Reato complesso, reato abituale e reato permanente

AutoreMassimiliano di Pirro
Pagine339-348

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@1 Il reato complesso (o composto)

@@a) Definizione e tipologie

L’art. 84 c.p. stabilisce che "le disposizioni degli articoli precedenti [quelle sul concorso di reati] non si applicano quando la legge considera come elementi costitutivi, o come circostanze aggravanti di un solo reato, fatti che costituirebbero, per sé stessi, reato".

Tale norma definisce il reato complesso in senso stretto, ossia il reato composto da almeno due altri reati, i quali possono essere tutti elementi costitutivi del reato complesso (ad esempio, la rapina è un reato complesso composto dai reati di furto e violenza privata) o alcuni elementi costitutivi e altri circostanze aggravanti (ad esempio, il furto aggravato dalla violazione di domicilio ex art. 625, n. 1, c.p. è costituito dal reato di furto semplice e dalla violazione di domicilio, che assume il ruolo di circostanza aggravante). Nel reato complesso in senso stretto, quindi, si ha la fusione in un’unica figura criminosa di fatti costituenti autonomi reati (Cass. 6-4-1990).

Dal reato complesso in senso stretto deve essere distinto il reato complesso in senso lato (favorevoli a riconoscere l’esistenza di questa figura di reato sono, tra gli altri, Mantovani e Antolisei), nel quale si ha un solo reato con l’aggiunta di elementi ulteriori non costituenti reato (ad esempio, la violenza sessuale comprende il reato di violenza privata e l’elemento del congiungimento sessuale, che di per sé non costituisce reato).

Anche la giurisprudenza accoglie questa duplice tipologia del reato complesso, affermando a chiare lettere che, per la sussistenza del reato complesso in senso lato, è sufficiente un solo reato, con l’aggiunta di elementi ulteriori non costituenti reato, mentre per la sussistenza del reato complesso in senso stretto sono necessari due reati (Cass. 16-4-1984). Un’ulteriore distinzione riguarda i reati necessariamente complessi, che necessitano per essere integrati della realizzazione almeno di due reati, e reati eventualmente complessi, che possono essere integrati anche con la realizzazione di un solo reato.

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@@b) Il collegamento tra i reati

L’art. 84 c.p. non fornisce alcuna indicazione sul rapporto che deve intercorrere tra i singoli reati per poter dar luogo al reato complesso.

Tale collegamento viene individuato nel rapporto di mezzo a fine che lega i distinti fatti delittuosi (ad esempio, minaccia al fine di impossessarsi della cosa altrui), e che attribuendo loro un significato nuovo ne legittima la confluenza in una nuova e autonoma fattispecie di reato (Mantovani, Pagliaro).

Tuttavia, secondo altri (Romano), tra i reati sussiste una relazione di funzionalità (violenza per congiungersi carnalmente), un nesso ideologico (la morte di più persone nel delitto di strage) o modale (danneggiamento con violenza alla persona) o una reciproca modificazione in forza della connessione tra i beni giuridici tutelati dalle rispettive norme (Moro).

In giurisprudenza, si sottolinea il concetto di incidenza lesiva unitaria dei singoli reati che compongono il reato complesso, che deve riflettersi nel dolo dell’agente, il quale dovrà rappresentarsi fin dall’inizio i singoli episodi criminosi che danno vita al reato complesso.

@@c) Il limite della continenza

Ma fino a che punto il reato autonomo (elemento costitutivo o circostanza aggravante) può ritenersi assorbito nel reato complesso?

La soluzione va ricercata in un elementare principio di proporzione giuridica, in base al quale il reato complesso non potrà contenere fatti criminosi autonomamente sanzionati in misura più grave dello stesso reato complesso (cd. limite della continenza).

Ad esempio, nel caso della rapina devono stabilirsi delle soglie limite alla "quantità" di violenza che il reato di rapina potrà contenere, superate le quali dovrà essere applicata la disciplina del concorso di reati. Si ritiene, pertanto, che la violenza sulle persone è assorbita dal reato (complesso) di rapina solo se non supera la soglia delle percosse. Nel caso in cui tale limite venga oltrepassato, la giurisprudenza (Cass. 7-12-1988; 15-1-1986; 18-4-1988) ritiene che si debba applicare la disciplina sul concorso di reati tra la fattispecie autonoma che ha violato il limitesoglia e il reato complesso (dunque, nell’esempio sopra indicato, tra la rapina e le lesioni personali).

@@d) Disciplina giuridica

La disciplina prevista per il reato complesso è quella del reato unico, nonostante lo stesso risulti costituito da più reati, con la conseguenza che si

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applicherà solamente la sanzione prevista per il reato complesso e non anche quella prevista per i singoli reati che lo compongono.

Ciò è dovuto all’applicazione, secondo alcuni, del principio di specialità che regola il concorso apparente di norme (art. 15 c.p.), per cui il fatto che...

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