Società Europea: la... race to the middle del legislatore comunitario

AutoreDaniela Caterino
Pagine95-116
SO M M A R I O : 1. La Società Europea e il GEIE come paradigmi delle difficoltà di
concepire un diritto europeo uniforme dell’impresa. – 2. Armonizzazione co-
munitaria e concorrenza tra ordinamenti. – 3. Il modello di SE tra regole di
diritto uniforme e rinvii a fonti esterne. – 4. Il nodo del coinvolgimento dei
lavoratori e la soluzione della struttura “duale” Regolamento/Direttiva. – 5.
La struttura organica della SE: ogni modello…è quello giusto. – 6. Caratteri
salienti della SE e connotati differenziali rispetto al GEIE. – 7. SE, fusioni
transfrontaliere e diritto di stabilimento. – 8. Gerarchia delle fonti e autonomia
statutaria nella SE. – 9. Alcune questioni applicative. – 10. Conclusioni.
1. Fra i numerosi temi connotati dalla doppia «veste» dell’apparte-
nenza tanto all’ambito del diritto comunitario, quanto alla materia
giuscommercialistica, particolare interesse suscita a mio avviso lo
studio della Società Europea (di seguito: SE) e del Gruppo Europeo
di Interesse Economico (di seguito: GEIE), per due diversi ordini di


conosciuti, apprezzati e compresi dagli operatori giuridici, e non sol-
tanto dagli avvocati, ma anche dai notai, commercialisti e da tutti
coloro che si cimentano quotidianamente con il problema della scelta
delle forme organizzative delle attività imprenditoriali; ma soprat-
tutto, in una prospettiva questa volta teorico-speculativa e non pra-
tica, perché si tratta di due istituti le cui peculiarità ci consentono di
DANIELA CATERINO
SOCIETÀ EUROPEA:
LA… RACE TO THE MIDDLE
DEL LEGISLATORE COMUNITARIO*
* Il lavoro riproduce, emendato delle parole di cortesia ed integrato con note minimali, il testo
della relazione svolta presso l’Ordine degli Avvocati di Taranto in data 13 febbraio 2008 sul tema
“Società Europea e GEIE”, nell’ambito del Corso di Aggiornamento per Avvocati in materia di
Diritto Internazionale.
96 Annali della Facoltà di Giurisprudenza di Taranto — Anno I – N. 2
ragionare sulle molteplici forme di intervento del legislatore comuni-
tario nella materia dell’esercizio di attività d’impresa a carattere tran-
snazionale. Può dirsi, anzi, che i due istituti assumano valore para-
  
incontrato e tuttora fronteggiano nel concepire ed implementare un
diritto europeo uniforme dell’impresa.
Cercherò dunque, in questa breve disamina, di ripercorrere la sto-
ria di questi due istituti di diritto europeo dell’impresa, alla luce delle
due grandi opzioni – diritto armonizzato, diritto uniforme – aperte al
legislatore comunitario nell’intervento a disciplina delle forme orga-
nizzative dell’impresa.
2. Parlare di diritto dell’impresa in ambito comunitario induce imme-
diatamente l’interprete ad evocare i temi della c.d. armonizzazione1,
cioè della strada tradizionalmente battuta dal legislatore comunitario
      
 -
tutivi delle Comunità europee; siamo perciò innanzitutto portati a ra-
gionare in termini di istituti di diritto nazionale, le cui regole peculiari
in ciascun ordinamento vengono sottoposte ad una più o meno mar-
cata omogeneizzazione per il tramite dello strumento giuridico della
direttiva: gli istituti nascono con connotati anche profondamente di-
   -
cipi ritenuti meritevoli di essere affermati e valorizzati in tutti i Paesi
della comunità, lasciando poi a ciascuno Stato membro il compito di
individuare gli strumenti, i metodi, le scelte di dettaglio per poter tra-
sporre nella legislazione nazionale tali principi.
Peraltro, anche lo stesso fenomeno dell’armonizzazione del diritto
societario si connota al suo interno per una varietà di gradi con cui si
realizza, per cui parliamo spesso di una armonizzazione c.d. de minimis,
in cui i principi hanno portata estremamente generale ed i gradi di li-
bertà lasciati agli ordinamenti nazionali nel recepimento di tali principi
sono tali e tanti da rendere in effetti il grado di uniformità dei risultati

All’estremo opposto si pongono invece direttive assolutamente detta-
     
istituti, sicché i legislatori nazionali hanno un grado di autonomia
1 Si vedano, ex multis, S. FO R T U N AT O , Il diritto societario in prospettiva europea: principi ge-
nerali e ricadute comunitarie, in Riv. soc. (1994), 427; G. F. CA M P O B A S S O [cur.], Armonie e disar-
monie nel diritto comunitario delle società di capitali, Mil ano, 2003.

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT