Questioni tecniche e ambientali sull'auto ad idrogeno

AutoreLuigi Favino
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@1. Ultime notizie sul futuro più o meno remoto dell'auto ad idrogeno

Si parla da anni ormai, ma solo teoricamente, di progetti sperimentali di auto ad idrogeno. Nei mesi scorsi, però, qualcosa di più concreto si è verificato: l'auto ad idrogeno esiste, si muove e fa parlare di sè sugli organi di stampa. Della sua presentazione alla Fiera di Milano si è diffusamente occupato Matteo Lignani 1, che narra la storia di Enzo Fassitelli, un professore di lettere che è riuscito a trasformare la propria Fiat Punto passandola dall'alimentazione consueta a quella ad idrogeno, dopo anni di esperimenti, aiutato da un meccanico impiantista di Gpl nel bergamasco.

Si è passati, dunque, alla realizzazione di un prototipo, che nel caso di specie, con 40 cavalli, raggiungerebbe i 120 orari, con un'autonomia però di non più di 40 chilometri, ma con inquinamento uguale a zero, scaricando solo vapore acqueo, e con una rumorosità anche inferiore a quella di un motore diesel, e che costerebbe per la trasformazione, secondo il professore non più di duemilacinquecento euro. Contemporaneamente a questa, veniva diramata un'altra notizia 2, addirittura con foto, di una Fiat 600, prototipo ad idrogeno realizzato per la prima volta dalla Casa torinese, in occasione dell'evento della Fiera di Milano. Questa vettura attingerebbe una velocità di 130 orari, con una potenza di 20 kw ed un'autonomia massima di oltre 200 chilometri. Se a questo aggiungiamo fatti notori agli esperti del settore motoristico, che la BMW ha un suo prototipo già allestito di auto ad idrogeno che sta curando da tempo, il quadro è completo per aver un pò di ottimismo sulla concretezza che avrebbe materializzato finalmente quella che ieri era l'idea teorica di un'auto ad idrogeno.

Dai prototipi automobilistici si giunge sempre alla realizzazione massiccia delle auto da immettere sul mercato; si tratta di tempo, ma prima o poi la costruzione in serie si realizza. Qui, tuttavia, siamo troppo agli antipodi del sistema tradizionale: l'utilizzo dell'idrogeno come carburante all'interno del veicolo ha posto e pone ancora troppi problemi da risolvere perché si possa dire che l'auto ad idrogeno sia un fatto concreto anche a livello di prototipi. Problemi che non solo la Fiat e il piccolo costruttore del bergamasco hanno affrontato e superato 3: da quello dell'autocombustione per l'alta infiammabilità dell'idrogeno al battito in testa; dalle modifiche all'impianto di alimentazione a quello della sicurezza del veicolo. Ma altri problemi permangono e sono di più difficile soluzione, perché coinvolgono settori tra i più disparati della politica italiana ed europea: da una parte la normativa tutta da scrivere per l'omologazione ed i collaudi, dall'altra la produzione del carburante idrogeno e la rete di distribuzione dello stesso, ed infine l'adeguamento dei serbatoi attuali, troppo piccoli per accogliere questo tipo di carburante; cose queste che renderebbero costoso più della benzina, almeno del doppio, il nuovo carburante.

Di positivo, però, c'è da considerare che un'auto ecologica come quella ad idrogeno, proprio sulla spinta europea, dovrà realizzarsi in tempi rapidi o prima o poi, in un futuro non proprio remoto, soprattutto per togliere dalla circolazione i mezzi pesanti più inquinanti. Non a caso, proprio la Fiat, che più di tutte le altre Case in Europa ha da anni preavvertito la crisi del mercato, ha portato a termine il progetto dell'auto ad idrogeno con la costruzione anche di un prototipo Panda, oltre...

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