il Ministro per la funzione pubblica e con il Ministro dell'economia e delle finanze; E m a n a il seguente regolamento: Art. 1 Funzioni

  1. Gli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero delle comunicazioni, di cui all'articolo 32-quater del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, come sostituito dall'articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 2003, n. 366, svolgono le funzioni indicate nel presente regolamento.

  2. L'Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione e' riordinato con apposito regolamento secondo i principi contenuti nella legge 16 gennaio 2003, n. 3, e nel decreto legislativo 30 dicembre 2003, n. 366.

Art 1.

PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.P.R. 28 NOVEMBRE 2008, N. 197

Art 2.

Segretariato generale

  1. Il Segretariato generale coadiuva il Ministro nell'elaborazione degli indirizzi del Ministero e nella attivita' di vigilanza e coordina l'attivita' delle direzioni generali. Adotta le opportune iniziative per assicurare unita' di indirizzo nelle attivita' di competenza di piu' direzioni generali. In particolare:

a) istruisce gli schemi di direttive generali e coordina l'elaborazione degli schemi delle normative di settore;

b) coordina le attivita', anche internazionali, delle direzioni generali, ivi comprese le funzioni di cui all'articolo 9, i

rapporti delle medesime direzioni generali con le Autorita'

amministrative indipendenti, nonche' la partecipazione del

Ministero nelle sedi dell'Unione europea e internazionali;

c) coordina l'attivita' degli ispettorati territoriali, salve le competenze settoriali delle direzioni generali;

d) coordina i rapporti tra le strutture del Ministero e le prefetture - Uffici territoriali del Governo;

e) presta attivita' di supporto alla vigilanza del Ministro sull'Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie

dell'informazione e sulla Fondazione Ugo Bordoni; f) assicura il coordinamento dell'attivita' ispettiva interna;

g) coordina le attivita' del Ministero in materia di sicurezza delle reti e di tutela delle comunicazioni, anche telematiche e di

protezione civile, nonche' quelle che rivestano profili di

segretezza;

h) coordina le attivita' svolte dal Ministero nell'ambito del sistema statistico nazionale (SISTAN);

i) coordina l'attivita' della segreteria degli organi tecnici di cui all'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 30 dicembre 2003,

n. 366, nonche' dei comitati e delle commissioni che operano

presso il Ministero, salvo quanto previsto dall'articolo 6, comma

1, lettera g).

Art 2.

PROVVEDIMENTO ABROGATO DAL D.P.R. 28 NOVEMBRE 2008, N. 197

Art 3.

Direzione generale per la gestione delle risorse umane

  1. La Direzione generale per la gestione delle risorse umane:

a) accerta le esigenze ai fini della definizione della dotazione organica, svolge le funzioni relative al reclutamento e alla

gestione del personale, alle procedure concorsuali, allo stato

giuridico ed al trattamento economico, alla gestione della

mobilita';

b) svolge le attivita' relative al trattamento di quiescenza e previdenza del personale, alle cause di servizio, all'equo

indennizzo, alle rendite infortunistiche; c) cura il contenzioso del lavoro;

d) cura la formazione amministrativa del personale ed i rapporti con la Scuola superiore della pubblica amministrazione ed altri

organismi anche privati, operanti in tale settore;

e) cura le relazioni sindacali e l'attivita' di contrattazione collettiva integrativa;

f) coordina l'attivita' di formazione del bilancio e di previsione della spesa del Ministero, anche in fase di...

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