Prospettive per il futuro di uno sviluppo basato sul capitale intellettuale

AutoreRomano, Aldo
Pagine109-118
5.
PROSPETTIVE PER IL FUTURO DI UNO SVILUPPO
BASATO SUL CAPITALE INTELLETTUALE
Esperimenti quale quello illustrato, per un verso anticipano il
cambiamento da diffondere nell’università, e per un altro verso co-
struiscono il proprio futuro stabile come componenti della nuova
università post-fordista.
È lecito allora chiederci ora quali prospettive riservi il futuro.
La storia recente non sostiene l’ottimismo: molti “futuri” sono
alle spalle del Mezzogiorno, e sono rimasti tali, senza dispiegarsi in
attualità.
Recentemente Jacques Attali, nella post-fazione all’edizione ita-
liana del suo libro dal titolo “Breve storia del futuro”1, sostiene che
“...l’Italia non è più riuscita, negli ultimi secoli, a formare, a susci-
tare, né ad accogliere una” classe creativa”: non ha più formato
abbastanza marinai, ingegneri, ricercatori, imprenditori, commer-
cianti, industriali. Non ha più attratto a sé abbastanza scienziati,
finanziatori, creatori di impresa: soltanto teologi, militari, signori
feudali, artisti al soldo del potere e amministratori incaricati di sin-
tetizzare, di amministrare, ma soprattutto di non assumersi dei ri-
schi… L’Italia, potenzialmente, è ancora una grandissima potenza,
non soltanto un formidabile serbatoio culturale…... L’avvenire
dell’Italia dipenderà ormai dal modo in cui saprà piegarsi a queste
leggi e seguire le regole del successo: crearsi un ambiente relazio-
1 J. A - Breve storia del futuro - Fazi ed. - Roma - 2007

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