Pubblicità legale, registro delle imprese, operatori del diritto ed automazione

AutoreAngelo Gallizia
Pagine33-61

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@1. Premessa

Spesso si dimentica che l'obiettivo primo della tecnologia dei calcolatori non è di sviluppare sistemi sempre più potenti ma sistemi capaci di aumentare l'efficienza globale nel risolvere problemi dell'uomo

(Ledgard, Singers, Whiteside, 1981).

Questa frase, introduttiva di uno studio sul rapporto calcolatore/uomo, rappresenta bene il problema centrale dell'utente di informatica. Poiché non vi è settore dell'attività dei giuristi per il quale l'informatica non proponga essenziali strumenti di supporto al miglioramento dell'efficienza, quando non alternative di nuova efficacia, il rapporto fra l'informatica e l'utente costituisce un problema di cultura non solo nel senso di strumento intellettuale, presupposto dell'azione, ma anche di ambiente nel quale è calata l'attività di giurista, cosi come ogni altra attività intellettuale.

La cultura giuridica è connaturata, e non solo per tradizione, di sensibilità umanistica e qualitativa, mentre l'informatica è certamente figlia delle scienze esatte, quindi l'impatto fra diritto ed informatica ripropone l'antica que-relle delle due culture: quale cultura dei giuristi per l'informatica e quale informatica per la cultura giuridica?Page 34

Sono questi problemi che meritano la massima attenzione in un contesto in cui le opinioni (non solo degli estranei ai lavori) sull'informatica sembrano a volte analoghe all'atteggiamento che gli psicanalisti chiamano verso l'oggetto bizzarro: repulsione/attrazione immotivata, dunque irrazionale.

Il fatto che oggi la rimozione stia lasciando il posto all'attrazione non muta l'irrazionalità dell'approccio, che sottende il rischio della supplenza, della prevaricazione non tanto del calcolatore quanto dell'informatico nei confronti del giurista.

E indubbio che il successo di qualunque informatizzazione dipende dalla capacità dell'utente di sapere ciò che può attendersi dall'informatica, in termini di;

  1. fruibilità del sistema, cioè facilità di utilizzo e valutabilità delle procedure;

  2. fruibilità del risultato, cioè comprensibilità ed utilizzabilità dello stesso, per la soluzione dei problemi reali.

    Ciò significa che l'utente deve essere in grado di valutare:

  3. il valore informativo aggiunto che il trattamento informatico può dare ai dati;

  4. il costo di tale valore trattamento sia in termini di investimento che in termini organizzativi;

  5. le modificazioni del modus operandi indotto dall'informatica.

    Quest'ultimo punto è il più importante. Il cambiamento dello strumento implica sempre qualche cambiamento nell'operare di chi lo utilizza e quindi il passaggio dalla carta e penna o dal Registro Cartaceo a) calcolatore richiede uno sforzo di adattamento che può essere cospicuo ma non deve essere tale da richiedere la trasformazione dell'utente in specialista di informatica o, come più probabile, l'affidamento all'informatico di una funzione di interfaccia operativa, cui vengano associate qualità specifiche dell'utente connesse con l'efficacia dell'azione, come la valutazione prudenziale, l'elemento costi-. tutivo della efficacia della funzione giuridica.

    Non va dimenticata l'esistenza, ineliminabile, della barriera informatica 1. L'informatica, infatti, allontana le informazioni dall'utente sia tisicamente (in supporti leggibili solo mediante macchine), che semanticamente, modificando la struttura delle informazioni con formalizzazioni che non sono in grado di riprodurre fedelmente e senza perdite qualitative il linguaggio naturale.

    Se l'aspetto fisico della barriera informatica può essere minimizzato da sistemi amichevoli verso l'utente, l'aspetto semantico resta un limite per la mancanza o impossibilità di algoritmi per la traduzione del linguaggio naturale " (dell'uomo) nei linguaggi artificiali (dell'informatica) e viceversa.Page 35

    Lo scopo di una cultura per l'informatica è, quindi, rendere cosciente l'utente, a tutti i livelli, della potenzialità dell'informatica stessa nel migliorare l'efficienza informativa, ma anche dell'insensatezza di qualunque progetto di sostituzione nel modo qualitativo e semantico dell'operare giuridico.

    L'ambizione di questo scritto è di trattare alcuni temi relativi alla meccanizzazione delle procedure della pubblicità legale attinente all'impresa dal punto di vista dell'utente finale illustrando i problemi logico-funzionali ed in particolare quelli derivanti dalla formalizzazione linguistica richiesta dalla meccanizzazione.

    Riprendo quindi un argomento già trattato al Convegno di Parma del 1979 2argomento che vai la pena di rivisitare, anche se nulla di quanto ivi auspicato si è realizzato e neppure discusso, e ciò 3alla luce sia dell'evoluzione tecnologica, in particolare dei sistemi input/output e di memorizzazione, sia delle conferme sperimentali di alcune osservazioni teoriche oggi evidenziate soprattutto dall'esperienza della meccanizzazione di alcune Conservatorie dei Registri Immobiliari, sia infine della rilevante dottrina nel frattempo pubblicata in tema di informatica giuridica.

    @@1.1. Il punto di vista fenomeno logico-fattuale

    Le discussioni sull'argomento se il calcolatore elettronico possa essere definito intelligente e quindi adatto a compiti finora affidati all'uomo, di moda negli anni 50, ed utilizzata da alcuni per escludere l'informatica da tutta l'attività giuridica, ora non si usano più, se non in un settore specialistico, quello dell'intelligenza artificiale, dove U problema di cui si discute è in qualche modo rovesciato: non tanto se la macchina sia (potenzialmente) intelligente, quanto quali cose la macchina deve fare per poter essere definita intelligente.Page 36

    L'approccio che intendo applicare in questo studio prescinde da questi discorsi e si propone il seguente schema metodologico:

  6. ciascuna attività umana) in quanto tale, appare come un mix, spesso indecifrato, fra attività intellettuali e componenti non intellettuali;

  7. una discriminante per distinguere attività intellettuale e componente materiale (utile anche se fondata su una definizione circolare dell'intelligenza) sta nel dichiarare attività intellettuale quella che in un dato momento, non essendo spiegabile in termini di algoritmi, non è meccanizz abile;

  8. le modalità dell'analisi di procedure giuridiche, pur avendo, come i ragionamenti dei giuristi, oggetti giuridici; se ne differenziano poiché hanno come scopo non di definire ma di descrivere, in termini non ambigui né metaforici, gli effettivi accadimenti che sostanziano le procedure giuridiche oggetto di analisi.

    Occorre cioè saper osservare ciò che accade in concreto con lo stesso atteggiamento con il quale l'etologo osserva l'oggetto della sua ricerca senza lasciarsi fuorviare da ciò che dovrebbe essere o si vorrebbe che fosse nell'iden-tificare ciò che effettivamente succede.

    L'analisi ha lo scopo di identificare, nella catena di operazioni che sostanziano l'attività, le azioni ricostruibili in termini di algoritmi4quindi affidabili all'automa (oggi). Il risultato finale sarà l'identificazione e la descrizione di una catena di azioni affidabili all'automa.

    Le azioni non riducibiii ad algoritmi non possono che restare di competenza dei giuristi.

    @@1.2. L'analisi

    Il discorso sulla meccanizzazione della pubblicità legale dell'impresa può oggi prescindere dalla dimostrazione, che un tale proposito è fattibile non solo perché oggi tale fattibilità è opinione comune ma perché sono oggi possibili «dimostrazioni» analogiche sperimentali.

    Proprio per quanto dimostrano le realizzazioni analoghe, qualche attenzione va dedicata a quella che gli esperti del settore chiamano analisi (chi fa che cosa) sul piano organizzativo e su quello dei flussi informativi.

    Nell'ambito del diritto, contrariamente a quello che alcuni pensano, l'esistenza di «leggi» positive regolanti l'azione degli operatori, complica anziché facilitare la «descrizione» dell'oggetto di indagine. La pubblicità legale dell'impresa è infatti:

  9. un insieme di norme a vari livelli: formale, materiale e pragmatico;Page 37

  10. un istituto con il quale sia la dottrina che la giurisprudenza di tali norme danno rappresentazioni concettuali sistematizzate;

  11. una pluralità di uffici dove norme, concetti e sistemi vengono attualizzati in procedure.

    Non vi è dubbio che la meccanizzazione ha come oggetto le procedure attua-tive ma possono esservi, ed in concreto vi sono, diversità di opinioni su quali siano le norme, su quale ne sia l'esatta rappresentazione concettuale e quindi l'esatta attuazione concreta.

    Questa situazione, comune, come è noto, a qualunque settore del diritto e, secondo alcuni attributo positivo del diritto stesso, pone importanti problemi in sede di meccanizzazione, dove la variabilità è possibile ma deve essere programmata a priori e comunque non può includere che situazioni strettamente razionali.

    Il problema della descrizione dell'oggetto della meccanizzazione si presenta quindi complesso soprattutto in considerazione del fatto che la descrizione deve servire alla costruzione di un modello «meccanico», quindi realistico e razionale e non di un modello verbale, ermeneutico e, come spesso i discorsi dei giuristi, senza riscontri sperimentali.

    La meccanizzazione di procedure legali costituisce un'occasione di conoscenze concrete particolarmente interessante, poiché implica la messa a punto di regole ben più analitiche di quelle che ne normano l'esercizio manuale.

    Tutto ciò spiega come l'analisi pre-meccanizzazione richieda strumenti conoscitivi e metodologie diversi da quelli usati dai giuristi, includendo nella categoria sia il legislatore che l'operatore del diritto, anche in considerazione delle inevitabili modificazioni del modus operandi degli addetti, dei fornitori e degli utilizzatori di dati indotte dalla meccanizzazione.

    @@1.3. Meccanizzazione fotocopia

    Va in ogni caso vista con sfiducia l'idea, a prima vista accattivante nella sua apparente semplicità, di riprodurre informaticamente ciò che oggi è eseguito manualmente. La necessità di abbandonare l'idea...

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