Prosecuzione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici oltre i limiti di eta' previsti per il collocamento a riposo.

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Segretariato generale

Alle amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo

Al Consiglio di Stato - Ufficio del Segretario generate

Alla Corte dei Conti - Ufficio del Segretario generale

All'Avvocatura generale dello Stato - Ufficio del Segretario generale

Alle Agenzie

All'ARAN

Alla Scuola superiore della pubblica amministrazione

Agli enti pubblici non economici (tramite i Ministeri vigilanti)

Agli enti pubblici (ex art. 70 del decreto legislativo n. 165/2001)

Agli enti di ricerca - (tramite il Ministero dell'istruzione dell'universita' e della ricerca)

Alle istituzioni universitarie - (tramite il Ministero dell'istruzione dell'universita' e della ricerca)

e, p.c.:

Alla Conferenza dei presidenti delle regioni

All'ANCI

All'UPI

  1. Il trattenimento in servizio.

    L'art. 1-quater del

    28 maggio 2004, n. 136, nel testo integrato dalla

    di conversione n. 186 del 2004, ha aggiunto tre periodi al comma 1 dell'art. 16 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, cosi' prevedendo la possibilita', per i pubblici dipendenti, di permanere in servizio fino al compimento del settantesimo anno di eta'. L'integrazione si applica alle pubbliche amministrazioni

    di cui all'art. 1, comma 2 del

    legislativo 30 marzo 2001, n. 165, con esclusione degli appartenenti alla carriera diplomatica e prefettizia, del personale delle forze armate e delle forze di polizia ad ordinamento militare e civile, del personale del corpo dei Vigili del fuoco. Appare opportuno sottolineare come l'applicazione della disposizione in questione comporti per le amministrazioni l'assunzione di determinazioni organizzative, in quanto finalizzata a garantire loro la possibilita' di soddisfare i fabbisogni accertati eventualmente trattenendo in servizio quei dipendenti che, essendo in possesso di una ´particolare esperienza professionale acquisita in determinati o specifici ambitiª, ne abbiano fatto richiesta.

    I pubblici dipendenti destinatari della disposizione possono richiedere il trattenimento in servizio. Tale facolta' non si traduce, pero', nel diritto a permanere in servizio, essendo richiesta una valutazione discrezionale dell'amministrazione in ordine al trattenimento stesso e trattandosi di una norma di carattere organizzativo. Tale caratteristica differenzia la disposizione sia da quanto disposto dal primo periodo dell'art. 16, del decreto legislativo n. 503, del 1992, poiche', in questo caso, si tratta di un diritto del dipendente a permanere in servizio per un ulteriore biennio, sia da quanto previsto dalle norme che consentono il trattenimento in servizio al fine di permettere al dipendente di raggiungere il minimo contributivo.

  2. Presupposti del trattenimento in servizio.

    Primo presupposto per il trattenimento in servizio e' che il dipendente, ancora in servizio, faccia espressa richiesta all'amministrazione in tal senso. Tale richiesta deve essere prodotta in un momento temporalmente precedente il raggiungimento del limite di eta' previsto dai rispettivi ordinamenti per il collocamento in quiescenza, poiche' l'amministrazione deve poter valutare la rispondenza del trattenimento in servizio ad un interesse attuale dell'amministrazione. Tuttavia, poiche' l'esercizio della facolta' di concedere il trattenimento in servizio impone, per espressa previsione normativa, che le amministrazioni effettuino una serie di valutazioni e di scelte conseguenti, e' opportuno che le medesime indichino, con proprio provvedimento, un termine congruo, anche in relazione al ruolo ricoperto, entro il quale coloro che sono prossimi al collocamento a riposo possano produrre le istanze di trattenimento in servizio.

    Poiche' degli eventuali trattenimenti in servizio si deve tener conto nell'ambito delle procedure di richiesta di autorizzazione alle assunzioni, le amministrazioni dovranno fissare dei termini che, in armonia con il richiamato procedimento, potrebbero definirsi nell'ambito della programmazione annuale. Cio' anche in considerazione delle attivita' istruttorie relative alla predisposizione e modifica della programmazione triennale dei fabbisogni alle quali le amministrazioni sono periodicamente tenute.

    Secondo il dettato normativo...

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