PROVVEDIMENTO 8 ottobre 2015 - Costituzione di una banca dati relativa a morosita' intenzionali della clientela del settore telefonico (S.I.Mo.I.Tel). (Provvedimento n. 523). (15A08184)

IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Nella riunione odierna, in presenza del dott. Antonello Soro, presidente, della dott.ssa Augusta Iannini, vice presidente, della dott.ssa Giovanna Bianchi Clerici e della prof.ssa Licia Califano, componenti, e del dott. Giuseppe Busia, segretario generale;

Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali, di seguito "Codice");

Esaminata la richiesta presentata da Assotelecomunicazioni (di seguito, ASSTEL) relativa all'istituzione di una banca dati interoperatore contenente informazioni relative alle morosita' nel settore della telefonia;

Visti gli esiti della consultazione pubblica indetta con delibera n. 154 del 27 marzo 2014 (reperibile sul sito istituzionale del Garante http://www.garanteprivacy.it, doc. web n. 3041680) sullo schema di provvedimento recante "Costituzione di una banca dati dei clienti morosi nell'ambito dei servizi di comunicazione elettronica";

Viste in particolare le osservazioni pervenute da alcune associazioni di consumatori rappresentative degli interessi degli utenti dei servizi telefonici;

Considerati gli esiti dei successivi incontri, anche di carattere tecnico, intercorsi tra questa Autorita' e i rappresentanti delle associazioni dei consumatori, ASSTEL e gli operatori di telefonia che hanno inteso partecipare;

Vista la documentazione in atti;

Viste le osservazioni dell'Ufficio formulate dal segretario generale ai sensi dell'art. 15 del regolamento del Garante n. 1/2000;

Relatore la dott.ssa Giovanna Bianchi Clerici;

Premesso 1. Richiesta di ASSTEL. ASSTEL, quale associazione di categoria che rappresenta le imprese della tecnologia dell'informazione esercenti servizi di telecomunicazione fissa e mobile, ha rappresentato l'intenzione degli operatori di comunicazione elettronica di "procedere (...) alla sottoscrizione di un accordo interoperatore per l'istituzione di una Banca dati finalizzata alla verifica dell'affidabilita' e della puntualita' nei pagamenti nel settore dei servizi di comunicazione elettronica" (c.d. SIT - Sistema Informatico Integrato). Tale banca dati, secondo quanto sostenuto da ASSTEL, permetterebbe agli operatori di settore di condividere le informazioni sui comportamenti debitori, in particolare dei clienti degli operatori telefonici, consentendo all'operatore ricevente di conoscere, in occasione della presentazione di una richiesta di instaurazione di un rapporto contrattuale da parte di un nuovo cliente, eventuali posizioni di indebitamento nei confronti di altri operatori. Secondo ASSTEL, la costituzione del SIT, resa ancora piu' urgente dall'intervenuto processo di liberalizzazione avviato in Italia anche nel settore della telefonia, si renderebbe necessaria per assicurare l'ordinato sviluppo del mercato telefonico, attesa l'impossibilita' di effettuare verifiche sulle eventuali morosita' pregresse. Il perdurare di tale situazione - secondo i dati forniti da ASSTEL - produrrebbe un forte incremento delle perdite registrate dagli operatori, anche in conseguenza delle nuove offerte contrattuali, che propongono forme di contratto "post pagato" associate alla vendita a rate di terminali telefonici e di prodotti "ad alto valore tecnologico e ad alti costi, messi a disposizione della clientela con schemi di pagamento dilazionato";

l'aumento dei comportamenti insolventi, secondo quanto asserito da ASSTEL, rischierebbe di incidere negativamente non solo sugli operatori, ma anche sugli altri utenti che, pur adempiendo regolarmente alle obbligazioni, vedrebbero ridotta o resa meno conveniente la possibilita' di accedere a forme di contratto "post pagato". 2. L'istruttoria svolta. All'esito dell'attivita' istruttoria relativa alla suddetta istanza, l'Autorita' aveva predisposto uno schema di provvedimento che delineava i contorni di un'ipotetica banca dati. Tale provvedimento, con delibera n. 154 del 27 marzo 2014, e' stato posto in consultazione pubblica sul sito dell'Autorita'. Preso atto della rilevanza e della complessita' delle osservazioni ricevute, l'Ufficio ha ritenuto di doversi incontrare con le Parti coinvolte dalle misure prescritte nel provvedimento (associazioni a tutela dei consumatori e operatori telefonici, inclusa ASSTEL quale associazione di categoria), per valutare le eventuali modifiche ed integrazioni da apportare allo schema proposto. Nel corso degli incontri, che hanno avuto luogo tra dicembre 2014 e giugno 2015, e' emersa la necessita' di una rilevante rivisitazione della natura e delle caratteristiche della banca dati rispetto a quella proposta nello schema di provvedimento oggetto di consultazione. In particolare, le Parti, condividendo l'orientamento espresso negli anni dal Garante circa il pericolo insito nella proliferazione delle cd. black list (sul punto v. paragrafo 3 del presente provvedimento), hanno convenuto di definire diversamente l'ambito soggettivo e oggettivo della banca dati stessa. 3. Quadro normativo ed orientamenti del Garante in materia di "black list". Nel corso degli anni, il tema della costituzione di banche dati settoriali contenenti dati relativi a inadempimenti o ritardati pagamenti degli utenti ha formato oggetto di valutazione da parte del Garante italiano e del Gruppo di lavoro dei Garanti europei previsto dall'art. 29 della direttiva 95/46/CE. In particolare, quest'ultimo ha adottato un parere il 3 ottobre 2002 "Documento di lavoro sulle liste nere" (WP65), con il quale, nel rappresentare la necessita' di stabilire in questo ambito criteri, indirizzi o direttrici d'intervento comuni tra gli Stati membri, ha evidenziato che per la creazione di tali archivi in specifici settori economici occorre mantenere un equilibrio tra "l'interesse legittimo del responsabile del trattamento di sapere se chi richiede un credito sia registrato per mancati pagamenti" e le conseguenze negative che tale trattamento puo' comportare per l'interessato (v. cit. Parere WP65, p. 4). Il processo di liberalizzazione introdotto in Italia con il recepimento di alcune direttive europee ha mutato il quadro in particolare nei settori delle telecomunicazioni e dell'energia elettrica e del gas (c.d. utilities), che hanno dovuto adattarsi alla nascita di un mercato concorrenziale, che ha reso indispensabile...

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